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www.ildialogo.org PEDOFILIA E POTERE SACRO,di Pablo Richard - teologo e biblista cileno

PEDOFILIA E POTERE SACRO

di Pablo Richard - teologo e biblista cileno

26.04.10 - MUNDO
 
[fonte: CUADERNOS OPCION por los POBRES - CHILE. MOVIMIENTO TEOLOGIAS de la LIBERACION.
Introduzione
"Chi scandalizza e faccia cadere uno solo di questi piccoli che credono in me, sarebbe meglio per lui che gli legassero intorno al collo una enorme pietra da mulino e fosse gettato negli abissi del mare" (parole di Gesu' in Matteo 18, 6, e testi paralleli: Mc 9, 42 / / Lc 17, 2)

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La mia intenzione con questo articolo non e' solo un'ulteriore testimonianza sulla pedofilia nella Chiesa, ma scoprire le cause, le radici e le conseguenze di questa perversione. La pedofilia, e altri peccati simili, ha innescato una crisi nella Chiesa, che non e' una crisi temporanea, che possa essere nascosta e dimenticata, ma una profonda crisi di credibilita', che puo' richiedere molti decenni per essere risolta.
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1. La Chiesa tra l'iniquita' e la liberazione
Un fatto rivelatore e' quello di confrontare l'atteggiamento della Chiesa di fronte alla pedofilia e l’atteggiamento radicalmente diverso della stessa Chiesa nei confronti della Teologia della Liberazione.
Da un lato, la Gerarchia e' stata permissiva, tollerante, legittimando e nascondendo la pedofilia. Dall'altra parte, quasi nello stesso tempo, la Gerarchia della Chiesa ha avuto una vigilanza estrema sulla Teologia della Liberazione, che porto' a molte condanne e a misure fortemente repressive e ben pubblicizzate. Abbiamo avuto un modello di Chiesa in cui si e' abusato di bambini, che cosi' sono stati danneggiati profondamente nella loro natura umana. Quasi nello stesso periodo abbiamo avuto un altro modello di Chiesa che ha optato per i poveri e ha cercato la loro liberazione. Alla Teologia della Liberazione e' stata richiesta la fedelta' incondizionata al dogma cattolico e l'obbedienza al Sommo Pontefice. Alla Chiesa che soffriva per il problema dei chierici pedofili sono stati imposti il silenzio, nascondere i fatti, anche nei casi piu' gravi, non diffondere l'informazione sottoposta al "segreto pontificio" (vedi Hans Kung, Lettera ai vescovi del 15 aprile 2010).
*
2. Crisi di una Chiesa il cui potere e' l'istituzione, la legge e il dogma
Ci dice Paolo di Tarso: "Hanno rotto con Cristo coloro che cercano la giustizia nell’applicazione della legge. Sono decaduti dalla grazia. Noi, al contrario, siamo in attesa della giustizia invocata per mezzo dello Spirito e della fede" (Gal 5, 4-5).
Esiste un modello di Chiesa che cerca la giustizia nel compimento fedele della legge, della norma, del canone, del dogma, della dottrina, della rubrica e della struttura gerarchica della Chiesa. C’e' un altro modello di Chiesa che cerca la giustizia nell’atteggiamento critico di fronte alla legge, al dogma e alla struttura gerarchica della Chiesa. Questa ricerca si e' fatta effettiva in un nuovo modo di fare teologia (la Teologia della Liberazione), un nuovo modo di essere Chiesa (le Comunita' di Base), un nuovo modo di interpretare la Bibbia (la Lettura comunitaria della Bibbia) e un nuovo modo di organizzare i ministeri e di celebrare la liturgia, al margine della rubrica e della legge. La Chiesa che ha cercato la giustizia nella difesa assoluta della legge “ha rotto con Cristo ed e' caduta in disgrazia”. La pedofilia e' un segno di questa rottura e di questa disgrazia. La Chiesa della legge non e' piu' una Chiesa che cerca la giustizia per mezzo dello Spirito e della pratica della Fede.
“L’ira di Dio si rivela dal cielo su ogni empieta' e iniquita' di coloro che pervertono la verita' con l’iniquita'. Avendo conosciuto Dio si sono offuscati nei loro ragionamenti e il loro cuore dissennato si ottenebro'. Poiche' giudicarono inutile conoscere Dio, Dio li abbandono' agli errori del loro stesso giudizio, in modo tale che fanno assolutamente tutto cio' che e' male: ingiustizia, perversita', cupidigia, malizia, sfida a Dio; sono superbi, orgogliosi, ingannatori, insensati, sleali, senza amore e senza scrupoli" (lettera di Paolo allaChiesa di Roma, 1, 18-30).
“Nessuna condanna esiste per quelli che vivono in Cristo Gesu', poiche' la legge dello Spirito che da' la vita in Cristo Gesu' ti ha liberato dalla legge del peccato e della morte (8, 1-2).
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3. Leggi, strutture e dogmi che hanno dato vita alla perversione
a) La legge del celibato obbligatorio
Il celibato obbligatorio puo' danneggiare profondamente la natura umana. Una eccezione, alla luce dei Vangeli, e' il celibato che alcuni hanno assunto liberamente per causa del Regno di Dio, siano essi chierici o laici. Di fatto ci sono medici, infermiere, educatori e molte altre persone che offrono la vita intera al servizio dei poveri, dentro o fuori della Chiesa.
Nei seminari e nei ritiri spirituali dei sacerdoti, si parla molto di “crocifiggere la sessualita'”. Altre volte si dice che le deviazioni di tipo sessuale sono soggettive e possono essere superate con la preghiera, con una buona disciplina e orientazione psicologica, che non e' data normalmente da psicologi, ma da “direttori spirituali”, anch’essi danneggiati dal celibato obbligatorio.
b) La stessa legge che giustifica il celibato e condanna l’omosessualita'
L’omosessualita' e' un’opzione legittima, quando e' guidata da un'etica di amore e di fedelta'. Un problema frequente sorge quando si utilizza la condizione clericale per coprire l’omosessualita'. La perversione non e' l’omosessualita', quanto l’utilizzazione dell’istituzione ecclesiastica per coprirla. L’omosessualita' manipolata, repressa e occultata puo' essere causa di serie perversioni sessuali. Il cardinal Tarcisio Bertone, Segretario di Stato del Vaticano, nella sua visita in Cile, ha sentenziato che non esiste una relazione fra celibato e pedofilia, ma tra omosessualita' e pedofilia, e che questa constatazione sarebbe fondata in serie ricerche scientifiche di psicologi e psichiatri. Il cardinale in una sola dichiarazione ha cercato di giustificare il celibato e condannare l’omosessualita', e con cio' ha negato qualsiasi colpa della Chiesa nei delitti di pedofilia e ha colpevolizzato gli omosessuali come responsabili di questi delitti.
c) La legge assoluta nella Chiesa di includere soltanto uomini nella sua gerarchia
La Chiesa cattolica e' l’istituzione religiosa piu' antica e potente, nella quale tutta la struttura gerarchica e' composta esclusivamente da maschi. Una rivista ("Newsweek") ha parlato del “club maschile piu' di successo e indistruttibile di tutta la storia”. Il Papa a Roma, il Vescovo nella sua diocesi e il Parroco nella sua parrocchia: questo e' il potere sacro maschile piu' antico nella Chiesa.
L’esclusione della donna dalla struttura gerarchica della Chiesa Cattolica e' l’altra faccia della mascolinizzazione assoluta del ministero clericale. Questa situazione trasforma la Gerarchia ecclesiale in uno spazio dove tutto viene discusso e deciso unicamente fra maschi. Quale sarebbe la posizione della Gerarchia se la pedofilia fosse discussa fra uomini e donne? Come sarebbe la Chiesa cattolica se l’incarico attuale di Segretario di Stato lo esercitasse una donna ordinata cardinale o se una donna fosse la responsabile di un dicastero nel Vaticano?
d) Confronto della Chiesa Cattolica con la modernita'
La Chiesa, fin dal XIX secolo si e' vista minacciata dalla modernita'. Per questo ha redatto il “Sillabo degli errori moderni”. Il Concilio Vaticano Primo (1869-1870) dovette affrontare la “civilta' moderna” quando questa affermo' l’autonomia della ragione, dell’individuo, dello Stato e delle scienze di fronte alla Chiesa cattolica.
Alcune conclusioni del Concilio Vaticano Primo: la Chiesa e' una “societa' vera, perfetta, spirituale e soprannaturale”; la Chiesa e' “indefettibile” e “infallibile”.
Si definisce il primato del Romano Pontefice, la sovranita' temporale della Santa Sede e la funzione del Papa come giudice supremo di qualsiasi controversia ecclesiastica, mentre lui non puo' essere giudicato da nessuno, neppure dal Concilio. Finalmente si proclama “come dogma divinamente rivelato che il romano pontefice, quando parla ex cattedra, gode di infallibilita'”.
Mentre continuiamo ad avere un modello di Chiesa segnato da questa tradizione conservatrice, la gerarchia cattolica sara' incapace di accettare i migliori traguardi della modernita', specialmente in materia di sessualita' umana.
e) La legge che unisce perversione sessuale e potere sacro
L’arcivescovo di Poitiers, mons. Albert Rouet, in un libro intitolato J'aimerais vous dire (Bayard, 2009) scrive: “La chiesa cattolica e' scossa da molti mesi per la rivelazione di scandali di pedofilia. E’ tutto questo una sorpresa? Vorrei anzitutto precisare una cosa: perche' ci sia pedofilia sono necessarie due condizioni, una profonda perversione e un potere. Questo vuol dire che ogni sistema chiuso, idealizzato e sacralizzato e' un pericolo. Quando un’istituzione, compresa la Chiesa, si erge in posizione di diritto privato, e si ritiene in posizione di forza, le derive finanziarie e sessuali diventano possibili”.
*
4. Le vittime della pedofilia e la credibilita' della Chiesa
E’ importante vedere tutta la realta' della pedofilia partendo dalle sue vittime. La Chiesa ha considerato fino a poco fa la pedofilia come un peccato e non come un delitto. Il peccato puo' rimanere occulto nel segreto del sacramento della confessione, ma il delitto e' un crimine che deve essere portato pubblicamente davanti ai tribunali. La Chiesa gerarchica ha rifiutato la colpevolezza della pedofilia ed ha nascosto il pedofilo per salvare come Chiesa la sua credibilita' e il suo prestigio. La Chiesa ha nascosto anche la criminalita' della pedofilia per evitare di essere condannata e obbligata a pagare un indennizzo economico. Occultare il delitto e il delinquente, per salvare il prestigio della Chiesa, e' un’iniquita' e un’aggressione contro le vittime. Esprime inoltre ipocrisia e mancanza di solidarieta'.
La Chiesa gerarchica ha nascosto i preti pedofili, con il pretesto di rendere possibile un accompagnamento psicologico. Li ha trasferiti da una parrocchia all’altra o li ha inviati a una diocesi fuori del paese, con il pretesto di una riabilitazione dei pedofili che non danneggiasse la credibilita' e il prestigio della Chiesa. Si disse che la pedofilia era una “infermita'”, che per essere “sanata” si doveva evitare ogni scandalo pubblico (intervista al Cardinal Dario Castrillon Hoyos realizzata da Patricia Janiot per la Cnn).
Un argomento utilizzato per occultare la pedofilia del clero era la priorita' che si doveva dare all’istituzione ecclesiastica al di sopra delle sue vittime. La riabilitazione del clero pedofilo si vedeva cosi' come necessaria in funzione degli interessi della stessa Chiesa. Questa inoltre cercava di non “perdere” un sacerdote a causa di un problema “personale”, perche' tale era considerata la pedofilia. Si disse anche che il numero dei sacerdoti pedofili era insignificante in confronto con la maggioranza dei sacerdoti che non lo erano. E si discusse infine sul fatto che la percentuale della pedofilia nel clero era minima, se si raffrontava con la percentuale della pedofilia a livello sociale e mondiale.
La Chiesa ha poi accusato anche i mezzi di comunicazione che denunciavano la pedofilia nella Chiesa, interpretando questo come una campagna mediatica perversa contro la Chiesa cattolica stessa. La Chiesa ora si presentava dunque come vittima, e occultava le vere vittime della pedofilia.
Tutti questi argomenti confermano che la Chiesa non vedeva la pedofilia a partire dalle vittime, ma dai suoi propri interessi, specialmente dalla difesa della sua credibilita' e autorita'.
*
5. Le grida delle vittime e i pianti della Gerarchia cattolica
Non basta che la Chiesa chieda perdono per i delitti della pedofilia commessi dalla sua gerarchia, episcopale e presbiteriale. E nemmeno basta la condanna dei sacerdoti pedofili e la cosiddetta “tolleranza zero”. Nemmeno basta che la Chiesa prenda misure disciplinari perche' la pratica della pedofilia sparisca per sempre. Non basta riconoscere che la Chiesa si sente ferita e pentita. Non basta che i "Legionari di Cristo" dichiarino che il loro fondatore, il padre Marcial Maciel, e alcuni dei suoi discepoli non sono esempi di vita cristiana e sacerdotale.
Tutto questo e' giusto e necessario, pero' manca la cosa piu' importante: ascoltare il grido delle vittime stesse. Tutta la problematica della pedofilia deve essere analizzata e giudicata da loro stessi a partire dalla loro propria realta'. Coloro che sono stati vittime hanno il diritto ad essere soggetti della loro vita, soggetti della ricostruzione delle loro vite e soggetti della ricostruzione dei fatti dei quali essi sono stati vittime. Non desiderano che siano altri a parlare per loro. Esigono loro stessi una spiegazione sul perche' la Chiesa ha nascosto chierici e vescovi pedofili. Chiedono personalmente una condanna dei loro aggressori e un indennizzo per i danni subiti. Essi come soggetti vogliono essere solidali con altre vittime della pedofilia, nella Chiesa e nella societa', che ancora non hanno potuto fare la loro denuncia e portarla in giudizio. Il grido delle vittime gia' risuona nel mondo intero. La solidarieta' gia' si estende ad altri milioni di bambini e bambine che soffrono altre realta' di morte, come i 16.000 bambini che muoiono ogni giorno di fame.
Sentiamo oggi l’attualita' delle parole che Dio disse a Mose': “Ho visto l’afflizione del mio popolo in Egitto, ho ascoltato il suo clamore contro i suoi oppressori e conosco le sue sofferenze. Sono sceso per liberarlo e condurlo in una terra buona e spaziosa” (Esodo 3, 7-8).
 
 
 

 Testo originale
 
26.04.10 - MUNDO

Pedofilia y Poder Sagrado
Pablo Richard *

Adital -
Costa Rica, 25 abril 2010 
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Introducción
"Al que escandalice y haga caer a uno de estos pequeños que creen en mí, mejor le sería que le amarraran al cuello una gran piedra de molino y que lo hundieran en lo más profundo del mar" (Palabra de Jesús en Mat 18, 6 y textos paralelos: Mc 9, 42 // Lc 17, 2)
Mi intención con este artículo no es solo profundizar en los testimonios sobre la pedofilia en la Iglesia, sino ir a las causas, raíz y consecuencias de esta perversidad. La pedofilia, y otras iniquidades similares, ha desencadenado una crisis en la Iglesia, que no es una crisis temporal, que pueda ocultarse y olvidar, sino una crisis profunda de credibilidad, que puede durar muchas décadas para ser resuelta.

1: La Iglesia entre la iniquidad y la liberación
Un hecho revelador es confrontar la actitud de la Iglesia frente a la pedofilia y la actitud radicalmente diferente de la misma Iglesia frente a la Teología de la Liberación.
Por un lado, la Jerarquía fue permisiva, tolerante, legitimadora y encubridora de la pedofilia. Por otro lado, casi en el mismo tiempo, la Jerarquía de la Iglesia tuvo una vigilancia extrema de la Teología de la Liberación, que llevó a muchas condenas y medidas altamente represivas y bien publicitadas. Tuvimos un modelo de Iglesia donde se abusó de los niños y se los dañó profundamente en su naturaleza humana. Casi en la misma época tuvimos otro modelo de Iglesia que optó por los pobres y buscó su liberación. A la Teología de la Liberación se le exigió fidelidad irrestricta al dogma católico y obediencia al Sumo Pontífice. A la Iglesia que sufría el problema de los clérigos pedófilos se les impuso guardar silencio, ocultar los hechos, incluso en casos graves, guardar la información como "secreto pontificio" (véase carta de Hans Küng a los obispos del 15 abril 2010).

2: Crisis de una Iglesia cuyo poder es la institución, la ley y el dogma
Nos dice Pablo de Tarso: "Han roto con Cristo todos cuantos buscan la justicia en el cumplimiento de la ley. Han caído en desgracia. Nosotros, en cambio, esperamos la justicia anhelada por medio del Espíritu y de la Fe" (Gal 5, 4-5).
Existe un modelo de Iglesia que busca la justicia en el cumplimiento fiel de la ley, de la norma, del canon, del dogma, de la doctrina, de la rúbrica y de la estructura jerárquica de la Iglesia. Hay otro modelo de Iglesia que busca la justicia en una actitud crítica frente la ley, el dogma y la estructura jerárquica de la Iglesia. Esta búsqueda se hizo efectiva en una nueva manera de hacer teología (la Teología de la Liberación), una nueva manera de ser Iglesia (las Comunidades de Base), una nueva manera de interpretar la Biblia (la Lectura comunitaria de la Biblia) y una manera nueva de organizar los ministerios y de celebrar la liturgia, al margen de la rúbrica y de la ley. La Iglesia que buscó la justicia en la defensa absoluta de la ley "rompió con Cristo y cayó en desgracia". La pedofilia es un signo de esta ruptura y de esta desgracia. La Iglesia de la ley ya no es una Iglesia que busca la justicia por medio del Espíritu y de la práctica de la Fe.
 "La ira de Dios se revela desde el cielo sobre toda impiedad e iniquidad de los que pervierten la verdad con la iniquidad. Habiendo conocido a Dios se ofuscaron en sus razonamientos y su insensato corazón se entenebreció. Ya que juzgaron inútil conocer a Dios, Dios los abandonó a los errores de su propio juicio, de tal modo que hacen absolutamente todo lo que es malo: injusticia, perversidad, codicia, maldad, desafían a Dios, son altaneros, orgullosos, farsantes, insensatos, desleales, sin amor y despiadados" (carta de Pablo a la Iglesia de Roma: 1, 18-30).
"Ninguna condenación existe para los que viven en Cristo Jesús, porque la ley del espíritu que da la vida en Cristo Jesús te liberó de la ley del pecado y de la muerte. (8, 1-2).

3: Leyes, estructuras y dogmas que dieron vida a la perversión 

 

b) La misma ley que justifica el celibato y condena la homosexualidad
La homosexualidad es una opción legítima, cuando está guiada por una ética de amor y fidelidad. Un problema frecuente surge cuando se utiliza la condición clerical para encubrir la homosexualidad. La perversión no es la homosexualidad, sino la utilización de la institución eclesial para encubrirla. La homosexualidad manipulada, reprimida y ocultada puede ser causa de serias perversiones sexuales. El Cardenal Tarcisio Bertone, Secretario de Estado del Vaticano, en su visita a Chile, sentenció que no existe una relación entre celibato y pedofilia, sino entre homosexualidad y pedofilia, y que esta constatación estaría fundada en serias investigaciones científicas de psicólogos y psiquiatras. El cardenal en una sola declaración buscó justificar el celibato y condenar la homosexualidad, con lo cual negó toda culpabilidad de la Iglesia en los delitos de pedofilia y culpabilizó de estos delitos a los homosexuales.

c) La ley absoluta en Iglesia de incluir solo hombres en su jerarquía
La Iglesia católica es la institución religiosa más antigua y poderosa, donde toda su estructura jerárquica son exclusivamente hombres. Una revista (Newsweek) habló del "club masculino más exitoso e indestructible en toda la historia". El Papa en Roma, el Obispo en su diócesis y el Párroco en su Parroquia es el poder sagrado masculino más antiguo en la Iglesia.
La exclusión de la mujer de la estructura jerárquica de la Iglesia católica es la otra cara de la masculinización absoluta del ministerio clerical. Esta situación transforma a la Jerarquía eclesial en un espacio donde todo es discutido y decidido entre hombres. ¿Cual sería la posición de la Jerarquía si la pedofilia fuese discutida entre hombres y mujeres? ¿Cómo sería la Iglesia católica si el cargo actual de Secretario de Estado lo ejerciera una mujer ordenada cardenal o si una mujer estuviera a cargo de un dicasterio en el Vaticano?

d) Confrontación de la Iglesia Católica con la modernidad
La Iglesia, desde el siglo 19 se ha visto amenazada por la modernidad. Por eso redactó el "Sílabo de los errores modernos". El Concilio Vaticano I (1869-1870) enfrentó la "civilización moderna" cuando afirma la autonomía de la razón, del individuo, del Estado y de las ciencias frente a la Iglesia católica.
Algunas conclusiones del Concilio Vaticano I:
-que la Iglesia es una "sociedad verdadera, perfecta, espiritual y sobrenatural";
-que la Iglesia es "indefectible" e "infalible".
Se define el primado del Romano Pontífice, la soberanía temporal de la Santa Sede y la función del Papa como juez supremo de cualquier controversia eclesiástica, mientras que él no puede ser juzgado por nadie, ni siquiera por el concilio. Finalmente se proclama "como dogma divinamente revelado que el romano pontífice, cuando habla ex cáthedra, goza de infalibilidad".
Mientras tengamos un modelo de Iglesia marcado por esta tradición conservadora, la jerarquía católica será incapaz de aceptar los mejores logros de la modernidad, especialmente en materia de sexualidad humana.

e) La ley que une perversión sexual y poder sagrado
El arzobispo de Poitiers, mons. Albert Rouet, en un libro suyo titulado: J'aimerais vous dire" (Bayard, 2009) escribe: "La Iglesia católica ha estado sacudida durante varios meses por la revelación de escándalos de pedofilia. ¿Es todo esto una sorpresa? Quisiera antes que nada precisar una cosa: para que exista pedofilia son necesarias dos condiciones: una perversión profunda y un poder. Esto quiere decir que todo sistema cerrado, idealizado y sacralizado es un peligro. Cuando una institución, incluida la Iglesia, se fundamenta en una posición de derecho privado, y se afirma en una posición de fuerza, las desviaciones financieras y sexuales llegan a ser posibles".

4: Las víctimas de la pedofilia y la credibilidad de la Iglesia
Es importante ver toda la realidad de la pedofilia desde sus víctimas. La Iglesia consideró hasta hace poco la pedofilia como un pecado y no como un delito. El pecado puede quedar oculto en el secreto del sacramento de la confesión, pero el delito es un crimen que debe ser llevado públicamente a los tribunales. La Iglesia jerárquica rechazó la culpabilización de la pedofilia y ocultó al pedófilo para salvar como Iglesia su credibilidad y prestigio. La Iglesia también ocultó la criminalización de la pedofilia para evitar ser condenada y obligada a pagar una indemnización económica. Ocultar al delito y al delincuente, para salvar el prestigio de la Iglesia, es una iniquidad y una agresión contra las víctimas. Expresa también hipocresía, fariseísmo y falta de solidaridad.
La Iglesia Jerárquica ocultó a los curas pedófilos, con el pretexto de hacer posible un seguimiento psicológico. Los traslada de una parroquia a otra o los envió a una diócesis fuera del país, con el pretexto de una rehabilitación de los pedófilos que no dañe la credibilidad y prestigio de la Iglesia. Se argumentó que la pedofilia era una "enfermedad", que para ser "sanada" debía evitarse todo escándalo público (entrevista al Cardenal Darío Castrillón Hoyos realizada por Patricia Janiot en la CNN).
Un argumento utilizado para ocultar la pedofilia del clero era la prioridad que se debía dar a la Institución Eclesial por encima sus víctimas. La rehabilitación del clero pedófilo se veía así como necesaria en función de los intereses de la misma Iglesia. Esta además no debía "perder" un sacerdote por causa de un problema "" y "personal", como era considerada la pedofilia. También se argumentó que el número de los sacerdotes pedófilos era insignificante en comparación con la mayoría de los sacerdotes que no lo eran. También se discutió que el porcentaje de la pedofilia en el clero era mínima, si se la comparaba con el porcentaje de la pedofilia a nivel social y mundial.
También la Iglesia se enfrentó a los medios de comunicación que denunciaban la pedofilia en la Iglesia. Interpretó esto como una campaña mediática perversa contra la Iglesia católica misma. La Iglesia ahora se presentaba así como víctima, y ocultaba las verdaderas víctimas de la pedofilia.
Todos estos argumentos confirman que la Iglesia no veía la pedofilia desde sus víctimas, sino desde sus intereses, especialmente desde la defensa de su credibilidad y autoridad.

5: Los gritos de las victimas y los llantos de la Jerarquía católica
No basta que la Iglesia pida perdón por los delitos de pedofilia cometidos por su jerarquía, episcopal y presbiteral. Tampoco basta la condena de los sacerdotes pedófilos y la así llamada "tolerancia cero". Tampoco basta que la Iglesia tome medidas disciplinares para que la práctica de la pedofilia desaparezca para siempre. No basta reconocer que la Iglesia se siente herida y arrepentida. No basta que los Legionarios de Cristo declaren que su fundador el Padre Marcial Maciel y algunos de sus discípulos no son ejemplos de vida cristiana y sacerdotal.
Todo esto es justo y necesario, pero falta lo más importante: escuchar el grito de las víctimas. Toda la problemática de la pedofilia debe ser analizada y juzgada por ellos mismos y desde su propia realidad. Los que han sido víctimas tienen derecho a ser sujetos de su propia vida, sujetos de la reconstrucción de sus vidas y sujetos de la reconstrucción de los hechos de los cuales ellos han sido víctimas. No desean que sean otros, incluso sus victimarios, los que hablen por ellos. Exigen ellos mismos una explicación sobre el porqué la Iglesia ocultó a los clérigos y obispos pedófilos. Piden personalmente una condena de sus agresores y una indemnización por los daños infligidos. Ellos como sujetos quieren ser solidarios con otras víctimas de pedofilia, en la Iglesia y en la sociedad, que todavía no han podido hacer su denuncia y llevarla a juicio. El grito de las víctimas ya resuena en el mundo entero. La solidaridad sin embargo ya se extiende a otros millones de niños y niñas que sufren otras realidades de muerte, como los 16 mil niños que mueren de hambre cada día.
Sentimos hoy la actualidad de las palabras que Dos dijo a Moisés: "He visto la aflicción de mi pueblo en Egipto, he escuchado su clamor contra sus opresores y conozco sus sufrimientos. He bajado para liberarlos y conducirlos a una tierra que mana leche y miel (Éxodo 3, 7-8).
[Fuente: CUADERNOS OPCION por los POBRES - CHILE. MOVIMIENTO TEOLOGIAS de la LIBERACION. Correo: opcion_porlospobres_chile@yahoo.com ].

* Teólogo y biblista chileno
a) La ley del celibato obligatorio
El celibato obligatorio puede dañar profundamente la naturaleza humana. Una excepción, a la luz de los Evangelios, sería el celibato asumido libremente por causa del Reino de Dios, sean éstos clérigos o laicos. De hecho hay médicos, enfermeras, educadores y muchas otras personas que entregan su vida entera al servicio de los pobres, dentro o fuera de la Iglesia
En los seminarios y en los retiros espirituales a los sacerdotes, se habla mucho de "crucificar la sexualidad". Otras veces se dice que las desviaciones de tipo sexual son subjetivas y pueden ser superadas con la oración, con una buena disciplina y orientación psicológica, que no es dada normalmente por psicólogos, sino por "directores espirituales", dañados ellos mismos por el celibato obligatorio.


Giovedì 29 Aprile,2010 Ore: 15:36
 
 
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La questione dei preti pedofili

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