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www.ildialogo.org TRASVERSAL AMANDI,di Franco Casati

TRASVERSAL AMANDI

di Giorgio Maria Bellini


di Franco Casati

TRASVERSAL AMANDI

di Giorgio Maria Bellini
Nel pomeriggio di mercoledì 25 gennaio, presso la Biblioteca Civica di Verona, in sala Farinati, si
è celebrato un piccolo evento letterario, che ha visto il concorso di tantissimo pubblico. Di solito, la presentazione di una raccolta di poesie è un avvenimento di routine, se non fosse che, questa volta, il fatto ha riguardato Giorgio Maria Bellini, poeta e intellettuale veronese vetero sessantottino, cresciuto a pane, poesia e Rivoluzione (in senso ideologico), ostile a qualsiasi coinvolgimento nel ‘sistema’, che si è rifiutato di pubblicare le proprie opere per non sottostare al mercato dell’editoria, preferendo coinvolgere le persone offrendo loro, come personale regalo, poesie scritte a mano su fogli bianchi, magari abbellite con qualcuno dei suoi disegni.
Ecco il perché di questo insolito avvenimento a Verona, di una sala gremita per la presentazione di un libro di poesie, di persone che nel corso di tanti anni si sono viste oggetto di un personale regalo poetico, o sono rimaste coinvolte nell’affabulazione del nostro. Così giustifica Giorgio Maria Bellini questa abdicazione, in un personale ‘Post chiarimento dell’Autore’ in appendice all’opera:
“Questa raccolta “Trasversal amandi” è stata un’inevitabile conseguenza per evitare che il mio deposito conservativo (opere realizzate dal 2001 al 2014 e seguenti) avvenuto il 20 febbraio duemilaquindici presso la Biblioteca Civica di Verona, stesse a significare un atto” dispregiativo o privativo” nei confronti dei miei conoscenti, amici ed estimatori…/ Tale pubblicazione quindi deve essere intesa come l’eccezione che conferma la mia volontà di pubblicare le mie “raccolte” dopo il mio ultimo viaggio terrestre”.
Chiarisco subito che G.M.B. non è un dilettante, anzi, si potrebbe quasi definire per il suo curriculum, un letterato di professione. Dal 1972 al 1988 sue opere compaiono su riviste artistico-letterarie. Dal 1975 al 1988 egli è protagonista di recital, di eventi e di performance legati alla poesia sperimentale e a quella visiva, nonché alla mail art, un po’ in tutta Italia. E’ stato cofondatore di importanti riviste letterarie come ‘Aperti in Squarci’ c/o Franco Verdi VR e nel 1979 di ‘Anterem’ (autorevole rivista di poesia contemporanea diretta da Flavio Ermini). Dal 2002 al 2010 ha avviato importanti progetti come ‘Frangenti Culturali’ presso la Biblioteca Civica di Verona e la cofondazione del Simposio Permanente dei Poeti Veronesi’ c/o la Società al Calmiere di Verona. Difficile sarebbe citare tutti gli eventi e le iniziative culturali che lo hanno visto protagonista nel corso di tanti anni. Nel 2001, dopo dodici anni senza scrittura, ha ripreso a poetare.
E veniamo dunque a questa inattesa pubblicazione ‘Trasversal Amandi’ (Poesia Bonaccorso). Il titolo stesso sembra poco adattarsi a una semplice lettura, ma sta a indicare una forza votata ad attraversare tutte le realtà in attesa di essere amate. Verso questa interpretazione spinge anche l’attenta prefazione della scrittrice e poetessa Grazia Brunelli. Le due raccolte di poesia presenti nell’opera ‘Flusso Scorsoio’ e ‘Scintille Blu Prussia’ presentano gli scritti dal 2015 ad oggi, intervallate da ‘Lettere a Zurigo’, indirizzate alla madre. Annota la prefatrice:” …la realtà vive nelle relazioni trasversali ed è solo la parola poetica ad essere il tramite privilegiato per arrivare al quid dell’essere e dell’esistere, forse all’Aldilà”. E ancora:”…ma titanico, arriva l’eco della sua parola poetica che intima contro la morte del bene di raccogliere sulle rive dei fiumi le ossa disperse/dei giusti, dei diseredati, degli assetati di giustizia”.
Sono tanti i temi che G.M.B. esplica in queste poesie, ma su tutti grava un De Profundis che egli recita sulla scomparsa dei valori che condanna la società contemporanea. Alle metafore ardite, quasi chiuse si accompagna spesso un ermetismo così stretto che, forzatamente, spinge il pensiero verso spazi ignoti, ancora inesplorati. A volte il dettato si fa più discorsivo, rivelando la sofferenza del poeta, in relazione a un mondo perduto, che affonda nel mito o nell’utopia e, a volte, nel ricordo struggente di Anna, la compagna amata, prematuramente scomparsa.
Non voglio citare singoli versi, tolti da un contesto, per non impoverirne il contenuto. Riporto, invece, due poesie, una per raccolta. Da “Flusso Scorsoio”: ‘Con Scudo Ardito’.
tu che sei guerriero nel giorno dei morti/emergerai da velature dense/tra radici di grattacieli-alveare/dove alla terra è stato tolto il respiro./il tuo incedere fra asfalti roventi con scudo ardito/sfidi meteore d’incenso/artigli di giorni senza resa/ti seguiranno per narrare l’impresa/fruscio assordante di amorose vesti/e scintillìo di calici vergarono il destino/per quel lungo viaggio.
Da “Scintille Blu Prussia”: ‘Quando le Criniere s’Immergeranno’.
arsura mi trascini veloce/in compagnia di ore drammatiche/dove il coraggio esprime la sua natura,/il mio viso non potrà incrociare il tuo sguardo/quando le criniere s’immergeranno nel profumo/di frammenti stellari/io ti seguirò amica immutabile./piango perché sappiamo che mi sto mentendo/in questo disperato volo.
Presentando questo libro al pubblico G.M.B. ha dichiarato coraggiosamente che negli anni ’60 l’opzione poteva essere fra la lotta armata e la rivoluzione culturale. Lui scelse la seconda, ed è stato di parola. Alcuni riferimenti evangelici affiorano, qua e là, dai versi, come contro altare, assieme ad altri valori della classicità, a una società condizionata dal materialismo. Su di un piano esistenziale la poesia sembra avere compiuto il miracolo: da una prospettiva dubbia verso la lotta armata, all’arrendevolezza attiva dei valori cristiani ed umanistici.
Franco Casati



Lunedì 13 Febbraio,2017 Ore: 17:14
 
 
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