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www.ildialogo.org La preghierae la speranza,di Mario Mariotti

La preghierae la speranza

di Mario Mariotti

S.R.Chiesa ci invita continuamente a pregare ed a nutrirci di speranza, indicazione quanto mai opportuna per coloro che sono costretti, dal loro reddito, ad una dieta ipocalorica. Io raccolgo l'invito: prego perché ci sia l'inferno per tutto il male che hanno fatto! Lo spunto per questa riflessione ,oggi me lo ha dato Tony Blair, che ha compiuto lo stesso gesto che Bush aveva fatto qualche anno fa. Tutti e due, avendo riconosciuto che le armi di distruzione di massa Saddam non le aveva, (lo sapevano per forza, perché le armi,a lui,  le avevano date loro), hanno avuto la faccia di bronzo di chiedere pubblicamente scusa del loro operato. Non hanno neppure chiesto perdono; hanno chiesto semplicemente scusa!
Dopo lo sterminato oceano di sofferenza, di rovina, di morte causato dalla guerra d'aggressione all'Iraq, una delle tante conseguenze della quale è oggi la formazione dell'ISIS, che è sostanziale terrorismo fattosi Stato, quei due benemeriti personaggi neppure chiedono perdono, ma solo scusa; mancia solo scusa per il disturbo, perché ho interrotto la liturgia del thé delle cinque! Ora siccome già in altre occasioni io sono stato minacciato di querela da parte dell'ordine suino con l'accusa di diffamazione per averlo associato ad altri personaggi benemeriti dell'umanità, non potendo fare questo con Bush e Blair, mi devo accontentare di nutrirmi della speranza che il Padre celeste cambi idea, modifichi le caratteristiche della Geenna, il sito dedicato al ricco epulone; lo istituisca di nuovo in pianta stabile; lo trasformi in modo che le condizioni riservate a quell'antico ospite assumano la caratteristica di un residence a 5 stelle rispetto alla ristrutturazione prevista per accogliere degnamente i precedenti personaggi, che dovrebbero venir rifiutati anche dal cancro, il quale ha la sua dignità perché ne uccide uno solo alla volta, e non vuole aver a che fare con coloro le cui vittime sono, fino ad oggi, indeterminate, ma continuano ad essere presenti ed a moltiplicarsi ... mentre loro sorseggiano il thè fra un pasticcino e l'altro, e chiedono scusa...
Ma passiamo ad un'altra preghiera, e ad un'altra speranza: Caro Dio, dato che né la TV, né la scuola, né la Chiesa, né il sindacato, tantomeno la Sinistra, che per essere tale si è riempita di Destra, pensano ad educare il prossimo sul fatto che quando lui ha bisogno di aiuto, ulula perché nessuno pensa a lui, perché si sente abbandonato dalla collettività, dallo Stato; e poi, se deve pagare le tasse, ulula ancora più porte; e rimane incantato se qualcuno suona la melodia del "meno tasse a tutti"; allora prova Tu, o Dio, a far capire al bipede ululante che le risorse per risolvere i problemi derivano dalla fiscalità generale, cioè dalle tasse; per cui non può, lo stesso soggetto ululare per la mancanza di servizi e contemporaneamente farlo se lui, essendo in condizione di farlo, viene chiamato a contribuire al bene comune pagando le tasse. Lo Stato ha una bellissima Costituzione che illustra questo meccanismo: chi più ha, più deve dare, ma per i nostri politici essa è il segreto di Tutancamen!
La Chiesa, che dovrebbe spiegare ai fedeli che il pagare le tasse è puro e semplice "condivisionismo strutturale": chi più ha, più deve condividere con chi non ha, questo fatto non lo ha ancora capito lei stessa, dato che, sempre lei stessa, quando viene sollecitata a pagare l'IMU, si mette ad ululare come qualsiasi credente perseguitato dal fisco.
La TV, che potrebbe avere la grande funzione di educazione del prossimo sulla necessità etica di pagare le tasse, a forza di bestemmiare giorno e notte il "beati i ricchi", ha contribuito alla squallida cultura per la quale chi evade non è un ladro, ma un furbo!
Stante questa situazione, cosa potremmo fare noi, poveri mortali, se non pregare Te, e sperare che Pii riesca a convertire il nostro popolo, che sembra dimostrare di temere meno l'inferno delle cartelle di Equitalia?
Altra preghiera, altra speranza: Lo sviluppo eccezionale della scienza e della tecnologia oggi offre al bipede umano dei benefici e delle opportunità fino a poco tempo fa impensabili. Tutti si possono collegare con tutti e col tutto, per cui si sta realizzando quasi l'ubiquità delle persone; la produttività delle macchine fa sì che pochi soggetti possano produrre una quantità enorme di beni; i progressi della medicina stanno allungando la vita delle persone nei Paesi del benessere in una dimensione in continua crescita. Contemporaneamente, grazie al neoliberismo capitalista, l'individualismo si espande a macchia d'olio, la fiducia nel prossimo viene riesumata solo il due novembre, chi ha, ha sempre di più, e chi non ha, ha sempre di meno. Siccome tutti sono collegati a tutti e al tutto, ma ognuno pensa a sé stesso e fotte gli altri come loro fottono lui, tutte le precedenti opportunità vengono malamente distribuite o bruciate, e la realtà attuale si trova ad essere quell'inferno di cui stiamo facendo esperienza.
Se Tu, o Dio, riuscissi a far capire alle tue creature, che sono uscite dal forno o troppo presto, o troppo tardi, perché ti eri distratto un momento, che se dalla logica del mercato e della competizione loro passassero ad un'economia pianificata con qualche pennellata di comunione, con i progressi fatti ed i relativi strumenti a questo punto dello sviluppo umano l'inferno potrebbe trasformarsi in paradiso; io potrei essere testimone del miracolo più miracoloso di ogni miracolo!
Il pensare a sé stessi usando gli altri è l'inferno; il pensare agli altri mentre loro pensano a te è il paradiso. Ti prego, o Dio, prova a spiegare questi concetti anche alla tua Chiesa, in modo che la sua pedagogia non sia quella di far vedere quello che non c'è, e di nascondere quello che c’è. I tuoi doni sarebbero accessibili a tutti; le macchine potrebbero lavorare al posto nostro; la settimana lavorativa potrebbe diventare un part-time a giorni alterni; anche gli immigrati potrebbero ricevere un aiuto pianificato in attesa di tornare a casa loro; il tempo libero per la conoscenza e la fruizione della bellezza del creato crescerebbe moltissimo; la violenza si estinguerebbe in proporzione alla crescita della giustizia; il lavoro, sia come diritto e anche come dovere, potrebbe trasformare l'"ognuno lupo al lupo" ne1 "me ne importa" di Don Milani, nell"Amatevi fra voi come io vi ho amato" di Tuo figlio, nostro Signore.
Io lo so, o Dio; a questo punto Tu mi dirai: "Tu sei la risposta, colui che deve rispondere alla preghiera; e la speranza non è una flebo per intontirti, ma un progetto da costruire. Io sono in te, tu sei le Mie mani... prova a darti una mossa!"



Venerdì 19 Agosto,2016 Ore: 18:53
 
 
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