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www.ildialogo.org Il vero costruito sul falso,di Mario Mariotti

Il vero costruito sul falso

di Mario Mariotti

Quando uno nasce l’archivio della sua testa è vuoto. Man mano che lui cresce, gli input dei genitori e delle altre persone con cui viene in contatto, le proprie esperienze, i messaggi delle varie agenzie educative e ed i messaggi dell’informazione, oggi soprattutto televisiva, entrano in lui, ne plasmano la personalità, gli forniscono i criteri per giudicare, scegliere e comportarsi. La formazione di una personalità positiva è però un’operazione molto complessa, perché gli input sono spesso contraddittori, e tante volte alienanti. Soprattutto nei primi anni la persona è portata a credere che quello che le viene detto corrisponda a verità, ed è su questa base che lei costruisce sé stessa. Le sue convinzioni si fondano su questa fiducia, e lei pensa che i propri criteri di giudicare e di scegliere abbiano una base oggettiva. Soprattutto quando la persona è in formazione, ed i primi anni di vita sono determinanti, si mettono in memoria e si interiorizzano delle convinzioni, basate sulle esperienze avute e sui messaggi ricevuti, che possono condizionare noi stessi per tutta la vita. Perché io, più sopra, dicevo che la formazione della persona positiva è molto complessa? Perché la fiducia nel prossimo ci viene dall’esperienza di una prassi d’amore vissuta in famiglia, e se in famiglia c’è del negativo, la fiducia viene compromessa. Poi si entra sotto l’influenza delle varie agenzie educative, ed esse, tante volte, di educative hanno solo l’aggettivo.
La scuola ha il compito di socializzare e di trasmettere conoscenze, ma qui anche la qualità dell’insegnante è determinante, e spesso questa qualità lascia a desiderare. Lo scolaro sente i valori che muovono l’educatore, e sente anche se non ci sono. Poi c'è la catechesi di S.R.Chiesa, ma anche qui c'è qualcosa che tocca: il Vangelo viene presentato come religione mentre esso, religione non lo è. Esso si potrebbe prestare ad un progetto di educazione civica, ma l'insegnante, in genere non ne approfitta e l'esperienza si risolve nell'apprendimento a memoria di formule che si rivelano come puri suoni nelle orecchie dei catechizzati. Poi l’educando si incontra con la politica, ed essa si determina con degli esempi talmente edificanti, da venir associata a qualcosa di sporco col quale non e bene contaminarsi.
Infine, per coronare il tutto, cioè la formazione del bipede onesto e democratico, c'è il negativo dei negativi, cioè, l’informazione televisiva, che riesce a bruciare le eccezionali potenzialità di cambiamento positivo delle realtà che offrono le nuove generazioni, omogenizzandole al nostro tipo di cultura alienata e violenta, i cui frutti ci vengono fatti conoscere ogni giorno dalla TV, e a volte ci coinvolgono in prima persona. Che anche l’informazione sia determinante per alienare il prossimo, e spingerlo a scelte e comportamenti e giudizi funzionali al potere costituito, è un dato di fatto. La persona, infatti, riceve l’input, il messaggio ci riflette sopra, lo confronta con quello che lei pensa sia oggettivo, vero, e poi adotta le scelte e i comportamenti conseguenti. Se l’input è falso, è costruito, è manipolato, le scelte di colui che lo ritiene vero risultano strutturalmente negative, e questa è la condizione della stragrande maggioranza delle persone del nostro Paese, e ho paura di tutto il Pianeta.
Ecco qualche esempio esplicativo: Secondo la verità della nostra informazione, Israele è un Paese democratico sotto assedio del terrorismo palestinese. La verità oggettiva invece, è che quel Paese sta occupando territori conquistati con la guerra del 67, e sta opprimendo, angariando, umiliando e rapinando gli abitanti di quei luoghi, i Palestinesi, da quella data sebbene l'ONU abbia varie volte
deliberato che Israele si deve ritirare in vista della formazione di due Stati per due popoli. Se poi per terrorismo intendiamo colpire civili innocenti, solo nell'ultima operazione nella Striscia di Gaza dagli Israeliani sono stati massacrati più di 2000 civili, inclusi 600 bambini, ai quali e difficile appioppare la qualifica di terroristi. L'opinione pubblica però viene condizionata formata dall’informazione televisiva in modo tale che Israele appare la vittima ed i Palestinesi dei delinquenti terroristi.
E come chiamare gli USA e l’Inghilterra, con le centinaia di migliaia di vittime civili massacrate nelle due guerre del Golfo per le quali: Bush e Blair si sono degnati di chiedere scusa, dato che i cattivi sono i terroristi, e i buoni coloro che li hanno generati?
E come mai la maledizione di papa Francesco per coloro che decidono e fanno la guerra, e per i mercanti di armi, viene trasformata in maledizione dei terroristi, il che è implicito e scontato, mentre vengono sottaciuti coloro che fanno la guerra e coloro che vendono gli strumenti di morte,
E chi rammenta il fatto che la nostra superiore civiltà, che il nostro superiore modo di vivere, ci vedono collocati in quel 20% che mangia l’80% delle risorse del pianeta?
E chi rammenta che il nostro benessere è anche il frutto di una plurisecolare rapina operata dal colonialismo ieri, ed oggi dalle multinazionali? Non è forse, l'ingiustizia, la prima delle violenze?
A questo punto bisogna incominciare a chiederci come ci si può salvare da questo condizionamento negativo, che, travisando la realtà, finisce col renderci omogenei alla trinità maligna.
Per prima cosa dovremmo entrare nella consapevolezza che quello che raccontano è manipolato; per seconda cosa dovremmo riflettere sul fatto che l’informazione viene sempre raccontata con gli occhi dei ricchi, di gente che ha già mangiato e bevuto, e quindi se la prende con calma, per terza cosa dovremmo fidarci alla controinformazione, che esiste e va solo cercata, per quarta cosa dovremmo confrontare i messaggi con la logica: il rapporto vittime israeliane-palestinesi e di uno a dieci quando va bene, chi sarà, il terrorista?
Ultima cosa, ma la più determinate di tutte: dovremmo scegliere di leggere la realtà con gli occhi degli ultimi, degli scarti, aprirci alla compassione, alla resistenza, alla condivisione, cioè vivere valori alternativi al cancro maledetto del Beati i ricchi.
Soprattutto quest’ultima cosa risulta essere difficile, e allora viene rifiutata, e allora uno si adatta a bere l'informazione del signor padrone; e i cattivi diventano buoni, e i buoni cattivi, e i cattivi fanno diventare cattivi i buoni, così i buoni diventano loro…
Come andrà a finire?



Sabato 23 Dicembre,2017 Ore: 18:10
 
 
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