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www.ildialogo.org Spegni chi spegne la Costituzione.,

Pedofilia clericale - Savona
Spegni chi spegne la Costituzione.

Lettera aperta al Sindaco di Savona di Zanardi Francesco, Alessandro Pennestri, Roberto Nicilick. Comunicato stampa


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Associazione delle vittime della pedofilia.
Premessa;
In riferimento alla decisione del Primo Cittadino di Savona Federico Berruti, a nostro avviso grave ed anticostituzionale, rendiamo noto di avere avviato regolare ricorso presso le sedi competenti. Informiamo che nella giornata di sabato 05/12/2010 effettueremo per le vie cittadine un massiccio volantinaggio contro l’azzardata decisione che a nostro avviso oltre che a violare la Costituzione offende gravemente le vittime e le loro famiglie che si sono viste censurare senza validi motivi anche il diritto alla chiarezza e alla libertà di opinione. Troviamo molto di parte la presa di posizione del Sindaco Berruti in quanto non offre alternativa alcuna nell’affrontare questo attualissimo e grave problema che coinvolge non solo quelli che oramai sono vittime ma anche i cittadini e gli elettori savonesi che vedono negato il diritto all’informazione e alla prevenzione.
Di seguito la lettera aperta inviata al Sindaco Federico Berruti.
Lettera aperta al Sindaco di Savona Federico Berruti.
Siamo qui signor Sindaco per esprimere il nostro disappunto nei confronti della censura antidemocratica dell’iniziativa popolare “Spegni Chi Spegne”. La sua presa di posizione priva di qualunque alternativa la trova a nostro avviso apertamente schierato dalla parte del clero e non della chiarezza e della funzione che un primo cittadino che si definisce “Progressista” come lei dovrebbe avere. In molte occasioni signor Sindaco abbiamo chiesto il suo intervento e il suo supporto alla cittadinanza in difficoltà anche tramite i servizi sociali del Comune, ma lei non si è neppure degnato di risposta. Nel caso Giraudo abbiamo più volte segnalato la necessita di intervenire su giovani vittime provenienti dalla comunità per minori, quindi disadattate e prive di risorse. Nel caso Briano invece erano le mamme traumatizzate ad avere bisogno di un supporto, ma anche li il Comune di cui lei è a capo, non ha neppure risposto. Nel nostro caso signor Sindaco è intervenuto stuprando le regole di base sulle quali è fondato l’articolo 21 della Costituzione Italiana, non ha proposto come un Sindaco al di sopra delle parti dovrebbe fare alternativa alcuna e ad oggi nulla vediamo all’orizzonte tranne il consueto assordante silenzio. lei si fa forza in modo vigliacco, sul fatto che i reati “Nel caso Zanardi Pennestri e Nicolick” sono prescritti. Ma signor Sindaco in molti degli altri casi non lo sono anzi, le vittime molto giovani, massimo 26 anni sono in seria difficoltà e avrebbero bisogno dell’intervento dei servizi sociali e del Comune nel quale vivono, come sarebbe molto utile e democratico a questo punto fornire un’alternativa per affrontare il lacerante tema della pedofilia nel suo Comune, si perche le ricordo per primo che questi pedofili, grazie all’omertà ed al mancato intervento del Vescovo Vittorio Lupi sono tutt’ora a piede libero pronti a commettere altri crimini. Molti altri invece per svariati motivi non sono noti, ma sono pericolosi e anche lì la popolazione di cui lei è il Primo Cittadino, non sa affrontare questo problema, anche grazie all’assordante silenzio che lei ha contribuito a creare censurando un’iniziativa di grande importanza sociale. Ma notiamo signor Sindaco che forse lei è poco informato e poco sensibile ai problemi del territorio che lei dovrebbe gestire, ad esempio è al corrente che in alcuni appartamenti delle case popolari non vivono dei cittadini bisognosi ma degli animali? Non è un modo di dire signor Sindaco, alcuni appartamenti assegnati a cittadini “bisognosi” che in realtà vivono altrove sono occupati da cani, altri invece sono completamente vuoti anziché essere assegnati, altri ancora invece rischiano di essere presto vuoti perche chi li occupa, in gravi condizioni di salute non è in grado di pagare il modesto affitto e ha già ricevuto più volte lettere di sfratto signor Sindaco. I servizi sociali del suo Comune rispondono a queste persone che il Comune non ha soldi, a queste persone non viene nemmeno offerta un’alternativa di possibile lavoro, adeguata agli andicap di cui sono vittime e che magari li aiuterebbe ad onorare gli affitti.
Caro Sindaco, crediamo che siano questi i problemi che le competano e per i quali dovrebbe impegnarsi un pochino di più, non la tutela della Chiesa Savonese che si è macchiata negli anni di orrendi crimini irrisolti e mai affrontati, grazie anche al suo recente contributo.
Le chiediamo signor Sindaco Berruti un incontro chiarificatore quanto prima con l’obbiettivo di attivare insieme una iniziativa a lei più gradita di quella da noi proposta e di fornirle, qualora lo ritenesse necessario tutti i chiarimenti e le prove in nostro possesso per poter gestire con più competenza il grave problema della pedofilia, che è presente nel Comune di cui Lei è sindaco. Ci teniamo sottolineare che la prescrizione di qualche caso, non risolve affatto il problema della pedofilia.
Cordialmente;
Zanardi Francesco, Alessandro Pennestri, Roberto Nicilick.


Mercoledì 01 Dicembre,2010 Ore: 15:54
 
 
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La questione dei preti pedofili

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