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www.ildialogo.org "Tu sei Pietro”,di Mario Mariotti

"Tu sei Pietro”

di Mario Mariotti

Di tutti gli enunciati che sono stati messi in bocca al Signore nei Vangeli, e che per me non vengono da Lui, il più alienante e micidiale è quello: "TU sei Pietro, e su questa pietra fonderò la mia Chiesa... A te darò le chiavi del Regno dei Cieli...”
Su di esso si è fondato il potere della gerarchia del cristianesimo storico esso è stato la porta per la trasformazione del Signore in religione e per il futuro esercizio di tutte le porcate che il cristianesimo reale ha posto in essere attraverso i secoli. Questo enunciato cercherò di demolirlo in termini evangelici, perché il farlo, di demolirlo, in termini laici, sarebbe troppo facile.
La Chiesa si autoqualifica come Dio in terra; il destino ultimo delle persone dipende da lei; Dio è alle sue dipendenze; i meriti dell'Agnello che si è suicidato per noi sono stati messi in pillole definite "sacramenti"; chi ce l'ha con lei Chiesa ce l'ha con Dio: tutto questo può sembrare la costruzione di una bellissima favola, ma essa non è stata recepita come tale: per secoli tanta parte dell'umanità ha creduto in lei, e gli effetti sono stati tragici; e oggi ci sono ancora miliardi di persone che non si sono accorte che essa è una favola.
La demolizione in termini evangelici, poi sarebbe un gioco da ragazzi per tutti i teologi che hanno competenza e dimestichezza con la Parola stessa, e loro potrebbero estrapolare tanti enunciati che contraddicono il "Tu sei Pietro"... Non lo fanno perché restano impigliati in quella ragnatela che è costituita dal prendere il Vangelo come un Assoluto, e non come il prodotto delle riflessioni delle prime comunità cristiane, basate sul racconto di testimoni indiretti e inoltre dal considerarlo non sottoposto al principio logico di identità.
Io che sono un teologo atipico perché ho frequentato solo la scuola degli ultimi, delle vittime del dolore innocente e di quello provocato dalla alienazione (egoismo) del prossimo, non faccio l'elenco di tutti i versetti che sarebbero le pezze d'appoggio della mia traduzione della Parola. Mi bastano la rivelazione che Dio ci è padre; il "Prega chi fa la volontà del Padre","Chi fa la volontà del Padre mi è padre, madre, fratello e sorella", "Il figlio è venuto non per essere servito, ma per servire". Questi enunciati sono presenti, vanno inquadrati nella logica, fanno capire che tutta la Parola va presa in Spirito e non alla lettera. Secondo tale "lettera" il Signore avrebbe fondato la sua Chiesa su Pietro perche lui sarebbe stato il primo a "riconoscerlo" come il Figlio del Dio vivente, e a credere in Lui. Fra l’altro, qul il Dio vivente ne uscirebbe male, perché avrebbe rivelato la cosa solo a Pietro, e non agli altri, per cui andrebbe a farsi benedire il Suo primo attributo, quello della giustizia nel Suo rapporto con i suoi figli.
Questo evento, poi e però, ha sotteso un difetto di fondo quello di rifarsi al verbo "credere", mentre la presenza e l'essenza del Signore e rivelata ed operativa non dal "credere", ma dallo "spezzare il pane", dal "condividere. Per me, quindi è impossibile che il Signore abbia detto quello che gli hanno fatto dire, cioè "Tu sei Pietro..."
Il "credere" rimanda all'Altissimo, da adorare, ringraziare, placare e pregare; lo "Spezzare il pane", il condividere il necessario alla vita, rimanda al Padre di cui noi siamo mani, di cui siamo corpo per ospitarlo e permettergli di far arrivare a noi il Suo amore per noi,
Il Signore ci dice che Dio è padre, padre Suo ed anche nostro se e quando amiamo e condividiamo; ci dice che, quando facciamo questo, Lo stiamo generando ed incarnando nel mondo; che noi siamo Suoi genitori e fratelli; che siamo Dio che si connette e interagisce nella concretezza storica per fare, del mondo, il Regno dell’amore tutto compiuto in tutti. Sottesa al verbo "credere" c’è l'Istituzione, c'è la gerarchia, c'è il business del "sacro" che frutta benessere, prestigio e potere, c'è quel cristianesimo storico-reale che arrivò a torturare e arrostire il prossimo in nome di Dio, ad ammazzarlo come volontà di Dio, a mantenerlo rincoglionito come una pecora umile, ubbidiente e rassegnata spaventandolo con l'inferno e illudendolo con le beatitudini dell'al di là, e facendo ingrassare i ricchi ed i potenti nell'al di qua.
Io non so chi abbia cacciato nel Vangelo il "Tu sei Pietro" e gli auguro solo che l'al di là non, esista, altrimenti, per, lui, altroché stridore di denti... Quando io mi lascio andare a fare discorsi di questo tipo, tutti coloro che hanno un'accezione religiosa di Dio pensano che io stia bestemmiando; che io odi la Chiesa; che io non sappia vedere tutto il bene che lei ha fatto durante i secoli e oggi in tempo reale. Io penso che non sia così, e che la mia indignazione per lo scandalo del cristianesimo reale sia solo un atomo tagliato in mezzo di quella che sta vivendo il Signore, da quando e stato assassinato e dopo strumentalizzato e tradotto in quello da cui Lui ci voleva liberare, cioè nella visione religiosa di Dio, che rifiuta Dio come Padre e continua a concepirlo come l'Altissimo, permettendo in questo modo alla casta sacerdotale di mediare il rapporto fra la creatura ed il Creatore, e di trarre da tale rapporto tutto quello che ha attinenza con mammona...
Non c'è niente da fare le porcate storiche di S.R.Chiesa mi danno scandalo, come mi da scandalo la traduzione del laico Gesù in sommo sacerdote della Nuova Alleanza. Lui è venuto per sputanare il "sacro" e per Sacralizzare la laicità, dimensione che connota la vera Chiesa secondo Dio il popolo di coloro che spezzano il pane, che condividono il necessario per vivere con ogni vivente, che saranno giudicati sul rapporto positivo che essi hanno avuto con l'affamato e l'assetato.
Finché S.R.Chiesa non abbandonerà l'Altissimo e si affiderà al Padre, che è laico ed ha bisogno di noi per esistere e far arrivare a noi il Suo amore per noi, sarà un fattore di alienazione che contribuisce al negativo della nostra realtà storica, ed allontana il progetto del Regno, il nostro mondo secondo Dio.
Se io non riesco a sopportare il pensiero sull'ipocrisia della Chiesa che aveva orrore del sangue e quindi faceva arrostire coloro che non si allineavano a lei, come se la starà passando Nostro Signore davanti ai Concordati della "sua" Chiesa con Benito ed Adolfo, e con la sua paresi alle corde vocali quando sì tratta di stramaledire la ricchezza, il mercato, la competizione?
Altroché "Tu sei Pietro" le porte dell'inferno non prevarranno solo perché ci siamo già dentro, all'inferno, e c'è solo da sperare che la gente cominci a rendersene conto... Papa Francesco, in questo, sta dando una mano; ma la sua casa e piena di sordi, e la pluralità presunta dei tanti modi di vivere il Vangelo depotenzia tragicamente la sua profezia.



Domenica 22 Ottobre,2017 Ore: 19:46
 
 
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