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ISSN 2420-997X

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www.ildialogo.org IL DIARIO DI TEOFILO,DI CARLO CASTELLINI

IL DIARIO DI TEOFILO

DI CARLO CASTELLINI

L'OPERA DI LUCA, (VANGELO E ATTI), NARRATA DA TEOFILO A SUA MADRE, DI JOSEP RIUS-CAMPS, PREFAZIONE DI ALBERTO MAGGI, GABRIELLI EDITORI, VERONA, PRESENTAZIONE


L'AUTORE: CHI E' JOSEP RIUS-CAMPS?
E' nato ad ESPARREGUERA, (SPAGNA), nel 1933, è professore emerito della Facoltà di Teologia di Catalunya. Dottore in scienze ecclesiastiche orientali presso il Pontificio Istituto Orientale di Roma (!968), dove ha esercitato anche la docenza, così come all'Augustinianum di e all'università di Munster (Germania), è autore di numerosi studi in catalano, spagnolo e inglese, di Patristica (Origene, le pseudo-clementine e Ignazio di Antiochia) e sul Nuovo Testamento, (Marco, Luca e Atti degli Apostoli), per i quali ha prestato particolare attenzione al CODICE BEZA. E' coautore insieme a JENNY READ HEIMERDINGER di un ampio commento agli atti degli Apostoli, pubblicato in quattro volumi in inglese (T e T Clark 2004-2009) e in due volumi in spagnolo (Verbo Divino 2009-2010). Frutto della collaborazione con READ HEIMERDINGER è anche l'edizione bilingue (greco, catalano), in una sola opera, dei due volumi degli scritti di Luca finora sempre trattati e pubblicati separatamente. Lluc Demostraciò a Teofil, Evangeli i Fets dels Apostols segons el Codex Beza, (Luca, Dimostrazione a Teofilo, Vangelo e atti degli Apostoli, (Fragmenta, 2009 e 2012, in narrata per Teofilo a la seva mare (castigliano.). Successivamente ha pubblicato Diari de Teofil, La demostraciò de Lluc (Evangeli i Fets dels Apostols, narrata per Teofil a la seva mare (Fragmenta 2011) e Coverses amb Josep Rius-Camps (Fragmenta 2014), anche in castigliano.
IL GIUDIZIO DI ALBERTO MAGGI, DIRETTORE DEL CENTRO STUDI BIBLICI “GIOVANNI VANNUCCI” DI MONTEFANO (MACERATA).
“Si legge questo libro, che accompagna per mano il lettore lungo tutto il Vangelo di Luca e gli Atti degli Apostoli, con un crescente interesse: ogni pagina è una piacevole scoperta e una sorpresa, e l'opera di Luca lievita e svela tutta la sua straordinaria bellezza, l'incredibile ricchezza e la grande attualità”.
CHE COSA E' IL CODICE DI BEZA?
Era inevitabile che, per uno studioso colto e allo stesso tempo
originale come RIUS-CAMPS, lo studio dei primi commentatori del Nuovo Testamento, lo portasse a imbattersi negli Atti degli Apostoli, Nuovo Testamento, manoscritto bilingue greco-latino del IV-V secolo, detto anche “Occidentale”, per distinguerlo dall' “Alessandrino”, il codice dei vangeli accettato dalle chiese come testo base per le traduzioni moderne.
COSA CONTIENE E QUAL E' LA SUA IMPORTANZA?
Nel CODICE DI BEZA, che comprende sia i Vangeli sia gli Atti degli Apostoli, RIUS-CAMPS ritiene che si trovi il testo più antico dell'opera di Luca. Da questi approfonditi studi di Rius-Camps sul Codice di Beza, nacquero alcune pubblicazioni che sono ritenute fondamentali per la conoscenza degli Atti, non più considerati come un'opera secondaria, riguardante la storia della Chiesa pri, mitiva, bensì come la seconda parte dell'opera di Luca.
CHI E' JENNY READ HEIMERDINGER?
Nell'investigare il Codice di Beza, fu fondamentale per il nostro Autore, l'incontro con una grande studiosa di questo testo, JENNY READ-HEIMERDINGER, che divenne la sua più stretta collaboratrice. E con la quale pubblicò “The message of Acts in Codex Bezae. A comparison with the Alexandrian Tradition (4 voll.), London-New York 2004.
MA QUAL E' LA STORIA DI QUESTO CODICE?
La storia di questo codice così singolare, si può riassumere in poche righe: nel 1562, durante le guerre di religione tra papisti e ugonotti, questi ultimi conquistarono la città di Lione, dove incendiarono chiese e conventi. Prevedendo la distruzione del codice, il calvinista francese THEODORE DE BEZE, amico personale di Calvino, lo fece portare via dalla cripta del monastero di Sant'Ireneo e lo studiò a fondo durante il suo esilio a Ginevra.
Avendo osservato la grande discrepanza esistente tra questo codice, in particolare per quanto riguarda l'opera di Luca, e altri codici molto antichi, e supponendo che tale discrepanza avrebbe potuto offendere qualcuno, preferì non pubblicarlo e consegnarlo nel 1581, insieme a una sua lettera personale, alle autorità dell'Università di Cambridge perchè lo conservassero sotto chiave nella loro biblioteca. Dove l'abbiamo potuto consultare. Da qui il nome con cui è conosciuto CODEX BEZAE CANTABRIGIENSIS.
PERCHE' VIENE RICORDATA “LA LETTERA DEI CRISTIANI DI VIENNA E DI LIONE? COSA CONTIENE? E QUALI SONO LE NOTIZIE PIU' IMPORTANTI?
E' una lettera inviata alle comunità madri dai missionari sopravvissuti alla persecuzione che aveva decimato la Chiesa nel 177; abbiamo dedotto che nei primi decenni del II secolo alcune comunità missionarie stabilite nelle province dell'Asia e e della Frigia, avevano deciso di aprire un nuovo campo di missione nelle Gallie portanto con sé un testo molto arcaico. A questo testo arcaico possiamo risalire dalle traduzioni latine antichissime siriache, siro-palestinesi, e copte, realizzate nel II e III secolo.
IN CHE COSA CONSISTE L'IMPORTANTE SCOPERTA?
Il frutto di tanti anni d'incessante accurata investigazione, sugli scritti di Luca è stato la stupefacente rivelazione che l'evangelista, considerato finora come un cristiano di origine pagana, fosse in realtà un rabbino giudeo di lingua greca e formazione ellenista di Antiochia di Pisidia, che, probabilmente come Saulo, era stato allievo del gran maestro Gamaliele a Gerusalemme (At 22,3), e pertanto come tale, esperto conoscitore delle fonti orali e scritte della sua religione, delle tecniche di trasmissione dei testi, del simbolismo numerico, e dei metodi esegetici di interpretazione della Scrittura.
CHI E' ALLORA L'ECCELLENTISSIMO TEOFILO SECONDO LE INDAGINI DI RIUS-CAMPS?
E' il terzo figlio del sommo sacerdote Anna, (e quindi cognato di Caifa), i sommi sacerdoti sotto i quali Gesù trovò la morte. Come tutti i cinque figli di Anna, anche Teofilo ricoprì l'Importante carica di sommo sacerdote, dal 37 al 41.
CHE COSA VUOLE E CHIEDE TEOFILO A LUCA EVANGELISTA?
Teofilo intende conoscere quel Gesù di Nazareth che i suoi avevano osteggiato e ucciso, e desidera che Luca gli dimostri che, il Crocefisso sia stato veramente il Messia atteso da Israele. L'evangelista gli dedica quindi la sua opera.
COSA SCRIVE ALLORA LUCA?
In due volumi Luca redige una “dimostrazione” che ha lo scopo di far scoprire la ricchezza della figura di Gesù: quel Cristo, che il padre e il cognato di Teofilo avevano fatto assassinare, era realmente il Messia inviato dal Signore e il rifiuto da parte di Israele non frustrò i piani di Dio perchè aprì le porte del Regno anche ai pagani.
MA QUEST'OPERA UNITARIA FU PRESTO SMEMBRATA......PERCHE'?
Purtroppo questa opera unitaria fu presto smembrata, dividendo le due parti e assegnando solo alla prima il rango di Vangelo (associandolo a quelli di Marco,
Matteo e Giovanni, mentre l'altro volume fu separato dai Vangeli e venne come declassato, attribuendogli un carattere storiografico, come se si trattasse di una cronaca dei primi passi compiuti dalla primitiva comunità cristiana, e gli fu affibbiato appunto il titolo di “Fatti (Atti degli Apostoli)”.
MA QUALE FU IL RISULTATO DI QUESTE RICERCHE SU LUCA DA PARTE DI RIUS-CAMPS E JENNY READ HEIMERDINGER?
Il risultato di queste ricerche su Luca da parte di Rius Cams Josep e Jenny Heimerdinger è stato pubblicato in lingua catalana nel 2009 (Demostraciò a Teofil. Evangeli i Fets dels Apostols segons el Codex Beza), e in castigliano nel 2012, e per la prima volta l'opera del terzo evangelista è stata presentata non separata ma riunita sotto un unico titolo.
MI SEMBRA DI CAPIRE PERÒ CHE SI TRATTA DI UN TESTO MOLTO SCIENTIFICO?
Questo DEMOSTRACIÒ A TEOFIL è però un testo altamente scientifico rivolto agli studiosi (metà del libro è scritta in greco ) e non accessibile al grande pubblico.
MA ORA CON IL DIARIO DI TEOFILO DI RIUS CAMPS …..?
POSSONO ACCEDERE ANCHE ALTRI?
Con grande inventiva e abilità letteraria, propone i risultati dell'investigazione biblica e scientifica, con un linguaggio e uno stile, quelli del romanzo, accessibile a tutti, continuando in questo “la peculiarità del modo di narrare di Luca: presentare gli avvenimenti più importanti della storia con il linguaggio più semplice e piano”.(ivi, pag. 39).
SONO STATE AGGIUNTE ALTRE FORME DI AIUTO PER IL LETTORE?
Inoltre come aiuto al lettore alla piena comprensione del testo, il volume è arricchito da un prezioso sintetico Glossario (a cura di RUDOLF PUIGDOLLERS ed ENRIC MUNARCH).
MA QUAL È ALLORA LA TRAMA DI QUESTO DIARIO DI TEOFILO?
RIUS-CAMPS escogita in questo DIARIO DI TEOFILO una trama tanto inedita quanto originale, quella del sommo sacerdote TEOFILO, che in esilio dopo la distruzione di Gerusalemme, lontano dalla sua terra, scrive delle lettere alla madre nelle quali racconta la sua progressiva scoperta e accettazione di Gesù come Messia.
CON QUALE RISULTATO E INTERESSE PER IL LETTORE?
Il risultato è che si legge questo libro, che accompagna per mano il lettore lungo tutto il Vangelo di Luca e gli Atti degli Apostoli, con un crescente interesse: ogni pagina è una piacevole scoperta e una sorpresa, e l'opera di Luca lievita e svela tutta la sua straordinaria bellezza,
QUAL È STATA L'ACCOGLIENZA DEI LETTORI?
La buona accoglienza che ha avuto tra i lettori la nostra ricerca sull'opera di Luca e la richiesta di spiegazioni per situarla nel contesto storico e culturale in cui è stata scritta sono i motivi chei hanno spinto a utilizzare una figura letteraria che li rappresentasse.
E QUALE FU IL RICONOSCIMENTO DELL'EDITORE?
Quando l'editore mi ha comunicato che avrebbe stampato 1500 copie della DEMOSTRACIÒ A TEOFIL, un'opera che, senza contare l'introduzione e le note, è scritta per metà in greco, la cifra mi è sembrata esagerata.
AVETE RICEVUTO QUALCHE RICONOSCIMENTO?
Il nostro lavoro era inizialmente rivolto a un pubblico accademico, ma con grande sorpresa, ha avuto una notevole ripercussione nel nostro Paese, tanto da vedersi assegnare, il premio CIUTAT DE BARCELONA 2009 alla traduzione “per la qualità della lingua, la bella corrispondenza con il testo originale, e il significativo apporto di questo libro alla bibliografia catalana”.
MA PERCHE' L'OPERA DI LUCA FU SMEMBRATA IN DUE PARTI?
Luca non ha mai pensato di scrivere un Vangelo né di narrare i “FATTI DEGLI APOSTOLI”, La necessità di disporre di un “tetramorfo”, un insieme di dell'opera di quattro Vangeli accettati dalla grande Chiesa per far fronte alla proliferazione di Vangeli delle sette più diverse che all'inizio del II secolo, fu la causa che portò allo smembramento dell'opera di Luca, al cui primo volume fu assegnato il genere “vangelo” e al secondo, strettamente collegato al primo, il genere “Fatti” o narrazione storica, mentre il genere che Luca aveva assegnato alla sua opera era quello di “una dimostrazione” consistente nel fornire informazioni affidabili quale risultato di un'esauriente ricerca in risposta alle questioni poste dal suo destinatario, l'”eccellentissimo Teofilo”, nome con cui Luca si rivolge a lui nel Prologo al primo volume e che torna nell'invocazione “O Teofilo” nel Prologo del secondo volume.
LE DOMANDE E I DUBBI DEI LETTORI.
A fine lettura, per una adeguata comprensione del testo del DIARIO DI TEOFILO di RIUS-CAMPS, IL LETTOREpuò incontrare qualche difficoltà ed ha bisogno di ricollocare episodi raccontati ed assimilare profili di persone appena abbozzati in un contesto storico e culturale diverso da quello che ha appreso e che esige quindi nuove chiavi di lettura. Mi spiego meglio. CARLO MOLARI, teologo raffinato e lettore aggiornatissimo, anche su tematiche bibliche, afferma che, in un suo articolo su ROCCA, l'immaginario biblico con cui memorizziamo le storie e le figure dei personaggi biblici raccontati, non viene fissato dalle interpretazioni degli esegeti, ma dalle categorie e linguaggi del teologo. In un certo senso queste assorbono e quasi sminuiscono il senso e la novità della investigazione del biblista. Quindi sorge il dubbio: anche lo studio della Scrittura è contagiato da questo conflitto di interessi? O l'investigazione biblica aggiornata deve avere le sue ricadute su un nuovo modo di considerare i testi biblici in modo particolare il VANGELO DI LUCA E GLI ATTI DEGLI APOSTOLI? E QUALI SONO O POTREBBEERO ESSERE LE RICADUTE SULLA CULTURA CATTOLICA, DI SULLA LITURGIA E SUL MODO DI CONCEPIRE LA VITA DELLE CHIESE LOCALI?
SE LUCA, NELLA NUOVA INVESTIGAZIONE BIBLICA DI RIUS-CAMPS VIENE CONSIDERATO NON PIU' COME IL “CARO MEDICO” DI CUI PARLA PAOLO IN ALCUNE SUE LETTERE, PAGANO, CONVERITOSI E ORIGINARIO DI ANTIOCHIA DI SIRIA, MA COME UN RABBINO, GIUDEO, DI LINGUA E FORMAZIONE ELLENISTICA, ORIGINARIO DI ANTIOCHIA DI PISIDIA, NON SI TRATTA DI UNA “PROVOCAZIONE STORICA” DA PARTE DELL'AUTORE, MA DI UN NUOVO MODO DI CONSIDERARE IL VANGELO DI LUCA E LA STESURA DEGLI ATTI DEGLI APOSTOLI, CHE NECESSITANO DI NUOVE CATEGORIE PER
UN'ADEGUATA COMPRENSIONE, CHE DA UNA PARTE NON CAMBI LA NATURA DEI FATTI E DALL'ALTRA NON BANALIZZI LA PROFONDITÀ DELL'INVESTIGAZIONE BIBLICA. Cosa si può dire? Lo storico deve esprimere la sua analisi storica sulla nascita e sviluppo delle primitive comunità cristiane; il teologo esprime le sue idee teologiche e l'iNvestigazione del biblista si vede riconosciuta solo come “ipotesi” o poco più Ma allora in che cosa consiste la novità? E' tutto come prima.
LA STESSA COSA SI DICA DELL”ECCELLENTISSIMO TEOFILO” DI CUI PARLA LUCA NEL PROLOGO AL SUO VANGELO E AI SUOI ATTI DEGLI APOSTOLI(“O TEOFILO”).
Se nella tradizione storica dei Vangeli, questo TEOFILO era considerato un personaggio illustre della comunità cristiana di ANTIOCHIA DI SIRIA; e nell'indagine investigativa di RIUS-CAMPS questo TEOFILO viene presentato come il terzo dei cinque figli del Sommo Sacerdote ANNA che ha ricoperto la carica di sommo sacerdote dal 37 al 41, e poi deposto da ERODE AGRIPPA, il contesto storico e culturale cambia molto ed esige nuove chiavi di lettura, altrimenti il lettore si perde. Specie in relazione alla nascita del movimento di nuovi gruppi e comunità cristiane che hanno caratterizzato il movimento di Cristo, e la diffusione e persecuzione che hanno subito nel tempo. E' giustificata questa riflessione o siamo di nuovo di fronte ad altri latenti conflitti di interesse tra ricercatori che hanno di fronte discipline diverse anche se lo scopo è comune? (CARLO CASTELLINI).



Venerdì 23 Settembre,2016 Ore: 17:45
 
 
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