Il racconto della condivisione dei pani e del pesci descritto nei diversi Vangeli  attrae intere generazioni, non è certo facile e scontato uscire dal fascino che colpisce e abbaglia i nostri occhi, ma non sempre riesce a sollecitare anche il cuore e i nostri stili di vita.

• “gli si avvicinarono i discepoli e gli dissero: il luogo è deserto ed è ormai tardi; manda via la folla perché vada nei villaggi e comprarsi da mangiare.” (Matteo 14, 15)
• “Non occorre che vadano; voi stessi date loro da mangiare”.

Mi piace, forzando un po’ il testo per sottolineare più incisivamente il messaggio: “diventate voi  stessi  il pane da mangiare per questa gente”, perché altrimenti, anche come Chiesa rischiamo di allinearci allo schiamazzo assai  frequente, minaccioso e assordante della nostra società, che di fronte ai Rom, ai mendicanti e ai clandestini sempre più spesso grida in un solo coro, per mandarli via, di sgomberarli  o spingerli  verso le città vicine.  Noi cristiani troppo spesso facciamo sentire solo un timido mormorio che ormai disturba nessuno.

“Potrai restare solo se rispetti le regole”, e per costoro c’è sempre una lista aggiornata di regole aggiunte dai “buoni”, da rispettare alla lettera..”altrimenti, te ne devi andare, arrangiati!” (operatori progetto Rom del comune Pisa)

Ma l’autentica condivisione,  forse non sta tanto nel gesto di distribuire il pane a chi ne è privo, che può nascondere a volte un senso di superiorità ,di eroicità o un puro dovere da compiere.  La piena condivisione sta nel sedersi  insieme alla stessa tavola della vita e diventare commensali, fratelli bisognosi di nutrirci reciprocamente dello stesso pane dell’amicizia, solo allora vedremo accadere il Regno e scendere su di noi la Benedizione di Dio, lo capiranno bene i discepoli diretti ad Emmaus, al momento di condividere il pasto con il viandante straniero.

Gesù mai ha mandato via qualcuno, così la Chiesa mai dovrebbe allontanare qualcuno dal suo cuore e dalla sua compassione di madre.

“Voi siete nel cuore della Chiesa”, è il messaggio di un Papa rivolto ai Rom, ma mai come oggi essi continuano ad essere mandati via, sgomberati e maltrattati.. vagando di “villaggio in villaggio” alla ricerca di un pane condiviso.

Don Agostino Rota Martir

Campo Rom di Coltano (PI)

30 Luglio 2011

Domenica 31 Luglio,2011 Ore: 12:45