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www.ildialogo.org Musica per le mie orecchie,di Mario Mariotti

Musica per le mie orecchie

di Mario Mariotti

Bravissimi il Premio Nobel iraniano ed Enzo Bianchi a Pane quotidiano di RAI 3 del 16-5 L'avete detto, l'ho sentito con le mie orecchie: “Bisogna liberare Dio dalle religioni”. Questa è una benedizione per il lavoro che io sto facendo da circa 40 anni, e siccome è altrettanto tempo che io vengo censurato e zittito per questo mio impegno pedagogico volto a demolire la lettura religiosa di Dio e a proporre quella della Incarnazione, quando mi trovo davanti al precedente enunciato è come se arrivasse una boccata d'ossigeno a confermare che la mia ricerca sta andando nella direzione giusta.
É vero, è necessario, è fondamentale cercare di liberare Dio dalle religioni, cercare di far superare la lettura religiosa di Lui. Le religioni infatti, vengono strumentalizzate per usare violenza; per moltiplicare col fondamentalismo la violenza stessa, per dividere il genere umano e distoglierlo dal considerare se stesso tutta una grande famiglia, con gli stessi doveri e gli stessi diritti, per instillare nel profondo la paura del castigo e dell'inferno se uno non ubbidisce; per portare sofferenza aggiuntiva al male che ci capita attribuendolo alla volontà di Dio, per sacralizzare da quando uomo e uomo il potere degli uni sugli altri, per accumulare ricchezza, prestigio, potere; oggi per sacralizzare la trinità maligna del capitalismo, del mercato e della competizione, il pensiero unico neoliberista.
Se noi consideriamo che gli USA pensano di sé stessi di essere strumenti della volontà di Dio, di averLo come alleato, di essere stati investiti da Lui della missione di fare il mondo a loro immagine, paladini dell'etica del profitto ed esportatori della democrazia del dollaro, ecco che troviamo in loro la sintesi del negativo delle religioni stesse.
Esse trasformano la necessita dell'impegno personale per la giustizia nella necessità della preghiera, e fanno rivolgere al cielo quegli occhi che dovrebbero fissare bene la terra. Sono strumento di alienazione, di deresponsabilizzazione, di conservazione di un esistente che è saturo di ingiustizia, violenza, sofferenza, contaminazione ed umiliazione dei piccoli e degli ultimi.
Esse vengono considerate dalla quasi totalità del genere umano, delle ricette per risolvere i problemi, mentre il loro specifico, purtroppo è quello o di crearli, o di essere colluse con chi li crea.
Dio invece è laico, non è l'Altissimo delle religioni, ma un Padre come ci ha detto il laico Gesù, il Suo amore per noi, Sue creature, Lo rende nostro ostaggio; quando noi facciamo del bene, amiamo, condividiamo, lavoriamo per il bene comune, noi siamo le mani del Bene, cioè Sue mani, cioè siamo il Bene che sta costruendo un mondo d’amore.
Liberare Dio dalla religione significa perciò liberarlo dal nostro concetto religioso di Lui, che si formalizza in Altissimo, per entrare in quello che Lo concepisce come Padre, padre di Gesù ed anche nostro quando noi ci determiniamo secondo amore e condivisione. Significa prelevarLo dall'alto dei cieli e farLo vivere nel creato, nella terra dei viventi.
Significa persino di farLo esistere se non c'è; significa dargli vita, esistenza, resurrezione, operatività, per riempire il mondo di Lui, che è libertà, uguaglianza fraternità solidarietà, giustizia e pace. Significa, infine, liberarLo dai ricchi, la cui avidità e riuscita ad impadronirsi anche di Lui, ed a metterLo al loro servizio, e dai preti.



Sabato 11 Novembre,2017 Ore: 14:24
 
 
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