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www.ildialogo.org "La religione e la logica".,di Mario Mariotti

"La religione e la logica".

di Mario Mariotti

Se uno incrocia la visione religiosa di Dio che ci viene presentata da S.R.Chiesa, visione la cui testata d'angolo è che tutto, ma proprio tutto, è volontà di Dio, o avviene col Suo permesso, Dio che a sua volta è l'Altissimo, e noi a nostra volta suoi sudditi e servi, il più delle volte inutili; se uno incrocia tutto questo con la logica, preziosissimo dono di Dio, ecco cosa può succedere. Lui ha mandato il proprio Figlio a farsi assassinare da noi per fare la pace con noi, che Lo offendiamo per 25 ore al giorno. La casta sacerdotale, perseguitando e consegnando il Signore ai suoi carnefici per la crocifissione, si è prestata a questa operazione, ad assecondare il disegno divino di salvezza, per cui essa risulta benemerita, e va perpetuamente ringraziata. Il Figlio, d'accordo col Padre, non è stato assassinato, ma si è suicidato con la collaborazione della casta.
Dio ha creato sia i ricchi che i poveri. Dato che questi ultimi esistono, vuol dire che la loro esistenza è voluta da Lui ed è una calunnia far negare che essi sono il frutto delle scambio ineguale e dell'avidità dei ricchi, del loro non-condividere. Questi ultimi, poi, si danno da fare per mantenere i poveri sempre nella loro condizione di poveri, e sempre più tribolati: in questo modo essi meriteranno il Paradiso. Inoltre essi poveri svolgono un'importantissima funzione: permettono ai ricchi di esercitare la terza virtù teologale, quella della Carità, che essi elevano alla dignità di Elemosina, in modo che i poveri non rischino di perdere la loro identità di poveri. La ricchezza non è affatto omissione di solidarietà e condivisione, ma benedizione dell'Altissimo per coloro che Lo temono. Dal gran che Lo temono, però, quando Lui li invita alla carità, non Lo ascoltano per niente!
Si fa molto prima a perdere un po’ di tempo nel confessionale, e subito ci si ritrova perdonati.
Il Signore) poi, ci ha assicurato che i poveri li avremo sempre con noi, in modo che la povertà perpetua permetterà di evidenziare la bontà perpetua dei ricchi. Il ricco epulone, per parte sua, ha scelto come residenza la Geenna perché evidentemente aveva paura del freddo e delle correnti d'aria.
E dove mettiamo la poverissima vedova che si spoglia di tutto per incrementare la consistenza del tesoro del Tempio? Fra i benemeriti dell'umanità, in quanto paradigma del sistema, il capitalismo, che dà sempre di più a chi ha, e che toglie a chi non ha anche quel poco che ha. E se S. Agostino ci ha preso quando ha detto che ogni autorità viene dall'Alto, da Dio? Perbacco! Anche Hitler, Mussolini, Franco, Pavelic vengono da Dio, e c'è qualche incertezza solo per Stalin, dato che il senso comune dei fedeli lo colloca come espressione di Satana, nel momento in cui il demonio era più incavolato.
E se il mondo è un periodo di prova, e noi dei pellegrini in esse contenuti in attesa della patria celeste? Beni, tranquilli, ubbidienti e rassegnati, non tocchiamo niente, e lasciamo tutto come sta: con più dovremo sperimentare del casino, più meriteremo per l'al di là se il denaro non é altro che squallido sterco del demonio? I ricchi diventano dei benemeriti dell'umanità, perché preservano i poveri dalla sua contaminazione. La Chiesa, per parte sua fa incetta essa pure di tale sterco, collaborando all'alleggerimento del prossimo ed alla liberazione dei poveri dalla suddetta contaminazione. E se la casta sacerdotale ha il potere di rendere presente il Signore nel pane e nel vino, e di far scendere dal cielo lo Spirito Santo in coloro che ubbidiscono a lei, non ci troviamo forse davanti al fatto che Dio si trova a disposizione di lei, non si sa bene se a part-time e a tempo. indeterminato? E se i sacramenti hanno un potere salvifico in loro stessi, che bisogno c'é della conversione dell'uomo dall'egoismo alla condivisione? Loro, i sacramenti, fanno tutto loro; e se la conversione non c'è, c'è anche il sacramento che perdona la sua assenza, la sua missione da parte nostra. E che dire dell'infinita bontà di Dio nel momento stesso in cui migliaia di piccini muoiono di fame, di malattie dovute alla miseria ed alla fame, e i migranti annegano nei viaggi della speranza, e centinaia di milioni di esseri umani soffrono di una fame endemica?
Ecco allora che siamo davanti al mistero! E per fortuna che Lui è infinitamente buono! E se poi era cattivo, cosa succedeva? L'assenza del Suo intervento è un mistero, come lo è un mistero, che qualcuno possa fruire di un miracolo, mentre tutti coloro che vivono la condizione di quel qualcuno sperimentano solo il silenzio di Dio. Mistero sì, ma con la garanzia, ce lo assicura la casta, sacerdotale dopo che lei ha mangiato, bevuto e si è trovata riparata dal caldo e dal freddo, che il tutto, sempre e comunque,avviene per la salvezza dell'anima nostra.
E che dire della monetizzazione dei meriti dell'Agnello di Dio che toglie i peccati del mondo attraverso la somministrazione dei sacramenti e le messe di suffragio dei defunti, per velocizzare la loro uscita da quel Purgatorio del quale, nella Parola di Dio, non c'è traccia alcuna. Mi fermo qui. Si vede che la razza dei sepolcri imbiancati, dai quali le vipere hanno voluto prendere le distanze, ha avuto inizio da quando gli uomini si sono creati un loro Dio e si sono messi a pontificare di essere stati, loro, creati da Lui.
Adattato il frutto di questo loro parto mentale alle proprie esigenze, i bipedi umani hanno continuato imperterriti, a prostituirsi al vitello d'oro, a servire fedelmente mammona, a coinvolgere, ed usare il Signore in questa operazione blasfema. E il giudizio finale sul nostro tipo di rapporto con l'affamato e l'assetato? Saltiamo quella pagina del Vangelo, affidiamoci alla macchina del perdono perpetuo, al sacramento della penitenza, socializzando quest'ultima a favore dei poveri, cui deleghiamo l'esercizio della penitenza stessa, dentro, ma soprattutto fuori, dal confessionale...



Sabato 22 Ottobre,2016 Ore: 16:00
 
 
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