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www.ildialogo.org Il paradigma indicato dal Paradigma,a cura di Mario Mariotti

Il paradigma indicato dal Paradigma

a cura di Mario Mariotti

Se io incrocio la preghiera, il pregare, con la logica, ecco cosa ne esce: Siccome Dio non è ingiusto, e non può esaudire uno e non farlo con un altro e non farlo con tutti coloro che sono nella condizione del primo, per prima cosa, allora, bisogna sempre pregare per tutti; e per seconda bisogna capire che la polmonite non si cura con la preghiera, ma con l'antibiotico. (Berlusca ha affidato sé stesso a Dio, ma poi non è andato in un monastero, ma in un ospedale, e non certo in quello meno attrezzato).
Appurato questo, che i progressi della medicina non si devono a padre Pio, ma all'impegno dell'uomo nella ricerca e nell'esercizio della solidarietà, ci sarebbe un'altra cosa da mettere in memoria: Gesù ci ha detto che Dio ci è padre, e il padre, quello che può fare per i figli, lo fa senza bisogno di essere pregato. Quindi va a finire che va superata la preghiera individuale, e anche quella collettiva, quella per tutti, per approdare alla consapevolezza che noi stessi siamo la risposta di Dio in rapporto a quello per cui stiamo pregando; e che l'amor di Dio per noi passa solo attraverso di noi.
Se io incrocio la rivelazione di Gesù che chi ama e condivide Gli è padre, madre, fratello e sorella, sempre con la logica, ecco cosa ne esce: La volontà del Padre è che noi ci amiamo fra noi come Lui ci ama. L'amare include strutturalmente il condividere. Ne consegue che chi ama e condivide diventa padre, madre, fratello sorella del Signore. Ma il Signore stesso è figlio di Dio, e se noi siamo padri-madri del Signore quando amiamo condividiamo, ecco che anche noi sia Dio che genera Gesù, la cui sostanza è l'Amore incarnato, in questo caso da noi. Ecco, allora, che chi ama e condivide è in Dio, e Gli permette, attraverso sé stesso, di intervenire nella concretezza storica per trasformare il creato secondo amore. Il termine della sequenza può essere questo: è Dio ad avere bisogno dell'uomo; Dio ama l'uomo attraverso l'uomo stesso; Dio è venuto per servire l'uomo, che si ritrova ad essere il dio di Dio.
Se io incrocio a prassi e l'annuncio del Signore nell'ultima cena, cioè lo "spezzò il pane", col "questo è il mio corpo offerto in sacrificio per voi" sempre con la logica, ecco cosa ne esce:
  1. è Verbo, il Verbo è nello "spezzare", il quale significa condividere; e il complemento oggetto è il pane, che significa il necessario alla vita. Dio-Spirito-Verbo, è presente nel condividere con tutti il necessario alla vita. '
L'enunciato: "Questo è il mio corpo offerto in sacrificio per voi" è fuori dalla precedente logica, che, per me, ha un valore assoluto. Per me chi ha riportato queste parole non aveva ancora capito che lo Spirito-Dio era nel Verbo spezzare, cioè "condividere il necessario alla vita", ed ha reintrodotto in questo "nuovo di Dio" la logica del sacrificio dell'Antico Testamento. Questo ha permesso in seguito di trasformare l'assassinio del Signore da parte dei sacerdoti in una specie di Suo suicidio, per costituire il capitale infinito della grazia di Dio, da usare come potere della casta, della Chiesa.
Nello "spezzò il pane" è Dio presente ed operativo; nel "fate questo in. memoria di me" viene definito il nostro compito condividere il necessario alla vita, cioè rendere Dio presente ed operativo; nel "prendete e mangiate, questo è il mio corpo", per me non c'è più Dio, ma il potere della Chiesa, che promette la vita eterna a chi mangia e beve il corpo del Signore.
Il miracolo della transustanziazione per me, è stato costruito e introdotto a questo scopo, e S.R.Chiesa un giorno dovrà renderne conto, e non a me.
  1. conseguenza della precedente lettura è quella che la vera condizione eucaristica è laica, ed è presente in tutti coloro che amano e condividono, e si esplica principalmente nel lavoro, nello spendere sé stessi onestamente e professionalmente per il bene comune.
Ultima considerazione, sempre per rafforzare la lettura laica di Dio; tutti noi abbiamo ricevuto una formazione religiosa, e quindi siamo stati portati a considerare il Signore come l'unico Figlio dì Dio. Invece è proprio Gesù a dirci che non è così, non solo Lui ci ha detto che quando noi amiamo e condividiamo siamo Figli di Dio come Lui, siamo Suoi fratelli, siamo corpo di Dio, Lo rendiamo operativo, e quindi siamo Dio che costruisce il Regno attraverso di noi; ma ha anche aggiunto di fare come il Buon Samaritano, che è laico se non addirittura ateo, e non si muove per. Fede in Dio, ma per compassione per il vivente che soffre. Egli è il modello, il paradigma indicato dal Paradigma.
Ecco che anche il buon Samaritano diventa padre e madre di Gesù, Suo fratello, Dio stesso operativo nel togliere sofferenza e condividere il necessario alla vita. Con tutte le creature della terra dei viventi. Ecco quindi che, mentre la religione sacralizza Dio, è Dio stesso in Gesù a sacralizzare la laicità, a dirci che è l'uomo ad essere il dio di Dio, come lo è ogni creatura per colui che l'ha creata.



Sabato 06 Maggio,2017 Ore: 10:39
 
 
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