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www.ildialogo.org CARI AMICI, PADRE KIZITO È INNOCENTE!!!,di Flavio Lotti

CARI AMICI, PADRE KIZITO È INNOCENTE!!!

di Flavio Lotti

CARI AMICI, PADRE KIZITO È INNOCENTE!!!

Finalmente è arrivata la notizia ufficiale. Padre Kizito è innocente. Vi ricordate le accuse che gli erano piombate addosso l'anno scorso? Ora anche la giustizia del Kenya ha scritto la parola fine alle indagini e a questa vicenda triste e dolorosa. Non era affatto scontato. L'attacco a Padre Kizito è stato molto pesante e aveva il chiaro obiettivo di allontanarlo dal Kenya rubando il patrimonio costruito dalla Comunità di Koinonia, dall'Associazione Amani e da tantissime generose donazioni.

E' il trionfo della verità e della giustizia. Siamo felici per Kizito, per la sua comunità, per i suoi bambini e per tutti i suoi amici che con lui hanno sopportato il peso di questi lunghi mesi di accuse, calunnie, indagini e ipocrisie.

Ringrazio personalmente tutti gli amici che non hanno esitato a manifestare il proprio sostegno a Kizito aderendo all'appello della Tavola della pace del 19 giugno scorso (vedi allegato oppure www.perlapace.it).

Vi inoltre anche il comunicato della Comunità di Koinonia e dall'Associazione Amani che da l'annuncio della chiusura delle indagini e dell'archiviazione del caso.

Grazie a tutti gli amanti della verità e della giustizia!
Grazie Kizito.
Grazie Amani.

Flavio Lotti
Coordinatore nazionale della Tavola della pace

Perugia, 23 dicembre 2010


PADRE KIZITO È INNOCENTE

"Non c'è luogo a procedere a carico del sospettato". Queste le parole contenute in una lettera inviata il primo dicembre 2010 dalla signora Alice Ondieki, Sostituto Procuratore nell'ufficio del Procuratore Generale del Kenya. «Ulteriori indagini - afferma lo scritto - non hanno fornito alcuna prova sostanziale a sostegno dell'accusa». L'ufficio del Procuratore Generale invita quindi ad archiviare il fascicolo che conteneva le accuse di pedofilia a carico di Padre Kizito.

Padre Renato Kizito Sesana, dunque, è innocente anche secondo la giustizia kenyana.

A rafforzare la conferma della piena innocenza di Padre Kizito, nei successivi paragrafi dello stesso documento si afferma che i testimoni chiave e le presunte vittime hanno ritrattato le loro accuse. I ragazzi coinvolti hanno anche dichiarato di essere stati pagati per accusare Kizito. Il Sostituto Procuratore afferma ancora che la persona raffigurata nelle immagini che sono state diffuse non è Padre Kizito. Non risulta chiaro chi abbia ottenuto il cd con le immagini né chi gliel'abbia fornito, perché le dichiarazioni rilasciate da accusatori e testimoni sono contraddittorie. Infine, uno dei ragazzi ha scritto una lettera di scuse a Padre Kizito.

Le conclusioni alle quali è giunta la giustizia kenyana sono molto diverse da ciò che gli accusatori di Padre Kizito andavano affermando nel giugno-luglio del 2009. In deposizioni giurate, dichiarazioni alla stampa e interviste con i media essi lo avevano additato come un pedofilo che nel corso degli anni aveva abusato di centinaia di bambini. Queste accuse avevano avuto ampia copertura sui media kenyani e internazionali, con un effetto devastante per la persona di Padre Kizito. I due avevano ulteriormente accusato Padre Kizito di aver illegalmente architettato la loro rimozione dall'amministrazione fiduciaria della Comunità Koinonia, in ritorsione per la loro denuncia.

Di conseguenza, il funzionamento e il sostegno dei sei centri per ragazzi di strada gestiti dalla Comunità Koinonia, di cui Padre Kizito è il fondatore, sono stati pesantemente colpiti. Il futuro degli oltre 250 bambini e ragazzi direttamente sostenuti da Koinonia - e degli oltre mille beneficiari indiretti - è stato messo concretamente a rischio.

Fortunatamente non è mai mancato un forte sostegno internazionale, in particolare dall'Italia. Amani Onlus, infatti, e altri amici hanno sempre difeso Padre Kizito, senza mai alzare i toni. In Kenya, anche la forte eco del lavoro sociale di Koinonia si è fatta sentire. Ne è stata una prova, tra le altre, la Marcia per i diritti dei bambini tenutasi a Kibera l'11 dicembre scorso, che ha visto la partecipazione di decine di comunità e organizzazioni religiose e di quasi duemila bambini.

Le indagini ora concluse non hanno trovato alcun elemento fattuale a sostegno di qualsivoglia accusa. Per senso di giustizia e di responsabilità, i media kenyani e internazionali che avevano a lungo citato il nome di Padre Kizito in un contesto infamante e accusatorio, dovrebbero dare lo stesso rilievo alla notizia del suo definitivo proscioglimento, considerato anche il danno subito dalle comunità locali. Ogni persona ingiustamente accusata merita che le siano restituiti il rispetto e la dignità.

La Comunità Koinonia e Amani ringraziano tutte le numerose persone che in questo periodo difficile hanno continuato a sostenere Padre Kizito e le sue attività, con l'aiuto economico e con le loro preghiere.


Giovedì 23 Dicembre,2010 Ore: 22:54
 
 
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La questione dei preti pedofili

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