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www.ildialogo.org La Verità nell'eresia?,di Mario Mariotti

La Verità nell'eresia?

di Mario Mariotti

Già tanti anni fa, cioè da quando avevo cominciato a capire qualcosa di più, mi ero, accorto che la visione del Signore come Salvatore non poteva reggere, non poteva stare in piedi. Lo sterminato dolore che accompagna e ferisce la storia umana stava e sta a dimostrano: Auschwitz, il dolore innocente, l'olocausto dei piccini della grande favela del Sud, il non-intervento nelle tante situazioni allucinanti che alcune, creature di Dio si trovano a vivere: tutto questo mi aveva insegnato che il Signore non si determina come salvatore, dato che sarebbe un salvatore che non salva, oppure salva solo alcuni, mentre lascia coloro che vivono la situazione di primi abbandonati al loro destino. Già tanti anni fa mi si era chiarito che Lui si era determinato, per quello che diceva e soprattutto per le scelte, i giudizi, i comportamenti che assumeva, come modello come paradigma seguendo il quale agli uomini si, apre la possibilità, della salvezza, cioè la possibilità di trasformare il mondo secondo giustizia, solidarietà, amore; di togliere sofferenza e portare il necessario e la gioia a tutte le creature, minime incluse.
Quando io espressi questa lettura di Gesù ad una rivista che mi, aveva chiesto degli articoli da pubblicare, essa me la bocciò subito, comunicandomi che io non avevo fatto altro che raccogliere, e fare mia, un'eresia che si era presentata nei primi secoli della storia della Chiesa e che era stata condannata in quanto tale, in quanto eresia. A me venne di pensare alla fortuna che mi era capitata a vivere nel 20° secolo: se mi fosse venuta questa idea qualche secolo La, il forno a microonde non me lo avrebbe risparmiato nessuno....
Tornando all'argomento, alla tesi che Gesù non sia salvatore, ma paradigma di salvezza, oggi in me si è chiarito benissimo il perché il Signore-paradigma, allora come oggi, veniva considerato un'eresia. Il Signore salvatore è l'uno che paga per tutti; è Colui che si lascia suicidare per interposta persona dai sacerdoti del Dio di Mosè in modo da costituire il capitale inestinguibile della grazia di Dio; è Colui che Ci offre la possibilità di venire perdonati dei peccati (del male) che noi facciamo ai danni del prossimo; di tornare, in amicizia con l'Altissimo di entrare nella vita eterna a contemplare il volto di Dio.
Il Signore paradigma è una musica del tutto diversa. Imitare il Modello per S.R.Chiesa e per coloro che ne facevano parte, avrebbe significato vivere i giudizi., le scelte, i comportamenti del Modello, racchiusi nei suoi messaggi, nella Parola che Lui aveva mandato, e soprattutto nella testimonianza offerta dalla Sua vita; è qui non ci sarebbe stato proprio niente da prendere, ma solo da dare, trasformando sé stessi in coloro che facevano propri i messaggi del Modello, e trasformavano la realtà in cui vivevano secondo loro.
Dio come padre e non Altissimo; il sabato per l'uomo; il potere come servizio; il rifiuto assoluto della violenza; la cultura del necessario; la dimensione laica di un Dio che si è umanizzato divinizzando l'umanità; l'uomo come mano del Modello per dargli resurrezione ed operatività nella terra dei viventi; la condanna della ricchezza in quanto bestemmia dello Spirito-Dio-Condivisione; la condanna della religione che separa la creatura dal Creatore e le nasconde la sua collocazione di corpo di Lui: tutto questo, non poteva essere digerito dalla Chiesa di quel tempo, che era un tutt'uno col potere e con mammona; e non viene digerito neppure oggi dato che lei continua a presentare Gesù come salvatore, non ci pensa affatto ad imitarlo, continua ad annunciare un Dio che perdona tutti, i ricchi, inclusa lei stessa, compresi; un Dio che farebbe dei miracoli; che vorrebbe essere pregato per concederli; un Dio che è stato adattato alle esigenze terrene di lei stessa, e che vivrebbe nella dimensione del "credere" e non in quella dello "spezzare il pane", del condividere con tutti il necessario a1ila vita.
Se ci pensiamo bene, la Chiesa, condannando la concezione del Signore-paradigma come eresia, ha condannato sé stessa a vivere nell'eresia fino ad oggi; e a continuare a farlo nonostante secoli e secoli di annuncio di quella Parola che avrebbe dovuto liberare lei stessa, e coloro che si affidano a lei, dalla visione di Dio-Altissimo per convertirla a quella di Dio-padre, di cui noi siamo figli come il Signore “se e quando” imitiamo il Modello amando, servendo, condividendo il necessario alla vita.
Il rifiuto di Gesù paradigma in quanto eresia, l'annuncio di Gesù-salvatore come Verità ci fa capire con chiarezza la negatività della religione, che, quando incontra la Verità, la giudica un'eresia.
E, d'altra parte il Signore è forse morto dal freddo? Lui, che testimoniava la verità perché era la Verità, venne condannato a morte dalla religione che Lo accusava proprio di bestemmiare! Questa realtà, che nessuno può contestare, come mai continua a non suscitare in noi dei grossi interrogativi?



Venerdì 25 Maggio,2018 Ore: 19:51
 
 
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