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www.ildialogo.org Le radici cristiane e le mine-giocattolo,a cura di Mario Mariotti

Le radici cristiane e le mine-giocattolo

a cura di Mario Mariotti

Chi non ha la sensibilità di capire che noi siamo posti nel Maligno, il quale è costituito da questo nostro schifosissimo mondo che, col suo capitalismo, mercato e competizione, è riuscito a soffocare e ad estinguere la compassione, radice a sua volta dell'amare e condividere, per cui c'è l'assenza e il rifiuto di Dio, e quindi siamo già all'inferno senza che ce ne rendiamo conto, costui non capisce neppure perché io metto in discussione il progetto dello sviluppo inclusivo. Io non faccio altro che mettere a fuoco i rischi di tale progetto. In questi due termini, infatti vedo dell'ambiguità, e mi sembra necessario segnalarla, per porvi rimedio e orientare l'impegno nella giusta direzione.
Il termine sviluppo, se non si definisce quello che si deve sviluppare, che non e la crescita del PIL, ma quella dell'egualitarismo, della giustizia sociale, della solidarietà, e lo stesso progetto che ci sta portando alle differenze blasfeme fra i primi e gli ultimi, ed al collasso ecologico del Pianeta, sempre più povero di ossigeno e ricco di prodotto azotato. Il termine inclusivo ha a sua volta incluso il rischio di integrare i nuovi arrivati in un sistema che strutturalmente genera degli scarti, e quindi produce degli esclusi, che sono i non-competitivi, i fuori-mercato, i bipedi appartenenti alla razza inferiore dei poveri, e anche questo non va. Io sento molte questo problema, perché sono più di 40 anni che sto mettendo in discussione e stramaledicendo il nostro sistema, e l'inclusione a lui mi sembra una bestemmia.
Vogliamo allora prenderci il disturbo di aprire gli occhi sul tipo di cultura, economia e società nel quale noi vorremmo includere i nuovi arrivati? Faccio un piccolo esempio in rapporto alla giustizia, problema molto meno rilevante di quello dell'informazione, ma abbastanza indicativo. Se uno qui oggi ruba una mela, o un pollo, o dimentica di pagare una multa, rischia di finire in galera più lui di quanto rischino i corruttori e gli evasori fiscali di milioni di euro. Il primo rischia di andarci, i secondi è sicuro che non ci andranno. Però i milioni sottratti da loro alla fiscalità generale hanno come conseguenza meno dottori ed infermieri negli ospedali, lunghissime attese per le visite specialistiche e gli esami di laboratorio, meno insegnanti nelle scuole, meno vigili a sorvegliare le strade, meno risorse per la ricerca, meno investimenti in opere pubbliche per creare lavoro.
L'evasione in rapporto alla sanità, inoltre, arriva ad avere come conseguenza anche la morte di coloro che non hanno avuto sufficiente e tempestiva assistenza. Senza poi contare il fatto che i precedenti milioni sottratti finiscono in quei paradisi fiscali le cui banche supportano le transazioni fra chi vende e chi compra le armi che alimentano i conflitti sparsi sul Pianeta, per cui va a finire che l'Occidente ricco e cristiano prima crea le condizioni del conflitto praticando l'ingiustizia, e poi arriva a vendere le armi anche a coloro che le useranno, o sul campo o col terrorismo, contro lui stesso.
Bene, dopo tutto questo, e nonostante tutto questo, nella nostra beata cultura di battezzati e consacrati al sacro cuore di Gesù e devoti a Padre Pio gli evasori vengono considerati non dei ladri e dei criminali, ma dei furbi da invidiare e da imitare (tipico esempio Valentino Rossi ecc.). Ora io chiedo ai miei lettori se i miei dubbi sullo sviluppo inclusivo siano fondati o non lo siano.
A questo punto mi sembra opportuno anche chiarire un fondamentale, perché esistono sicuramente quei "beccamorti" che usano i miei dubbi per sostenere la non-inclusione, e chiudere la porta in faccia ai migranti e a tutti coloro che chiedono aiuto. Io non sto dicendo questo. Sto dicendo che mentre noi ci impegniamo ad aiutare coloro che oggi bussano alla nostra porta, ed io lo sto facendo da 40 anni a qui a casa loro, contemporaneamente dobbiamo impegnarci a denunciare i precedenti casini, che, se non verranno bloccati continueranno a produrre per l'eternità coloro che hanno bisogno di aiutò. E qui mi viene fatta un'altra considerazione: in altra occasione avevo scritto che Auschwitz era la prova della non-onnipotenza di Dio. Bene! Un'altra prova di tale non-onnipotenza è costituita dalla presenza, sulla Terra, delle varie religioni. Se Lui infatti fosse onnipotente, per prima cosa avrebbe indotto una paresi nelle corde vocali di tutti coloro che parlano di Lui a nome suo. In questo modo li avrebbe costretti a non bestemmiare e a non tradurlo nel modo blasfemo in cui Lo hanno tradotto e Lo traducono oggi in tempo reale. Perché io dico questo, che a molti può sembrare una bestemmia? Le spiego subito.
Ci può essere una bestemmia più bestemmia delle mine-giocattolo, piccoli pappagalli verdi di plastica sparsi per i campi ad aspettare che un bambino curioso li raccolga per giocare, rimanendo o cieco o storpio quando gli esplodono fra le mani?
Bene: nell'Europa dalle radici cristiane c'è l'Italia dalle arciradici cristiane, e in quest'ultimo Paese, a sua volta, c’è stata fino a pochi anni fa una fabbrica, la Valsella del Gruppo Fiat, che produceva anche le precedenti mine. E anche se questa fabbrica oggi ha chiuso, ci sono le altre che sfornano le bombe che l'Arabia Saudita usa contro la popolazione civile dello Yemen, e tutte quelle armi che il nostro pluriconsacrato Paese vende al prossimo, anche a Paesi in conflitto fra loro.
Non vi sembra, cari lettori, che questa blasfema realtà possa costituire la prova dell'alienazione delle religioni, della non-onnipotenza di Dio, della Sua infinita pazienza, dato che si vede usato dalla nostra e dalle varie religioni per sacralizzare tutte le porcate che il genere umano continua a porre in essere spacciandole per Sua volontà, o giustificate dal Suo permesso?
Purtroppo io devo scrivere usando questo tono paradossale per necessità devo soffocare l'indignazione e la ribellione che mi ribollono dentro. La compresenza delle radici cristiane e delle mine giocattolo, se solo penso a quello che il Signore ha detto contro coloro che scandalizzano i bambini, è una blasfemia che mi colpisce in modo tale da non trovare i termini per definirla.
Se un giorno riuscirò a digerire questo, che tutti sembrano accettare con indifferenza, vorrà dire che sarò già morto. E voi, cari lettori, come vi sentite'?
 



Venerdì 14 Luglio,2017 Ore: 18:21
 
 
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