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www.ildialogo.org Niente Padre, è meglio l'Altissimo,a cura di Mario Mariotti

Niente Padre, è meglio l'Altissimo

a cura di Mario Mariotti

Secondo la favola della religione, è stato Dio a creare l'uomo. Costui, a sua volta, essendosi accorto che il creato era un casino, e non potendo o volendo imputare al Creatore le creazioni del casino, ha inventato la favola di Adamo ed Eva, responsabili di tutto il negativo dell'inizio e dei secoli futuri. Poi, naturalmente, sono saltati fuori coloro che si autocertificavano il potere di ricomporre la pace fra le creature ed il Creatore. Accortisi, costoro, che l'uomo è un bipede prevalentemente irrazionale, disposto a bere qualsiasi cosa che abbia attinenza col rapporto uomo-Dio, ecco la creazione di un Dio che si allea con la parte degli Uomini che dichiarano di credere in Lui, che ubbidiscono a coloro che autocertificano la propria conoscenza di Lui, il quale concede i propri favori a coloro che Lo temono e che eseguono la volontà di coloro che dichiarano di conoscerlo meglio di quanto Lui conosca Sé stesso. E così, da quando l'uomo è sceso dall'albero e si è messo a camminare su due zampe, ecco il presentarsi del fenomeno religioso; con Dio che crea l’uomo, con l’uomo che vede in Lui l’Altissimo con Lui che si allea con colui che lo adora, lo ringrazia, lo placa e lo prega, con colui che ubbidisce a coloro che parlano in nome di Lui.
Questa la favola che ha incantato e continua ad incantare e ad affascinare il genere umano fino ai giorni nostri; ma la parola "favola" è fuorviante, perché in genere le favole sono innoque, mentre quella religiosa ha generato uno sterminato oceano di sofferenze, e quando non è stata lei stessa causa del negativo, il negativo lo ha beatamente accompagnato, benedetto ed amplificato. Proviamo1a questo punto, ad immaginare, all'interno del quadro precedente, l'impatto generato dalla presenza dell'evento-Gesù, un giovane laico che diceva che suo padre era Dio, che chi faceva la volontà di Dio, cioè amava e condivideva, diventava suo padre come Dio, diventava Dio che generava Lui stesso, diventava la mano dell'amore di Dio, amore che aveva come oggetto non Sé stesso, ma l'uomo in quanto creatura di Lui stesso. Lo scandalo per gli avvoltoi che usano la Verità per nutrire sé stessi di prestigio, ricchezza e potere, deve essere stato enorme, e noi tutti sappiamo bene la fine che ha fatto il giovane laico Gesù, e chi è stato il responsabile di tale fine.
Il seguito della storia, però, è stato ancora più tragico dell'assassinio di Colui che diceva che Dio ci è Padre. Il padre è stato trasformato in Altissimo; è stato quindi omologato alla visione religiosa di Lui che accompagna l'uomo da sempre; e Gesù stesso non ha più dato scandalo perché è stato col1ocato assieme allo Spirito Santo, nell’alto dei cieli di fianco all'Altissimo; è stato trasformato in Colui che paga per tutti, che riconcilia la creatura col proprio Creatore, che è una cosa sola con l'Altissimo.
Colui che voleva farci sapere che è necessario liberarsi dalla religione; dal concetto religioso di Dio concepito da ogni religione come l'Altissimo dalla nostra collocazione di servi e sudditi di Lui, è stato trasformato Lui stesso in religione, ed usato per alimentare questa perversione dello Spirito per l'eternità. E d'altra parte il rifiuto dell'uomo di concepire Dio come padre, se si riflette, trova subito una semplice spiegazione: Se Dio è padre, noi tutti siamo ugualmente suoi figli, e Gesù uno di noi ed essendo noi tutti figli dello stesso Padre siamo anche Fratelli; e i fratelli fanno tutti parte di una grande, unica famiglia, quella dell'umanità, e la giustizia e l'egualitarismo vi regnano sovrani, e saltano le divisioni ricchi-poveri, primi-ultimi, padroni e servi; e il primo è colui che serve, e gli ultimi sono messi al primo posto.
Guarda un po’ questa direzione, dato che spingeva a costruire una società senza servi e senza padroni.
Molto meglio, allora, non raccogliere il messaggio del giovane laico Gesù, e continuare a concepire Dio come l'Altissimo, e far entrare Gesù nella stessa concezione, usandolo, dopo averlo assassinato, per rimuovere i peccati che gli uomini compiono ai danni del prossimo facendoli passare per offese all'Altissimo, che li potrebbe anche spedire all'inferno… "Chi ama e condivide mi è padre dice Gesù, e mi incarna nella concretezza storica del mondo, ed è mio genitore come Dio, ed è mano dell'amore di Dio per tutti i viventi, ed è sito in cui lo Spirito si interconnetté al mondo per riempirlo d'amore. Ecco ciò che mette in crisi ogni religione; che demolisce il "credere”; che demolisce il "sacro", la divisione creatura-Creatore, la mediazione della casta.
La sequela al Cristo si realizza ispirando la propria vita all’amare e condividere, è ponendo gli ultimi, l'affamato e l'assetato, quali giudici del nostro rapporto con 1oro. Noi stiamo rifiutando il progetto dell'incarnazione, quello dell'amare e condividere; stiamo rifiutando Dio come padre ed il nostro essere fratelli fra noi; e ci affidiamo all'Altissimo, pensando di risolvere il nostro rapporto con Lui in termini individuali, pensando alla nostra personale salvezza e scegliendo di fatto, come padre sua maestà mammona.
Noi da sempre rifiutiamo l'economia di comunione, che sarebbe il risultato strutturale del nostro amare e condividere soggettivo, e ci affidiamo alle religioni che convivono con il negativo del mondo e ne sono anche complici, perché dividono anziché unire, e deviano nell'alto dei cieli quello che andrebbe incarnato fra noi.
Questo rifiuto, però, lo stiamo già pagando, e lo pagheremo ancora di più in futuro; e se non ci decideremo ad aprire i fanali, torneremo alle guerre di religione ed agli scontri di civiltà, e il negativo finirà col travolgerci tutti. Oggi ci meravigliamo perché a Napoli un ragazzo ha accoltellato un suo compagno all'uscita della scuola. Nel nostro futuro c'è il presente degli USA, sito in cui a scuola ci si va armati di pistola, per assicurare la pace eterna e la felicità eterna a coloro che ci risultano antipatici o hanno compiuto un qualche sgarro a nostro danno.
Non ci siamo ancora accorti, cari fratelli, col film che abbiamo davanti, di quello che sarà il nostro futuro che il "sogno americano", il "Beati gli indefinitamente ricchi", è un cancro che sta impestando tutto e tutti, con l'aggravante, per noi, di aver avuto davanti agli occhi il nostro futuro?



Sabato 20 Maggio,2017 Ore: 10:01
 
 
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