- Scrivi commento -- Leggi commenti ce ne sono (0)
Visite totali: (259) - Visite oggi : (1)
Questo giornale non ha scopo di lucro, si basa sul lavoro volontario e si sostiene con i contributi dei lettori Sostienici!
ISSN 2420-997X

Canali social "il dialogo"
Youtube
- WhatsAppTelegram
- Facebook - Sociale network - Twitter
Mappa Sito

www.ildialogo.org I BEATI CHE NON MI PIACCIONO...,di don Aldo Antonelli

I BEATI CHE NON MI PIACCIONO...

di don Aldo Antonelli

Questa notte mi sono alzato alle 4,00 ed ho letto la pagina di Matteo 5,1-12.
«Vedendo le folle, Gesù salì sulla montagna e, messosi a sedere, gli si avvicinarono i suoi discepoli. Prendendo allora la parola, li ammaestrava dicendo:
“Beati i poveri in spirito, perché di essi è il regno dei cieli.
Beati gli afflitti, perché saranno consolati.
Beati i miti, perché erediteranno la terra.
Beati quelli che hanno fame e sete della giustizia, perché saranno saziati.
Beati i misericordiosi, perché troveranno misericordia.
Beati i puri di cuore, perché vedranno Dio.
Beati gli operatori di pace, perché saranno chiamati figli di Dio.
Beati i perseguitati per causa della giustizia, perché di essi è il regno dei cieli.
Beati voi quando vi insulteranno, vi perseguiteranno e, mentendo, diranno ogni sorta di male contro di voi per causa mia. Rallegratevi ed esultate, perché grande è la vostra ricompensa nei cieli. Così infatti hanno perseguitato i profeti prima di voi».
Ho chiuso il libro del vangelo e sono tornato a letto.
Nel buio della mia camera ho aperto gli occhi sul mondo chiedendomi che significato potessero avere quelle dichiarazioni programmatiche di Gesù…
Popoli interi impoveriti all’osso e costretti a vivere da schiavi nelle loro terre. Masse di uomini e donne costretti ad una forzata emigrazione per via delle guerre, delle epidemie e dell’assenza di ogni prospettiva per il domani. Bambini soldato sottratti alla loro infanzia e bambine violentate. Pianto e stridor di denti in ogni angolo della terra. E, di contro, vecchi fili spinati e nuove mura ciclopiche….
E il refrain del “Beati coloro che piangono”!
Ed io a chiedermi perché mai dovrebbero gioire coloro che piangono….
Sì, mi sono anche ricordato del bel commento di Giannino Piana: «Le Beatitudini delineano il tessuto valoriale proprio della logica del Regno Con esso si afferma un capovolgimento radicale del modo di pensare e di vivere proprio del costume mondano. Il rifiuto dei parametri della ricchezza e del successo, del potere e della forza e l'adozione di criteri radicalmente alternativi, quali la povertà, la mitezza, la purità di cuore, la sete di giustizia, l'impegno per l'esercizio della misericordia e per la promozione della pace sono il programma morale dell'economia nuova» (Rocca 12/16),
Ma l’interrogativo, impertinente e intrigante, restava: “perché mai dovrebbero gioire coloro che piangono?”.
… Poi una luce mi si accende: quei verbi al futuro che seguono il “beati”: erediteranno, troveranno, saranno, vedranno…
Sono futuri che non promettono “befane” di consolazione, ma aprono orizzonti di azione.
Beati coloro che operano perché i poveri possiedano, gli afflitti siano consolati, la terra sia in mano ai miti….
Perché la felicità consiste non in quello che ricevi, ma in quello che dai.
«L'invito è alla condivisione, non all'elemosina –ama ripetere l’amico Alberto Maggi. L'elemosina crea un benefattore e un beneficiato, la condivisione invece produce dei fratelli».
A questo punto non sono più tanto dissacranti nemmeno le belle parole di Charles Peguy, che qui faccio pienamente mie:
«Non mi piacciono i beati.
Quelli che credono di essere della grazia
perché non hanno la forza per essere della natura.
Quelli che credono di essere nell'eterno
perché non hanno il coraggio di essere nel tempo.
Quelli che credono di essere con Dio
perché non stanno con le persone.
Quelli che credono di amare Dio
perché non amano nessuno».
... E mi riaddormento con una flebile invocazione:
Dio incarnato, aiutami a incarnare la fede!
Aldo



Sabato 28 Gennaio,2017 Ore: 17:56
 
 
Ti piace l'articolo? Allora Sostienici!
Questo giornale non ha scopo di lucro, si basa sul lavoro volontario e si sostiene con i contributi dei lettori

Print Friendly and PDFPrintPrint Friendly and PDFPDF -- Segnala amico -- Salva sul tuo PC
Scrivi commento -- Leggi commenti (0) -- Condividi sul tuo sito
Segnala su: Digg - Facebook - StumbleUpon - del.icio.us - Reddit - Google
Tweet
Indice completo articoli sezione:
La parola ci interpella

Canali social "il dialogo"
Youtube
- WhatsAppTelegram
- Facebook - Sociale network - Twitter
Mappa Sito


Ove non diversamente specificato, i materiali contenuti in questo sito sono liberamente riproducibili per uso personale, con l’obbligo di citare la fonte (www.ildialogo.org), non stravolgerne il significato e non utilizzarli a scopo di lucro.
Gli abusi saranno perseguiti a norma di legge.
Per tutte le NOTE LEGALI clicca qui
Questo sito fa uso dei cookie soltanto
per facilitare la navigazione.
Vedi
Info