- Scrivi commento -- Leggi commenti ce ne sono (0)
Visite totali: (227) - Visite oggi : (1)
Questo giornale non ha scopo di lucro, si basa sul lavoro volontario e si sostiene con i contributi dei lettori Sostienici!
ISSN 2420-997X

Canali social "il dialogo"
Youtube
- WhatsAppTelegram
- Facebook - Sociale network - Twitter
Mappa Sito

www.ildialogo.org "Due assurdi con una loro logica".,di Mario Mariotti

"Due assurdi con una loro logica".

di Mario Mariotti

Se io dico che, per porsi alla sequela del Signore, per essere dei veri cristiani, e non solo far finta di esserlo, si porrebbe 'essere anche degli atei comunisti praticanti, e se dico che c'è stato bisogno di Dio per imparare che Dio non esiste, il primo enunciato è un'assurdità in apparenza, e il secondo è un'assurdità nella sostanza.
Per chi vive il cristianesimo in chiave religiosa, io sto bestemmiando nel primo caso, nel dire che il cristianesimo è compatibile o può anche coincidere col comunismo ateo; e per chi segue la logica aristotelica del principio di identità, io sto bestemmiando tale principio, e quindi cado nell'assurdo. Però...però, a ben pensarci, questi due enunciati sono più assurdi in apparenza che nella sostanza, e, se uno riflette, essi possono includere una loro logica.
Analizziamo il primo. Se è vera l'ipotesi che noi siamo corpus Domini, tralci della Vite, mani di Dio per costruire il legno, se la nostra collocazione strutturale è quella di essere il luogo e il tempo della possibile intercessione fra lo Spirito e la materia, fra Dio e il mondo, fra il Risorto e le creature nella terra dei viventi, allora possiamo anche considerarci atei, non aventi un Dio, in quanto noi stessi, anche senza saperlo, siamo in Lui, e Lui non ha un Dio perché è Dio lui stesso, proseguendo se Dio e Amore, e l'amore è, strutturalmente, Condivisione, chi incarna questo Spirito, amando e condividendo, vivendo del necessario e condividendo quanto eccede con chi manca, del necessario è, lui stesso, un compagno che vive la condivisione con e per amore, e che contribuisce, col proprio impegno culturale, politico e sindacale, a costruire nell'al di qua una società giusta, quell'utopia della Fratellanza universale che era inclusa nel progetto di Dio per l'uomo, e che ci è stata rammentata da S.C.Marx perché il cristianesimo storico l'aveva bestemmiata e la sta bestemmiando anche adesso.
Siccome saremo giudicati sulle opere, e non su quello che noi credevamo di credere, siccome saremo verificati sul nostro rapporto positivo o negativo versò l’affamato e l'assetato, il "credente" non serve, ma serve il "praticante", il praticante amore e condivisione; ed ecco che il comunista può anche essere ateo purché sia "praticante", e l’ateismo potrebbe anche assumere un'accezione positiva, in quanto omogeneo alla dimensione della "gratuità!' dell'amare.
Il credente che ama potrebbe farlo di amare perché è credente e si aspetta un premio per il proprio operato; l’ateo che ama è il perfetto tralcio della Vite, che ama gratuitamente, incondizionatamente, per compassione, come fa il Padre del figliuol prodigo, o il samaritano col disgraziato vittima dei briganti, o come coloro che avevano dato da mangiare e da bere al prossimo senza sapere che stavano servendo Dio presente in esso.
Ed ora passiamo al secondo enunciato, a quello che ha litigato con Aristotele perché sostiene che, a dirci che Dio non esiste, è stato proprio Dio stesso (non si sa come possa comunicare un soggetto che non esiste). Qui è necessaria una premessa. Da quando l'uomo è sceso dalla pianta ed ha assunto una posizione eretta, da quando è iniziata la civiltà umana, tutti i popoli, ad ogni latitudine ed in ogni epoca storica, hanno costruito i loro dei ed hanno formalizzato il proprio rapporto con loro dando esistenza alle varie religioni. Si vede che fa parte della naturalità umana il costruire ed il servire un proprio Dio, per riempire il mistero dell'esistenza di un senso e di un progetto, e rispondere alle proprie paure ed ai propri desideri. Purtroppo, però questa dimensione religiosa, che accompagna tutta la storia dell'umanità non è mai riuscita a contrastare ed a volte è stata essa stessa causa, di sterminati oceani di violenza, di ingiustizia, di crudeltà, di oppressione e di alienazione. L'uomo ha costruito Dio a propria immagine si è autocertificato immagine di Lui, ha attribuito alla Sua volontà quella che era la propria volontà, ha rapinato, violentata, torturato, arrostite e ucciso il proprio prossimo in perfetta letizia in nome di Dio e per Sua presunta volontà, casomai demonizzandolo come ateo o nemico di Dio stesso. Come uscire da questa situazione, da questa dimensione religiosa, da questo modo religioso di concepire Dio, che si è dimostrato funzionale o per lo meno complice di tutta l'ingiustizia e la violenza presenti nella nostra storia, che ha sempre considerato l'ateismo come il negativo dei negativi mentre a porre in atto le peggiori porcate sono sempre stati gli appartenenti alla razza dei "credenti", partendo dalle Crociate, passando per i genocidi dei popoli nativi delle Americhe, per i roghi degli eretici e delle "streghe', per i massacri di comunisti e sindacalisti del secolo scorso per arrivare al sostegno a quel cancro del capitalismo che sta massacrando, silenziosamente e legalmente tutti i fuori-mercato del Pianeta?
Probabilmente la risposta a questa domanda è stata Gesù, Dio e uomo al tempo stesso, che era venuto proprio per estinguere le divisioni divino-umano, sacro-profano, religione laicità; per sacralizzare l’umanità e per rivelarci, la nostra collocazione potenziale di mani dell'amore di Dio per noi. Caratterizzando Dio come Padre suo e nostro, attribuendogli la sostanza di Amore incondizionato per le proprie creature, per tutte le proprie creature, facendo capire che chi fa la volontà del Padre, e cioè chi ama e condivide, è figlio, come Lui stesso, del Padre, e che noi siamo le mani dell'amore di Dio per noi, Dio in Gesù ci sta dicendo che il Dio religioso nell'alto dei cieli non esiste, che l'incarnazione si gioca tutta nella laicità, nel rapporto positivo con l'affamato e l’assetato, rapporto che include, tutte le creature senzienti, anche le minime esposte ai dolore e assetate di amore proprio come noi.
A dirci che Dio nell'alto dei cieli, non esiste perché ha la propria dimora nel profondo di noi stessi, che non è l'uomo ad avere bisogno di Dio, ma che è Lui ad avere bisogno di noi, perché noi siamo l'interconnessione Spirito-materia che Gli permette di portare amore e condivisione e quindi Vita, nel mondo, è Dio stesso in Gesù, che si determina come paradigma di laicità etica e solidale, che in sé stesso sacralizza l'uomo e laicizza Dio, che denuncia la religione quale negativo che divide, e propone quell'imperativo etico del fare agli altri ciò che noi vorremmo ricevere da loro che rivela la presenza di Dio in noi, e che è l'unico in grado dì unificare in una sola famiglia tutto il genere umano.
Per questo si può rivelare non assurdo l'enunciato che c'è stato bisogno di Dio perché imparassimo che Dio non esiste. A non esistere è il Dio, religioso creato da noi, e ad esistere è lo Spirito, o i Valori, di cui noi siamo corpo potenziale e che facciamo esistere e rendiamo operativi nel momento in cui, amiamo e condividiamo, e quindi serviamo la Vita, in modo gratuito, senza sé e senza ma, semplicemente perché ci apriamo alla compassione e facciamo quello che vorremmo ricevere.
Purtroppo, però, Gesù non è stato recepito come messaggio e progetto della necessità, del superamento della religione per approdare alla laicità etica indispensabile per trasformare il mondo secondo Dio.
Gesù, venuto per liberarci dalla religione, è stato assassinato dalla religione e trasformato in religione Lui stesso; e fino ad oggi quanto ho scritto fino a qui è considerato assurdo quasi da tutti, e viene contraddetto da tutta la storia umana che, in ogni tempo e luogo, ha costruito e servito il proprio Dio.
Io ho fatto delle ipotesi assurde, e le religioni continuano a prosperare, anche perché si sono messe d'accordo con mammona, il vero dio del capitalismo, del mercato e della competizione.
Tuttavia continuano a prosperare in triste compagnia: violenze, guerre, ingiustizie blasfeme, contaminazione degli spiriti, piccini che devono morire di fame e di stenti in un mondo di "credenti", benedetti da Dio e da Sua Santità...
Non saranno queste, e non le mie, le vere assurdità?



Sabato 03 Febbraio,2018 Ore: 21:09
 
 
Ti piace l'articolo? Allora Sostienici!
Questo giornale non ha scopo di lucro, si basa sul lavoro volontario e si sostiene con i contributi dei lettori

Print Friendly and PDFPrintPrint Friendly and PDFPDF -- Segnala amico -- Salva sul tuo PC
Scrivi commento -- Leggi commenti (0) -- Condividi sul tuo sito
Segnala su: Digg - Facebook - StumbleUpon - del.icio.us - Reddit - Google
Tweet
Indice completo articoli sezione:
La parola ci interpella

Canali social "il dialogo"
Youtube
- WhatsAppTelegram
- Facebook - Sociale network - Twitter
Mappa Sito


Ove non diversamente specificato, i materiali contenuti in questo sito sono liberamente riproducibili per uso personale, con l’obbligo di citare la fonte (www.ildialogo.org), non stravolgerne il significato e non utilizzarli a scopo di lucro.
Gli abusi saranno perseguiti a norma di legge.
Per tutte le NOTE LEGALI clicca qui
Questo sito fa uso dei cookie soltanto
per facilitare la navigazione.
Vedi
Info