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ISSN 2420-997X

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www.ildialogo.org IL NUOVO PARADIGMA ARCHEOLOGICO-BIBLICO,A CURA DI CARLO CASTELLINI

IL NUOVO PARADIGMA ARCHEOLOGICO-BIBLICO

CHE COS'È'? UN PO' DI STORIA E DI INFORMAZIONI, DI JOSE' MARIA VIGIL


A CURA DI CARLO CASTELLINI

CHI E' JOSE' MARIA VIGIL.
Laurea in Teologia sistematica; dottorato di ricerca dell'educazione; laurea in psicologia clinica; presbitero clarettiano spagnolo, naturalizzato nicaraguense; attuale coordinatore della Commissione Teologica dell'EAT-WOT (associazione ecumenica dei Teologi e Teologhe del Terzo Mondo).
PREMESSA
Ho posto alcune domande al prof. VITTORIO ROBIATI BENDAUD, (ebreo ortodosso, come lui ama definirsi), durante una sua relazione su tematiche di liberazione nell'Esodo, in ordine alla storicità di alcuni episodi biblici, in specie riferiti alla Storia dei Patriarchi, per avere alcune conferme o smentite.
La questione è stata posta nei seguenti termini: quale importanza hanno, per la nostra comune fede ebraica e cristiana, certi personaggi ed episodi che noi coninuiamo a credere realmente esistiti o accaduti, senza averne prova alcuna che ne dimostri la storicità o l'autenticità; è importante per le nostre fedi che questi fatti siano realmente accaduti e queste persone siano realmente esistite? Perchè ho la netta impressione che noi continuiano a credere nella loro storicità, ma poi persistiamo nel dare di essi una visione spirituale che non si fonda sulla storia. Per cui riflessioni, meditazioni, interpretazioni spirituali, commenti midrashici o anche interpretazioni delle sacre scritture in senso letterale: senza che di essi venga fornita una credibile esistenza storica.
Il prof. VITTORIO ROBIATI BENDAUD mi ha dato una risposta, ma non mi ha troppo convinto. Ma anche altri relatori biblisti non si scompongono più di tanto e restano arroccati su una interpretazione spirituale o midrashica del testo sacro. La sollecitudine ad un maggiore approfondimento mi è giunta anche dalla lettura del cap. 5, scritto da JOSE' MARIA VIGIL, che si propone di aprire i battenti ad un NUOVO PARADIGMA ARCHEOLOGICO-BIBLICO, con l'intento di rendere più facile e comprensibile l'accesso al testo sacro.
MA CHE COSA SIGNIFICA UN NUOVO PARADIGMA IN ARCHEOLOGIA?
R. In poche parole si può dire che si tratta semplicemente dell'evoluzione e maturazione di queste discipline scientifiche: l'archeologia e le scienze critiche del passato storico-biblico.
A CHE COSA CI RIFERIAMO PER ESSERE PIU' CHIARI?
R. Ci stiamo dunque riferendo alla nuova comprensione storico -archeologica della storia d'Israele, e della storia della nascita del cristianesimo, che comporta una radicale reimpostazione delle basi storiche sulle quali si possono considerare fondamentate sia le religioni abramitiche, sia la teologia cristiana, e sia l'identità ebraica o quella dello stato d'Israele.
PERCHE' USATE QUESTO METODO?
R. Facciamo così perchè ci sembra che la radicale reimpostazione della visione di queste basi storiche, meriti di essere considerata come uno in più dei vari “nuovi paradigmi” che influenzano il pensiero umano nell'attualità.
COME CONCEPIRE LA NUOVA ARCHEOLOGIA OGGI?
R. Essa ci presenta una nuova informazione che contraddice quella su cui si sostenevano diverse credenze religiose, etniche, culturali, identitarie.
PER IL PRIMO ASPETTO QUELLO RELIGIOSO?
R. Per quanto si riferisce alla religione, questa situazione si potrà chiaramente interpretare come un nuovo episodio del conflitto tra scienza e fede.
COME VA PENSATA L'ARCHEOLOGIA BIBLICA DI IERI?
R. L'archeologia biblica classica faceva da sostegno alle credenze religiose ebraico-cristiane, considerandole fondate su motivazioni storiche.
E LA NUOVA ARCHEOLOGIA LAICA E INDIPENDENTE?
R. Si tratta di una nuova generazione di archeologi, con una archeologia basata su un nuovo paradigma, che ci offre una nuova informazione che sfida frontalmente la storicità delle nostre credenze fondamentali. Questa sfida costituisce l'oggetto e l'interesse di questo nuovo paradigma.
L'ARCHEOLOGIA BIBLICA CHE COSA SI PROPONEVA?
R. Fin dai suoi inizi si proponeva di recuperare la fiducia nei confrontio del testo biblico, bistrattato dal razionalismo critico della esegesi tedesca. Una finalità dunque, interessata, apologetica, a servizio della fede e della Bibbia.
MA CHE PERSONE ERANO QUESTI ARCHEOLOGI?
R. La maggior parte delle figure dell'archeologia biblica sono state pastori, sacerdoti, teologi, profesori di università d'ispirazione religiosa, che attendevano al loro lavoro archeologico come a un prolungamento della loro personale testimonianza religiosa e apostolica.
IN FONDO COSA VOLEVANO DIMOSTRARE?
R. Volevano dimostrare scientificamente la verità storica di ciò che la Bibbia racconta. Simbolicamente si è soliti dire che l'archeologia biblica si faceva “con la picozza in una mano e la Bibbia nell'altra”. Chi guidava i lavori di scavo era la Bibbia non il terreno, né un interesse propriamente scientifico”.
MA QUESTO METODO ANDO' IN CRISI. PERCHE'?
R. Nella seconda metà del secolo XX inizia un malessere in questa archeologia biblica. Se è davvero scientifica l'acheologia non può essere “biblica” non può essere retta da criteri religiosi non scientifici.
QUANDO SI AFFERMO' LA NUOVA ARCHEOLOGIA?
R. Verso gli anni '70 si incomincia a parlare di “nuova aarcheologia”, nella misura in cui si implementano per la prima volta metodi stratigrafici tridimensionali e si rende effettiva la citata interdisciplinarietà scientifica.
Alcuni nomi di pionieri nel settore.
R.Nel 1968 NIELS PETER LEMCHE ed HEIKE FRIIS scrivono due saggi invitando ad una completa revisione dei modi con cui si sta leggendo la Bibbia. Nasce la SCUOLA DI COPEMAGHEN, o del “minimalismo biblico”, che propone la lettura della Bibbia come fosse una collezione di racconti, non come un trattato di storia. T.L. TOMSON, G. GARBINI, e PH.R. DAVIS pongono le basi di ciò che giungerà a essere questo minimalismo biblico.
QUALCHE ESEMPIO PER CAPIRCI MEGLIO......
R. Thompson e Davies già presuppongono che l'ASntico Testamento possa essere la creazione mitica di una comunità minoritaria di ebrei di Gerusalemme rientrati dall'esilio babilonese, ma si tratta ancora di ipotesi, respinte dai “massimalisti biblici” che, sebbene accettino le scoperte archeologiche che risultano sicure, ritengono che la Bibbia abbia
una validità storica d'insieme.
LE TESI DI MILLER E DI HAYES-
R. Nel 1886 J. MAXWELL MILLER e JOHN HAYES pubblicano A HISTORY OF ANCIENT ISRAEL AND JUDAH, un libro di rottura con una pposizione chiara sulla non storicità dell'esodo e della conquista della terra promessa. Nel 1988 FINKELSTEIN rende pubbliche le sue scoperte che squalificano anche la storicità della terra, e suggerisce che i presunti conquistatori di quella terra, gli israeliti, fossero autoctoni, indigeni di quella stessa terra.
L'IRRUZIONE DEFINITIVA DEL CAMBIO DI PARADIGMA...
R. Nel 2001 compare un altro libro di FINKELSTEIN, di cui è coautore questa volta il giornalista NEIL ASHER SILBERMAN , intitolato THE BIBLE UNEARTHED:ARCHEOLGY'S NEW VISION OF ANCIENT ISRAEL AND THE ORIGIN OF ITS SACRED TEXTS.
COSA SIGNIFICA TUTTO QUESTO?
R. Questa pubblicazione rappresenta, già emblematicamente, l'irruzione definitiva del cambio di paradigma: l'archeologia diventa indipendente come scienza, riconosce l'eccezionale valore documentario della Bibbia, sebbene non normativo, e osa presentare la propria visione, radicalmente diversa dalla versione della storia di Israele offerta dalla Bibbia.
E LE REAZIONI DELL'OPINIONE PUBBLICA?
R. Questa pubblicazione è stata molto di più di un successo editoriale: ha generato ampio dibattito e polemiche, dapprima, tra gli specialisti ma superando molto presto gli ambiti accademici e religiosi; perfino in programmi televisivi di grande divulgazione
come quelli del Canale NATIONAL GEOGRAPHIC o del popolae YOU-TUBE. (JOSE' MARIA VIGIL, a cura di Carlo Castellini).
P. S. - Per una trattazione più ampia consulta il cap. 5 del libro
OLTRE LE RELIGIONI, una nuova epoca per la spiritualità umana, prefazione di Marcelo Barros, dei Gabrielli Editori, di San Pietro in Cariano, via Cengia, 67. Il volume raccoglie significativi articoli e approfondimenti di JOHN SHELBY SPONG, MARIA LOPEZ VIGIL, ROGER LENAERS, JOSE' MARIA VIGIL,
curati dal teologo FERDINANDO SUDATI dalla giornalista professionista di ADISTA CLAUDIA FANTI.



Sabato 10 Giugno,2017 Ore: 16:44
 
 
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