- Scrivi commento -- Leggi commenti ce ne sono (0)
Visite totali: (430) - Visite oggi : (1)
Questo giornale non ha scopo di lucro, si basa sul lavoro volontario e si sostiene con i contributi dei lettori Sostienici!
ISSN 2420-997X

Canali social "il dialogo"
Youtube
- WhatsAppTelegram
- Facebook - Sociale network - Twitter
Mappa Sito

www.ildialogo.org LA COLPA DEL VESCOVO,di Ernesto Miragoli

Pedofilia clericale
LA COLPA DEL VESCOVO

di Ernesto Miragoli

(18.03.12)

La storia dell'economo della diocesi di Como che adescava ragazzine sta facendo il giro della penisola e, di volta in volta, si arricchisce di particolari. Se prima la ragazzina era una sola, adesso cominciano ad essere quattro; se prima sembrava ci fosse una sola ragazzina e poi qualche altra ragazzina, adesso si aggiungono donne non minorenni; infine, cosa gravissima, sembra che il parroco fosse stato segnalato già nel 2008 al vescovo di Como da alcuni genitori che notarono atteggiamenti molto disinvolti verso le proprie figlie da parte del parroco stesso che si giustificò dicendo che aveva bevuto un po' troppo.
E' su questo fatto che mi voglio fermare: il vescovo di Como sapeva fin dal 2008 della disinvoltura con cui un suo prete si rapportava con ragazzine e ha accettato le spiegazioni del prete stesso. Non solo: l'anno successivo l'ha promosso economo della diocesi di Como.
Parliamoci chiaro: qui c'è un vescovo che non sa essere padre della comunità affidatagli e quindi è bene che si provveda al più presto per una sua nuova collocazione .
Dalla notizia appresa dalla stampa sembra che mons. Coletti abbia chiesto spiegazioni a don Marco e questi gli abbia risposto che riconosceva il fatto, ma a sua giustificazione rispondeva d'aver bevuto un po' troppo. "Che sarà mai? - si sarà detto mons. Coletti - Un bicchiere di vino in più gli ha fatto allungare le mani su una ragazzina! Questi genitori! Dovrebbero tener più a bada le loro figlie!" E il caso è stato chiuso con la nomina di don Marco ad economo della Diocesi.
Eh, no! Anzitutto un buon padre sa che: in vino veritas. Quindi:
a) è estremamente disdicevole che un prete si lasci andare all'alcool. La cosa torna a disdoro del prete stesso.
b) se il prete che, bevuto un bicchiere in più, libera i propri freni inibitori palpando ragazzine minorenni, significa che non possiede una completa e seria maturazione affettiva. In vino veritas.
Quel prete va tenuto sotto controllo e non promosso ad economo diocesano.
Il vescovo Coletti non solo non ha saputo gestire il fatto in sè, ma ha aggiunto l'aggravante di promuovere il sacerdote palpeggiatore. Infine, venuto a conoscenza dell'ultimo fatto, s'è presentato spontaneamente in Procura. Altro errore: ha salvato la faccia, ma non il prete. Don Marco non doveva essere sospeso da ogni incarico DOPO l'arresto, ma molto prima: appena il vescovo era venuto a conoscenza della cosa. Pare, invece, che su questo fatto abbia sorvolato, premendogli maggiormente la sistemazione di una situazione economica grave creatasi nella parrocchia di Sondalo dove il parroco andato in pensione ha lasciato un buco superiore al milione di euro.
Ci sono un po' di cose che non vanno in questo pastore catapultato alla chiesa di Como da Livorno. Appare un tipo brillante e sulle prime cattura l'attenzione e la simpatia, ma, recita un adagio, il cavallo si vede sul percorso lungo. Il vescovo Diego (così amano firmarsi e farsi chiamare i vescovi oggi) qualche grossa cavolata l'ha infilata nel suo ministero pastorale. A cominciare da Livorno: un prete della diocesi gli aveva comunicato il suo sentimento per una donna e la sua intenzione di sposarsi. Non avrebbe voluto lasciare la parrocchia scappando e il vescovo Diego aveva preso l'impegno di essere presente alla celebrazione eucaristica non per mostrare pubblicamente la sua approvazione al fatto, ma per condividere con la comunità il doloroso stupore che la scelta del sacerdote avrebbe immancabilmente creato.
All'omelia, come mi è stato riferito, ha demolito in pieno quel prete che gli si era aperto, lasciando basito il prete stesso.
Adesso...basita...è la comunità diocesana di Como. Il vescovo Diego non ha neppure avuto il coraggio di parlarle: ha affidato una scarna comunicazione giuridico-culturale al vicario episcopale per la cultura.



Luned́ 19 Marzo,2012 Ore: 09:41
 
 
Ti piace l'articolo? Allora Sostienici!
Questo giornale non ha scopo di lucro, si basa sul lavoro volontario e si sostiene con i contributi dei lettori

Print Friendly and PDFPrintPrint Friendly and PDFPDF -- Segnala amico -- Salva sul tuo PC
Scrivi commento -- Leggi commenti (0) -- Condividi sul tuo sito
Segnala su: Digg - Facebook - StumbleUpon - del.icio.us - Reddit - Google
Tweet
Indice completo articoli sezione:
La questione dei preti pedofili

Canali social "il dialogo"
Youtube
- WhatsAppTelegram
- Facebook - Sociale network - Twitter
Mappa Sito


Ove non diversamente specificato, i materiali contenuti in questo sito sono liberamente riproducibili per uso personale, con l’obbligo di citare la fonte (www.ildialogo.org), non stravolgerne il significato e non utilizzarli a scopo di lucro.
Gli abusi saranno perseguiti a norma di legge.
Per tutte le NOTE LEGALI clicca qui
Questo sito fa uso dei cookie soltanto
per facilitare la navigazione.
Vedi
Info