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ISSN 2420-997X

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www.ildialogo.org NO. ALCUNI GIAMBI ED EPODI DI MINO GUALTIERI E NINO TEODORI,di Beniamino Gualtieri e Adorno Teodori

NO. ALCUNI GIAMBI ED EPODI DI MINO GUALTIERI E NINO TEODORI

di Beniamino Gualtieri e Adorno Teodori

[Riceviamo e volentieri diffondiamo questi testi a firma di Beniamino Gualtieri e Adorno Teodori gia' apparsi sul notiziario telematico quotidiano "La nonviolenza e' in cammino". In appendice riproponiamo l'appello nonviolento per il No al referendum del 4 dicembre 2016 "senza odio, senza violenza, senza paura"]
I. PER LA CRITICA DEI PAROLIBERI
Se e' vero che in un piccolo specchio
un cielo stellato si puo' rispecchiare
cosi' a condannare l'iniqua, la torbida,
la grottesca riforma ed infame
voluta dal governo basta comparare
la lingua della Costituzione repubblicana
della Costituzione antifascista
della Costituzione che afferma
che "la sovranita' appartiene al popolo"
e che il popolo tutto leggendola comprende
alla scrittura greve e labirintica
delle modifiche costituzionali
che al limpido articolo 70
che recita semplicemente
che "la funzione legislativa e' esercitata
collettivamente dalle due Camere"
sostituisce un vertiginoso labirinto
di quattrocento e passa parole colmo di rimandi
ad altri articoli e commi e periodi.
La saggezza del popolo sa
che quando alle chiare, semplici, brevi parole
si sostituiscono lunghi, complicati, nebulosi discorsi
li' e' confusione di stolti che non sanno pensare
o peggio il furbesco raggiro degli imbroglioni.
Basta leggere l'articolo 70 per sapere
che al referendum occorre votare No.
Senza odio, senza violenza, senza paura.
* * *
II. CHE LA SOVRANITA' APPARTIENE AL POPOLO
Che la sovranita' appartiene al popolo
leggo nel primo articolo della Costituzione
repubblicana, democratica, antifascista.
Ma quando il popolo non elegge piu' il Senato?
Ma quando la Camera dei Deputati non e' piu' eletta
con criterio proporzionale secondo i voti espressi
ma una minoranza organizzata s'appropria
della maggioranza assoluta dei seggi?
Quando il Governo infrange
la separazione e l'equilibrio dei poteri?
Quando il potente pretende
di porsi al di sopra della legge
la legge prima violando
e poi pretendendo riscriverla a suo vantaggio
l'ordinamento civile prostituendo al suo arbitrio
e la civile convivenza corrompendo?
Non e' a tutti evidente che cosi'
quel governo fa strame
della sovranita' popolare, della Costituzione repubblicana,
della democrazia, dello stato di diritto?
Non ci vuol molto per capire
che al referendum occorre votare No.
Senza odio, senza violenza, senza paura.
* * *
III. PRIMAVERA DI BELLEZZA
"Noi affermiamo che la magnificenza del mondo
si e' arricchita di una bellezza nuova:
la bellezza della velocita'".
(Manifesto del Futurismo, 1909)
Il Senato? Rottamiamolo pure.
Sostituiamolo con una comitiva
di consiglieri regionali e sindaci,
e perche' non di calciatori o zebre?
Non vi fu gia' un imperatore
che fece senatore il suo cavallo?
La Camera dei Deputati? Eleggiamola in modo
che una minoranza di allegri ragazzi
con un solo bluff si prenda tutto il piatto.
Non ci appassiono' quel racconto di Borges
della Lotteria di Babilonia?
Non sono adorabili tutte le canaglie?
La separazione dei poteri? E perche' mai?
Quando al governo c'e' una testa fina
sapra' ben lui cosa e' bene per tutti.
La democrazia? Suvvia, che lo sappiamo
che e' solo una gran perdita di tempo.
La Costituzione antifascista? Ancora?
Ma se siamo nel XXI secolo!
* * *
IV. L'ARGOMENTO DEL DOPPIONE
Il Presidente del Consiglio dice
che quel Senato di vecchi barbogi
e' della Camera un inutile doppione.
E in fondo anche la Camera e' un bestione
che troppo tempo fa perdere al Governo.
E poi anche il Consiglio dei Ministri
rallenta il Presidente del Consiglio
che ben saprebbe far tutto da solo.
E se volessimo dircela tutta
finanche questo popolo italiano
e' una lumaca che intralcia il Presidente.
Potessimo, ah, lasciarlo qui da solo
ed emigrare tutti in Oceania
allora si' che ben risorgerebbe
piu' grande e piu' bella che pria
la nostra grande Italia. E allora via.
* * *
V. SAMOTRACIA
Guardiamoci negli occhi e valga il vero:
il parlamento cosa fa? Oh, parla
e parla e parla e non sa fare altro.
Ed il governo invece cosa fa? Governa,
e non ha tempo per tutto quel cianciare.
E la magistratura? Perdigiorno.
E la Costituzione? Ragnatele.
E le elezioni? meglio un bel sondaggio.
E la sovranita' che appartiene
al popolo? Son fole da fanciulli.
E la democrazia lenta e paziente?
Roba di prima dei telefonini.
Chi non lo sa che un automobile da corsa
e' piu' bello della Vittoria di Samotracia?
* * *
VI. PICCOLA PUBBLICITA'
La democrazia parlamentare e' lenta.
La dittatura invece e' svelta come la polvere.
La democrazia parlamentare costa.
Il fascismo e' gratis.
Il senato e' roba vecchia.
La cocaina si' che e' giovane forever.
La sovranita' che appartiene al popolo?
Ma il sovrano su qualcuno dovra' pure sovrastare.
La divisione e il controllo dei poteri?
Ma che si vuole incatenare Superman?
La Costituzione di quando c'erano i comunisti?
Ma se siamo nella postmodernita'.
Chi vota si' vince un paio di scarpe.
Chi vota no merita un fracco di legnate.
A chi non piace il governo dei giovani?
Chi non vorrebbe far l'americano?
Il governo e' buono con i buoni
le classi pericolose stiano al posto loro.
Chi dice sempre no ha la zucca dura
chi dice sempre no e' un disfattista
vile seguace dell'empia congiura
negrogiudeoislamocomunista.
* * *
APPENDICE. UN APPELLO NONVIOLENTO: "UN PARLAMENTO ELETTO DAL POPOLO, UNO STATO DI DIRITTO, UNA DEMOCRAZIA COSTITUZIONALE. AL REFERENDUM VOTIAMO NO AL GOLPE"
Al referendum sulla riforma costituzionale voluta dal governo votiamo No.
No al golpe, no al fascismo, no alla barbarie.
Al referendum sulla riforma costituzionale voluta dal governo votiamo No.
Senza odio, senza violenza, senza paura.
Il Parlamento, l'istituzione democratica che fa le leggi, deve essere eletto dal popolo, e deve rappresentare tutti i cittadini con criterio proporzionale.
Ma con la sua riforma costituzionale il governo vorrebbe ridurre il senato a una comitiva in gita aziendale, e con la sua legge elettorale (il cosiddetto Italicum) vorrebbe consentire a un solo partito di prendersi la maggioranza assoluta dei membri della camera dei deputati anche se ha il consenso di una risibile minoranza degli elettori, e con il "combinato disposto" della riforma costituzionale e della legge elettorale il governo, che e' gia' detentore del potere esecutivo, vorrebbe appropriarsi di fatto anche del potere legislativo, rompendo cosi' quella separazione e quell'equilibrio dei poteri che e' la base dello stato di diritto.
Se prevalessero le riforme volute dal governo sarebbe massacrata la Costituzione repubblicana nata dalla Resistenza antifascista, sarebbe rovesciata la democrazia, sarebbe negata la separazione dei poteri e quindi lo stato di diritto.
Al referendum sulla riforma costituzionale voluta dal governo votiamo No.
No al golpe, no al fascismo, no alla barbarie.
Al referendum sulla riforma costituzionale voluta dal governo votiamo No.
Senza odio, senza violenza, senza paura.
* * *
Diffusione a cura del "Centro di ricerca per la pace e i diritti umani"
Viterbo, 10 ottobre 2016
Mittente: "Centro di ricerca per la pace e i diritti umani", strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo, tel. 0761353532, e-mail: nbawac@tin.it, centropacevt@gmail.com, centropaceviterbo@outlook.it>



Martedì 11 Ottobre,2016 Ore: 17:58
 
 
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