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www.ildialogo.org LA PEDAGOGIA DELLA MISERICORDIA NELLA VITA E NELLE SCELTE DI MARIA MADDALENA FRESCOBALDI CAPPONI, CHE FONDO' UNA COMUNITÀ RELIGIOSA CON UN GRUPPETTO DI EX-PROSTITUTE,DI DANIELA MERLO, DI COMBONI FEM.IT.

LA PEDAGOGIA DELLA MISERICORDIA NELLA VITA E NELLE SCELTE DI MARIA MADDALENA FRESCOBALDI CAPPONI, CHE FONDO' UNA COMUNITÀ RELIGIOSA CON UN GRUPPETTO DI EX-PROSTITUTE

DI DANIELA MERLO, DI COMBONI FEM.IT.

Straordinaria la storia di MARIA MADDALENA FRESCOBALDI CAPPONI, nobildonna fiorentina che, sfidando il dolore di una interminabile sequenza di lutti e il perbenismo di una società in piena restaurazione, nel 1815 decise di fondare una comunità religiosa insieme a un gruppetto di ex-prostitute. Dalle fondatrici, sulla scia dell'amore di Cristo per gli ultimi, le Passioniste di oggi hanno ereditato il coraggio di intraprendere cammini di conversione alla dignità, in tutti i continenti.
La mattina del 17 marzo 1815, nel vivo della Restaurazione europea, una nobildonna fiorentina , MARIA MADDALENA FRESCOBALDI CAPPONI, varcava la soglia di una povera casa, situata nei pressi dell Porta San Gallo a Firenze, dove un gruppetto di giovani donne l'attendeva con ansia. Fra costoro ASSUNTA VITALI, MARIA BARONI, LUISA TOLINI e MARGHERITA BACCHERINI vibravano di impazienza e gioia incontenibile.
Un rito semplice e riservato le trasformò per sempre, cambiando i loro nomi e i loro destini in SUOR GERTRUDE, SUOR CLEOFE, SUOR VERONICA E SUOR CROCIFISSA. Quattro giovani reduci dalla prostituzione divennero donne donate a Dio e alla memoria della Passione di Cristo e della Madre sua.
Nessuna pubblicità nessun clamore, eppure oggi quel seme gettato nel solco della miseriodia di Dio, è una pianta che estende i suoi rami in ventisette nazioni del mondo e accoglie sorelle di trentacinque nazionalità. MARIA MADDALENA le aveva incontrate nella solitudine di un ospedale, abbandonate, disperate e diffidenti. Nel cuore del loro disagio intu l e grandi potenzialità e la domanda inespressa di femminilità, dignità e bellezza.
Conquistata dall'esempio di Cristo che conversava con i piccoli e i peccatori per condurli al Regno, si sentì spinta ad entrare nella logica della sua misericordia e a donarsi totalmente come lui a coloro che in quel momento storico erano le “ultime” della sua città. Eppure la marchesa MARIA MADDALENA, sposa e madre di famiglia aveva conosciuto la durezza della vita con la morte di tre amatissime figlie, altri lutti familiari, l'invasione francese con i suoi soprusi, l'esilio della famiglia a Vienna. Vicende che avrebbero potuto spingerla a mitigare quelle ferite con la ricerca di altro.
Affascinata dalla figura di Cristo, decise di seguirne le orme, scegliendo di stare dalla parte delle più deboli e di dilatare quella maternità che la morte più volte aveva ferito nel suo grembo di donna-madre. Incurante delle derisioni dei suoi concittadini, che si chiedevano come potessero ex-prostitute passare dal fango della strada alla bellezza della vita mistica, dimostrò come l'amore fosse strumento trasformante e rigeneratore.
SORELLE SENZA PREGIUDIZI.
Maria maddalena, volitiva e tenace, ha scelto di “dire Dio” nel tessuto di una storia difficile e conraddittoria. Infatti il suo esempio profetico e anticipatore di speranze inedite raggiunse il cuore di altre donne; alcune si fecero collaboratrici nell'opera, altre chiesero di condividere la loro vita con sorelle convertite. Maddalena le accolse ponendo delle condizioni: esse dovevano convividere la vita con le sorelle, senza privilegi e distinzioni.
Essere libere dalle esperienze negative delle altre le impegnava a diventare un punto di forza per una maggiore comunione di vita, una nuova opportunità per testimoniare al mondo che la diversità non è mai un ostacolo, ma una ricchezza da condividere: solidarietà femminile sulla quale essa fece credito e che costituì una delle sue carte vincenti.
Da questa sorgente vitale è fiorita la Congregazione delle suore passioniste di San Paolo della Croce. Maddalena non propose penitenze, forme di mortificazione in uso nell'epoca, ma indicò la forza delle relazioni, che possono diventare una sorgente di guarigione e di riscatto: “Voi siete frutto della passione di Cristo e di Maria”, affermava.
Alcuni fiorentini si chiedevano se la marchesa FRESCOBALDI fosse pazza o semplicemente ingenua. Nulla di tutto ciò, semplicemente lei coltivò la certezza che la persona, sostenuta dalla grazia di Dio, ha illimitate possibilità di riprendere da protagonista la propria vita. Importante è porsi in ascolto, indicare la luce e la strada, far sapere che la misericordia di Dio abbracia tutti.
Sostenuta in questa consapevolezza, con dolcezza e fermezza Maddalena attuò una pedagogia dell'incontro fondata sull'accoglienza, l'ascolto e la valorizzazione delle doti personali, la ricerca della verità da cui scaturisce la libera adesione della persona al progetto di Dio.
Con quelle donne, accolte come figlie, realizzò il capolavoro di Dio che profuma di misericodia e che sprime ancora oggi, in maniera significativa, lo spirito che papa FRANCESCO indica a tutte e tutti noi:”Dio è padre di infinita misericordia, Padre tenerissimo”. Messaggio costantemente rivolto alla nostra umanità per renderla consapevole della sua dignità e rivestirla della bellezza della sua divinità.
IN CINQUE CONTINENTI.
L'approccio educativo Maddalena, sorgente di ispirazione per le suore passioniste, gli educatori, i membri della comunità laicale passionista dei cinque continenti, è una proposta di vita, un modo di vivere la carità evangelica e un nuovo modo di pensare l'educazione che si fa anticipatrice di aurore, soprattutto là dove la notte sembra avere il sopravvento.
E' la pedagogia della speranza che apre la persona alla pienezza della vita e quindi alla felicità: “Se sarete unite sarete felici”. Se ci impegniamo nella condivisione del pane, della vita, dei talenti, se doniamo e riceviamo misericordia, perdono e gratitudine, la felicità sarà nostro possesso fin d'ora.
Maddalena ci sfida ad entrare con spirito di solidarietà nelle “nuove caverne” di tanti fratelli e sorelle incatenati e prigionieri, per sciogliere i nodi del timore, indicare che le ombre mutevoli delle pareti sono solo apparenza ed è quindi necessario cambiare direzione.
Aiutandoli ad alzarsi, a levare il capo, tutti possiamo contemplare insieme lo splendore della luce di Cristo, sorgente di bellezza, di pace e di grande felicità. Allora anche noi potremmo diventare come la prima comunità passionista, che Maddalena definì “ponte di grazie tra terra e cielo”.
Siamo chiamate ad abitare il mondo, a incarnarci con Cristo nella storia per osare, con fedeltà e creatività, nuove resurrezioni. (DANIELA MERLO), (a cura di Carlo Castellini).



Sabato 12 Settembre,2015 Ore: 18:54
 
 
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Prostituzione, Pedofilia, Pornografia

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