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www.ildialogo.org "La Chiesa dentro la Sinagoga",di Mario Mariotti

"La Chiesa dentro la Sinagoga"

di Mario Mariotti

Quando il Papa va in una sinagoga o qualche Rabbino-capo va in Vaticano, questi eventi vengono presentati come avessero un'importanza estrema; complice la nostra informazione televisiva, che, se andremo avanti, così, diventerà la prima della classe nella diffusione, fra le pecore laiche della nostra laica Repubblica, del catechismo di Pio V di buona memoria, principale strumento che, per far conoscere una religione, si serviva del Vangelo criptato in lingua latina, eloquio evidentemente conosciutissimo da tutto il popolo di Dio di quel tempo! Io, come al solito, la vedo diversa mente, e mi sentirei di dire ai vertici delle due religioni, ebraica e cattolica, che possono andare tranquilli, che possono mettersi tranquillamente a lavorare insieme, perché la differenza fra le due religioni è solo un fatto di superficie, mentre la sostanza è quella che anche il Nuovo Test. è rimasto nella logica dell'Antico; mentre la sostanza è che l'Ant., cioè: il Primo Testamento, continua a prevalere, e S.R.Chiesa si trova ancora prigioniera di luì, dato che lei continua a non credere al Vangelo di Gesù. Questa tesi mi sembra che sia sostenibile se noi proviamo a riflettere sulla diversità dei due modi di concepire la religione, sui due diversi modi di concepire il nostro rapporto con Dio, che possono seguire due logiche radicalmente diverse: quella dell'Alleanza, e quella dell'incarnazione.
Per come la vedo io, S.R.Chiesa pensa di essere fedele al Vangelo di Gesù, ma non ne ha ancora metabolizzato lo Spirito; è rimata ancora nella logica dell'Alleanza, e rende testimonianza di non credere ai due pilastri fondamentali del Suo messaggio-annuncio: quello che Dio ci é padre, e quello che Dio, incarnato in Gesù, è venuto non per farsi Servire dall'uomo, ma per servire l'uomo ed ogni altro vivente.
Da essi consegue che è, l'uomo a trovarsi ad essere, in un certo senso il dio di Dio. Quest'ultimo enunciato può sembrare una bestemmia, ma appare ovvio se uno pensa al normale rapporto che esiste fra ogni, padre ed i suoi figli: lui è ostaggio del suo amore per loro, perché li ha creati; ed inoltre tutto quello che può fare per loro lo fa non perché sollecitato dalle preghiere, ma perché li ama di amore incondizionato, come fa il padre del figliuol prodigo.
Da cosa si evince la non-fede nei due pilastri fondamentali? Farò qualche esempio significativo dell'ottica dell'Alleanza: Dio viene concepito come l'Altissimo, di cui noi non siamo figli ma sudditi se va bene, e servi inutili se va male; la casta sacerdotale sì pone quale mediatrice fra la creatura ed il Creatore; l'uomo viene considerato a servizio dell'Altissimo, che vuole adorazione, ringraziamento, richiesta di perdono e preghiera per ottenere la Sua benevolenza. La transustanziazione viene considerata il cuore dell'Eucarestia; e il Signore si offre al Padre come Colui che paga per tutti, come Colui che si offre in sacrificio per noi; esiste poi il popolo eletto, il popolo di Dio col quale Lui ha stretto un'Alleanza; esistono anche degli eletti, rarissimi, a cui Lui concede delle grazie particolari: i miracoli, eventi rarissimima, secondo S.R.Chiesa, esistenti e provati.
Ora provo a ridefinire i precedenti contenuti nella logica dell'Incarnazione, di cui il Signore è modello, paradigma Dio ci è padre; noi quando amiamo e condividiamo, siamo mani di Lui; noi siamo Suoi figli come Gesù, sempre e solo quando amiamo e condividiamo; quando noi facciamo questo, siamo Dio incarnato ed operativo; siamo genitori del Signore, siamo Maria che genera Amore nel mondo.
Siccome noi siamo "corpus Domini", cioè la possibile interconnessione fra Lui ed il creato, le mani del Suo amore per noi, Lui è in noi, e noi in Lui, e non c’è più posto per la mediazione della casta. Il Padre non vuole da noi adorazione, ringraziamento e preghiera, vuole, solo che noi ci amiamo fra noi come Lui ci ama. Il cuore dell'Eucarestia, la presenza di Dio-Spirito, non nel sacrificio del Figlio per placare il Padre che è l'Altissimo; ma è nello "spezzare il pane", ma è nel condividere fra noi il necessario alla vita. Dio-Spirito è Verbo, il Verbo è "condividere' l'oggetto da condividere fra noi è il necessario alla vita.
Ancora: non esiste. il popolo di Dio pellegrino sulla terra, in cammino verso la patria celeste; tutti gli uomini sono Suo popolo, e amando e condividendo, trasformano questo nostro mondo secondo amore, e portano a compimento la creazione nel Regno, il paradiso terrestre posto alla fine.
Come non esiste, il popolo eletto, così non esistono degli eletti destinatari della preferenza di Dio espressa dai miracoli.
A questo punto una domanda ai miei lettori: secondo la vostra personale esperienza sul modo in cui S.R.Chiesa gestisce il Vangelo, io dò i numeri quando dico che lei non ha ancora metabolizzato i messaggi del Signore, e sta vivendo il suo rapporto con Lui ancora nell'ottica dell'Antico oggi definito Primo Testamento?
A me sembra di no. I cristiani continuano, a sentirsi gli eletti; la ricchezza non viene condannata ma invidiata; ci sono ancora le reliquie pascolanti; continuano a venir fatti dei Santi, qualcuno anche con simpatie nazifasciste; la principale attività è la preghiera e non la testimonianza; Dio miracolosamente fa qualche miracoloso miracolo; il Signore si incarna non in coloro che amano, ma nel pane e nel vino, per, salvare l'anima di coloro che si nutrono del pane e del vino; la concezione laica del Signore è lontana anni-luce; Chiesa, Sinagoga e Moschea continuano ad essere dei fari di giustizia e di pace soprattutto come viene dimostrato in Terra santa, in Palestina, concentrato della presenza di Yavé, di Dio e di Allah,!
Forse solo nella prossima era geologica riusciremo a capire la logica dell’Incarnazione, e la dimensione laica di Dio incarnato in Gesù, e in noi se amiamo e condividiamo. Ma è sicuro che ci arriveremo, o continueremo ad essere, noi, uno sbaglio di cui il Creatore si è già pentito?



Sabato 14 Gennaio,2017 Ore: 19:13
 
 
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