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www.ildialogo.org I Vescovi savonesi, mezzo secolo dedicato con successo alla protezione dei pedofili e al massacro delle vittime, la tradizione savonese continua.,di Francesco Zanardi

Pedofilia clericale
I Vescovi savonesi, mezzo secolo dedicato con successo alla protezione dei pedofili e al massacro delle vittime, la tradizione savonese continua.

di Francesco Zanardi

Le peripezie dei Vescovi savonesi per sostenere e proteggere i pedofili sono state e continuano ad essere infinite. Loro non mandano di certo i nipoti in parrocchia, ma facciamo meglio il punto della situazione parlando solo con prove alla mano.

Partiamo da due nomi e un inequivocabile certezza, ai tempi di Monsignor Sanguinetti era ben noto che Nello Giraudo (di cui abbiamo una sua confessione e ammissione oltre a decine di vittime) Giorgio Barbacini (condannato a 3 anni e 6 mesi) fossero pedofili e pericolosi tantè che quando Giraudo venne trasferito a Spotorno negli anni 80 Mons. Sanguinetti disse a Carlo Rebagliati, che ai tempi era un giovane vice parroco “Tienilo d'occhio” . Purtroppo non vi riuscì, anche io fui violentato per anni, le astuzie dei pedofili sono infinite, raggiungono sempre il loro obbiettivo, poi quando dei Vescovi volenterosi si fanno in quattro per proteggerli il gioco è fatto, la giostra della pedofilia è in moto e non ha alcuna importanza quale sia il prezzo da pagare, tanto lo pagano le vittime. Non sono bastate neppure le lettere di denuncia che molti sacerdoti inviarono ai tre Vescovi, Dante Lanfranconi Domenico Calcagno e Vittorio Lupi. Monsignor Dante Lanfranconi attuale Vescovo di Cremona si rifiutò di denunciare, ma doveva trovare una soluzione perchè i due sacerdoti sopra citati erano giovani e si sa anche molto vogliosi, per questo motivo dovette trovare una soluzione, non per fare luce ma bensì per fare silenzio. Il modo lo trovò, fu quello di fare aprire ai due intraprendenti sacerdoti due comunità per minori, un ottimo sistema in quanto c'era sempre carne fresca, gli abusi avvenivano non più in luoghi pubblici bensì all'interno delle mura sacre delle comunità, e l'immagine caritatevole della chiesa e di questi due sacerdoti che si facevano in quattro per tutelare questi sfortunati, faceva bene alla Diocesi. Ricordo ancora nel 2004 (dopo la condanna di Barbacini) quando entrai con Rebagliati nell'appartamento all'ultimo piano del Palazzo dei Canonici di via Manzoni a Savona, l'agghiacciante immagine che mi trovai di fronte. Non vi erano più porte nell'appartamento neppure quelle dei bagni, inizialmente pensammo che fossero andate distrutte dai ragazzi forse un pò troppo vivaci, ma durante quel sopraluogo le trovammo, erano intatte chiuse a chiave nella soffitta. Fummo colti all'istante da un atroce dubbio che trovò tristemente conferma pochi giorni dopo quando un ragazzo della comunità ci confermò che le porte erano state levate allo scopo di non potersi chiudere, di non potersi sottrarre agli abusi. Naturalmente nessuno dei sacerdoti che vivevano in quel palazzo si accorse mai di nulla. Giorgio Barbacini tuttora sacerdote, mai sospeso dal ministero neppure dall'attuale Vescovo Vittorio Lupi: malgrado la condanna non scontò un giorno di carcere, si rifugiò in Svizzera nascosto in un convento. Nello Giraudo, invece denunciato più volte e non solo da me sia a Calcagno che a Lupi i quali non hanno mai voluto prendere provvedimenti, attualmente non dice più messa e si vocifera che sia stato avviato nei suoi confronti un provvedimento di riduzione allo stato laicale. Nei suoi confronti Vittorio Lupi è stato incredibilmente generoso e caritatevole, evitandogli un processo presso il tribunale ecclesiastico che avrebbe dato, almeno in parte un po' di giustizia alle vittime. Se Monsignor Lupi avrebbe dovuto essere altrettanto caritatevole anche con le vittime anziché comportarsi in questo modo cosi tanto poco cattolico. Ma le storie e gli intrallazzi di Calcagno e Lupi non sono ancora finiti, è nel 2004 che Domenico Calgagno agevola la latitanza di padre Josef Dominic (Dati ufficiali pubblici presi da SNAP Survivors Network of those Abused by Priests di cui vi allego il link della pagina dei preti pedofili nascosti in Italia dove ovviamente compare il nome di Josef Domenic e di Domenico Calcagno che lo ha aiutato a fuggire e lo ha nascosto inizialmente a Albisola e dopo presso il convento dei Benedettini a Final Pia dove sembrerebbe deceduto verso la fine dello scorso anno, proprio in concomitanza con l'apertura delle indagini http://www.snapnetwork.org/ ) continuata poi dal nostro attuale Vescovo Vittorio Lupi che se non erro nella sua prima e unica dichiarazione agli organi di stampa diceva “La verità emerga”. Ma non è ancora finita, tante altre atroci e pesantissime ombre emergono parlando con ex seminaristi che ripetutamente denunciano abusi (oramai prescritti dalla legge laica, ma non da quella ecclesiastica) da tre sacerdoti savonesi tuttora parroci e a contatto con bambini, uno di questi pare che sia anche stato allontanato dal seminario per situazioni poco chiare, ma poi naturalmente riammesso e diventato sacerdote, tutte persone segnalate a Vittorio Lupi non soltanto da me, ma per le quali il Vescovo pare non voglia affatto indagare. Tutti personaggi che ruotano intorno alle fughe dal seminario come quella di Alessandro Nicolick, ai tragici suicidi come quello di Franco Lonetto, suicidatosi a Savona in piazza Sisto, e Nicola Carlino, suicidato a Roma dopo avere tentato di parlare col Papa, di lui resta una targa in una sala del seminario Vescovile di Savona. Purtroppo non posso fare i nomi, ma notiamo un'altra coincidenza davvero interessante, che queste persone così fortemente sospettate nell'ultimo periodo siano state messe in coppia a dirigere le parrocchie, uno come parroco e l'altro come vice o come tirocinante. Di seguito l'intervista a Salvatore Domolo ex sacerdote abusato che conosco personalmente e che ha partecipato come redattore e organizzatore all'incontro La Colpa del 25 settembre scorso. http://www.youtube.com/watch?v=NdyeXM_mSnI

Credo che la situazione descritta sia più che sufficiente e che non abbia bisogno di nessun commento. Nei prossimi giorni provvederò a presentare presso gli uffici della Curia Vescovile di Savona i documenti per avviare le pratiche di sbattezzo in quanto non mi sento rappresentato e prendo le distanze dalla chiesa che non solo nel savonese ha coperto e continua a coprire simili crimini contro l'umanità e soprattutto contro dei minori che si affidano ad essa cercando Dio.

Chiedo per la seconda volta le dimissioni di Vittorio Lupi in quanto non poteva gestire peggio di così e in modo veramente poco chiaro la chiesa savonese, calpestando inoltre le parole del Santo Padre. Annuncio nei prossimi giorni una petizione online sul sito www.crimesandthevatican.eu dove chiederemo ai cattolici che vorranno partecipare di firmare al fine di ottenere le dimissioni di Vittorio Lupi, augurandoci presto ex Vescovo di Savona. Dopo la raccolta le firme saranno inviate alla Santa Sede con esplicita richiesta di rimuovere da Vescovo a Vittorio Lupi.

Francesco Zanardi

www.crimesandthevatican.euwww.lacolpa.it

 

Sacerdote credi in Dio o vuoi continuare a essere omertoso !!!!

Se si sappi che non è cattolico quello che fai.



Venerd́ 01 Ottobre,2010 Ore: 16:20
 
 
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La questione dei preti pedofili

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