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www.ildialogo.org La buona scuola,di Mario Mariotti

La buona scuola

di Mario Mariotti

Se noi ci fermiamo a riflettere su tutti i fenomeni negativi della nostra società droga, corruzione, prostituzione, evasione fiscale, ludopatia, pedofilia, femminicidio e via di seguito, e se lo facciamo, di riflettere anche sulle tre realtà che a livello quasi planetario vengono recepite come positive, mentre esse sono di una negatività micidiale, mi riferisco al capitalismo, al mercato ed alla competizione, ci accorgiamo che alla base di tutto quanto c'è l'uomo, il soggetto, la persona, il consumatore, il quale, con le proprie scelte, e assieme agli altri, il mattone dell'edificio negativo, il soggetto che materializza i fenomeni che tutti formalmente condannano, ma poi quasi tutti individualmente praticano.
Essendo perciò la radice del male, colui che dà vita al fenomeno, il soggetto, la persona, ne consegue necessariamente che la natura fondamentale del problema è pedagogica se noi vogliamo aggredire il negativo alla radice, dobbiamo, attraverso l'educazione, formare delle persone che il negativo lo rifiutino e si mettano a praticare una soggettività strutturalmente positiva. Se noi riuscissimo a formare il "bipede etico", la persona favorendo il passaggio “dagli altri per se stessi”, cioè dall'infanzia, al "sé stessi per gli altri", cioè alla maturità etica del cittadino, che riceve il positivo dalle precedenti generazioni, lo arricchisce, e lo consegna alle nuove generazioni, se noi riuscissimo a formare l'uomo etico, che fa agli altri ciò che vorrebbe ricevere da loro, e che nell'altro, nel prossimo, vede un altro se stesso col quale collaborare, e non un'alterità con cui competere, o un oggetto da usare per i propri fini, e chiaro a tutti che il negativo che inquina il nostro schifosissimo mondo pian piano si estinguerebbe.
Se invece di produrre con la nostra cultura e la nostra informazione un “bipede consumatore mai sedato” esposto e succube del negativo del quale è vittima e complice al tempo stesso, noi riuscissimo a formare un cittadino della nostra Repubblica fondata sul lavoro, consapevole dei propri diritti e praticante i propri doveri, formalizzati nella nostra bellissima Costituzione, avverrebbe l'unico e vero miracolo, la cui radice non è trascendente, ma immanente a noi stessi.
Noi stessi avremmo, metabolizzato che la droga brucia il cervello, che la sessualità va connessa all'affettività; che l'evasione fiscale è un furto, che la corruzione cambia le carte in tavola ed e anch'essa un furto, che la ludopatia allude ad una maturità psichica da poppanti in crisi ipoglicemica; che la pedofilia è un crimine blasfemo, che il guidare in stato di ebbrezza o drogati equivale ad un tentato omicidio, che chi non fa il lavoro per cui è pagato e anche lui un ladro e via così, ed allora tutti coloro che offrono sul mercato i precedenti servizi non troverebbero più dei clienti, e andrebbero falliti, e si dedicherebbero ad altre attività. É quindi evidente che la radice dei problemi e della loro soluzione è pedagogica. E poi c’è anche un'altra considerazione da fare, e che ci fa capire per uscire dal negativo: dato che e più che dimostrato che l'uomo è privo di memoria storica, se noi non vogliamo che, a distanza di tempo, si ripetano gli stessi errori con gli stessi effetti negativi, dobbiamo localizzare nell'educazione la chiave per rompere il cerchio della ripetizione e per costruire un futuro che superi definitivamente il negativo stesso. E l'obiettivo dell'educazione e già stato individuato dovrebbe essere la formazione dell'uomo etico, arricchita da quella dimensione che Padre Balducci definiva "uomo planetario", cioè il formare, l'educare ad un modo da giudicare,di scegliere e di vivere che renda possibile la fruizione dei diritti umani fondamentali al cibo, al lavoro, alla scuola, alla salute, a tutti quanti i cittadini del nostro Pianeta, ed anche rispettoso delle piccole vite e dell’ecosistema-terra. Il considerare la ricchezza un positivo da perseguire ed invidiare, cioè il capitalismo; lo scegliere il prodotto più bello al prezzo più conveniente, cioè il mercato; il vedere negli altri noi stessi, ma solo dei concorrenti o da superare o dai quali difenderci, cioè la competizione, sono le tre patologie maligne che sono intrinsecamente tali in rapporto a sé stessi, e stanno alla base anche di tutti quei fenomeni negativi precedentemente descritti, che impestano endemicamente il nostro mondo attuale.
Se noi li accettiamo come dei dogmi, e non ci poniamo il problema del loro superamento attraverso l’educazione delle nuove generazioni, noi faremo di queste ultime dei contenitori del pensiero unico neoliberista, cioè delle bottiglie di Coca-Cola; e le integreremo ad un negativo che vede gli oppressi lottare non per la giustizia, ma per diventare oppressori di altri oppressi; e il cerchio maledetto rimarrà tale per l’eternità.
Oggi lo sviluppo tecnologico è in crescita esponenziale, ma quello pedagogico è in coma, speriamo non irreversibile; chi tira le fila del potere continua ad alienare il prossimo spacciando gli effetti come cause dei problemi, e lasciando prosperare le vere cause del negativo.
Quest’ultimo ha la sua radice nella di un progetto pedagogico che ne crei le condizioni del superamento, ed il progetto ci sarebbe: la formazione di persone che vivano la cultura del necessario, condividano ciò che accede con chi ne è ancora privo, si impegnino per organizzare la società secondo una economia di comunione.
Ma quale forza politica economica, culturale, oggi, sta mostrando i segni di una crescita in tale direzione?
La “buona scuola” made in Renzi non lo fa di certo: essa sta semplicemente portando a compimento la omologazione delle nuove generazioni al modello culturale-politico degli USA.
Colà la buona scuola è fornita di un metal-detector, perché gli insegnanti hanno paura di venire ammazzati dai loro scolari; colà ai bambini fin dai primi anni viene insegnato a sparare; colà c’è anche qualcuno che propone la soluzione di armare anche gli insegnanti, sempre per favorire nel prossimo, la fiducia nel suo prossimo.
Tanti auguri e buona fortuna, ma col giubbotto antiproiettile…



Sabato 10 Dicembre,2016 Ore: 17:52
 
 
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