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www.ildialogo.org Il sacro per nascondere la Verità,di Mario Mariotti

Il sacro per nascondere la Verità

di Mario Mariotti

Ogni autorità viene dall'alto, e i sacramenti mantengono la loro efficacia anche se il sacerdote che li impartisce è indegno: questi i due capolavori partoriti da quei Sant’Agostino che è fra coloro che più hanno influito sulla caratterizzazione del cristianesimo storico. E siccome non c'è due senza tre, ecco il dogma del peccato originale, del quale tutti in perpetuo devono pagare le conseguenze e che può essere rimosso solo dal battesimo; il quale, a sua volta, o la sola porta offerta da Dio per salvare le sue creature dalla dannazione eterna.
Nessuna salvezza fuori dalla Chiesa. Se poi noi aggiungiamo a questo la concezione del corpo, della sessualità, quali fonti di peccato, e la teoria dell'Uno che paga per tutti, lasciandosi assassinare per dare gioia al Padre e farlo riconciliare con le proprie creature, (penso a S.Paolo), il castello religioso e quasi perfetto, e l'impuffamento (alienazione) plurisecolare delle pecorelle fedeli e credenti quasi irreversibile.
Alla ricetta si possono aggiungere la sacralizzazione di tutto ciò che ha attinenza con l'esperienza di Nostro Signore, di Sua Madre, degli Apostoli e dei vari Santi, che vengono proposti quali esempi di fede e di carità; l’amplificazione del pericolo dell’inferno che ci aspetta se noi non siamo stati umili, ubbidienti e rassegnati, la necessità ineludibile della preghiera nei termini definiti dalla casta sacerdotale; la realtà dell'esistenza del miracolo che finisce col nutrire la speranza perpetua per un evento che, anche qualora si verificasse, non farebbe altro che esporre il Padreterno all'accusa di ingiustizia. In questo modo si può dire che si è raggiunto il top dell’alienazione, e si sono date radici inestirpabili alla lettura religiosa di Dio ed al potere spirituale, politico ed economico di S.R.Chiesa.
Ora tutti questi meccanismi, che si sono consolidati nei secoli ed hanno lavorato per insabbiare il progetto da. Dio dell'Incarnazione, c'è soprattutto quello della sacralizzazione dell'esperienza esistenziale del Signore, di sua Madre, degli Apostoli e Santi, in modo che sfugga la loro dimensione laica e rimanga solo quella divina. Allontanate, inoltre, le creature dal Creatore, posta divisione fra loro, diventa indispensabile la casta sacerdotale, la quale viene accreditata di conoscere Dio molto più di quanto Lui conosca Sé stesso e 1a cui mediazione appare fondamentale ed indispensabile per accedere alla vita eterna.
Partiamo dal Natale, il Bambino non solo non viene presentato come il futuro Paradigma e come miracolo laico di ogni nascita di bambino, ma viene subito sacralizzato come Salvatore, e inoltre anche come Eterno Sacerdote e come re, che riceve l'omaggio anche aureo dei tre re Magi, che, naturalmente, avevano capito tutto.
Arriviamo alla Pasqua. L'assassinio del Signore da parte dei sacerdoti del Dio di Mosè viene transustanziato in un suicidio assistito, in modo da permettere all'Uno di pagare per i peccati di tutti, inoltre la stessa Resurrezione viene raccontata come il miracolo dei miracoli e non come un evento che, per acquisire senso e ripetersi ha bisogno di chi incarna. Amore e Condivisione nel qui ed ora della propria esperienza esistenziale, cioè di noi, mani potenziali di Lui e del Suo amore per noi.
Passiamo a Maria, la madre di Gesù. Le vengono appioppati i privilegi dell'immacolata concezione, libera dal peccato originale, l'intervento dello Spirito Santo nel concepimento del Signore, la sua assunzione in cielo in anima e corpo tutti privilegi che starebbero a dimostrare la parzialità dell'amore di Dio in rapporto alle proprie creature.
A lei viene attribuito il Magnificat, nel quale essa si compiace del trattamento privilegiato nei suoi confronti da parte di Dio; ed inoltre attribuirebbe a Lui quell'intervento a danno dei ricchi e a favore dei poveri che nessuno fino ad oggi, è mai riuscito a vedere.
Per me, questa Maria la vera Maria non l'ha neppure sentita tossirei lei è stata travisata in paradigma di preghiera e mediazione di grazie e miracoli, mentre il suo fondamentale specifico: “Dio ha bisogno del1'uomo per incarnarsi e, servire le proprie creature” fino ad oggi è stato o ignorato insabbiato nella nebbia dell’alienazione religiosa.
Non mi metto neppure a raccontare la varietà dei miracoli che vengono attribuiti ai Santi, perché sono in uno stato d'animo che, è allergico alle barzellette. I fedeli-credenti che li bevono non si sa se meritino più compatimento o più compassione il Dio che ne esce e tanto fantasioso quanto assurdo e meschino.
Dato che l'uomo e naturalmente religioso, probabilmente la sacralizzazione e un fenomeno colposo più che colpevole, o meglio, colposo in rapporto alle pecore credenti, più colpevole in rapporto ai pastori, che avrebbero da secoli l'opportunità di approfondire il Vangelo.
Il laico Gesù, venuto per divinizzare la laicità e laicizzare la divinità, resta il Grande Sconosciuto; il messaggio dell'Incarnazione resta sepolto nelle ragnatele della fenomenologia religiosa, l'uomo, che avrebbe sempre più bisogno di Verità, continua recidivo a credere alle favole che lo deresponsabilizzano, ed a sperare che succeda quello che non può succedere se non e lui stesso a cambiare; il mondo resta l'inferno che e con l'ossigeno della compassione sempre più rarefatto, contaminato, in agonia, soffocato dalla globalizzazione di mammona.



Domenica 31 Dicembre,2017 Ore: 15:46
 
 
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