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www.ildialogo.org PREOCCUPAZIONE O ASCOLTO?,di Aldo Antonelli

PREOCCUPAZIONE O ASCOLTO?

di Aldo Antonelli

Questo è il brano del vangelo che verrà letto domani nelle chiese.
[In quel tempo] mentre erano in cammino, Gesù entrò in un villaggio e una donna, di nome Marta, lo ospitò.
Ella aveva una sorella, di nome Maria, la quale, seduta ai piedi del Signore, ascoltava la sua parola. Marta invece era distolta per i molti servizi.
Allora si fece avanti e disse: «Signore, non t’importa nulla che mia sorella mi abbia lasciata sola a servire? Dille dunque che mi aiuti». Ma il Signore le rispose: «Marta, Marta, tu ti affanni e ti agiti per molte cose, ma di una cosa sola c’è bisogno. Maria ha scelto la parte migliore, che non le sarà tolta».
Normalmente questa brano viene interpretato all'interno del dibattito che spesso si pone nella chiesa tra la vita attiva e la vita contemplativa. Una specie di malattia mentale per cui il fare e il pensare sembrano doversi porre su due piani alternativi: o si fa, si agisce, si opera; o si pensa, si medita, si riflette.
Come se si dovesse agire senza cervello e/o si dovesse pensare con le mani in tasca.
Questa divisione, purtroppo, ha sterilizzato il fare dell'uomo che è degenerato nell'affarismo da schiavi ed ha impoverito il pensiero rendendolo vuoto e inefficace.
Quando leggiamo il Vangelo dobbiamo evitare il rischio - ed in passato è accaduto - di interpretare i brani secondo la nostra mentalità occidentale, scrive Alberto Maggi commentando questo vangelo.
Che aggiunge: «Oggi abbiamo il brano conosciuto di Marta e Maria, che è sempre stato interpretato come l’elogio di Maria, la vita contemplativa, a discapito della povera Marta, la vita attiva. Quindi come se ci fosse una élite di persone che possono scegliere una vita contemplativa, mentre la gran parte delle persone rimane in una vita di lavori quotidiani».
Intanto, se leggiamo bene il vangelo, qui non si dice che Maria era in “contemplazione”. Ma che “stava in ascolto”! Il che è ben altra cosa. Basti pensare, per fare un esempio, a tutte le volte che la venuta di un amico ci pone in attività, mettendo in primo piano noi stessi, invece che l’accoglierli, mettendoci noi in ascolto….
Era normale nella tradizione ebraica che la donna fosse confinata in cucina, perché era all’uomo che spettava fare gli onori di casa.
Alberto Maggi continua:
«La donna no, era invisibile e doveva fare i molti servizi. Maria è stata capace di trasgredire il tabù della religione e della morale e fa il ruolo proprio del maschio e questo Marta non lo sopporta.
Marta rimprovera Gesù per la libertà che si è presa la sorella.
E’ la perfetta osservante, la perfetta obbediente delle regole, che però si permette di giudicare la condotta degli altri. Quindi richiama Gesù a che a sua volta richiami la sorella a quello che è il suo ruolo istituzionale!
Ma Gesù a sua volta rimprovera Marta. “Ma il Signore rispose: Marta, Marta … tu ti affanni e ti agiti per molte cose, ma di una sola c’è bisogno”.
Qual è questa unica cosa di cui c’è bisogno?
Ce lo dice Gesù. “Maria ha scelto la parte buona che non le sarà tolta".
Che cos’è che non può essere tolto ad una persona e perché Maria l’ha scelto?
Maria ha scelto di ascoltare il messaggio di Gesù; ebbene il frutto del messaggio di Gesù in chi lo accoglie è un crescendo traboccante di libertà, ma non un libertà che viene data, perché la libertà che viene data poi può essere anche tolta, ma una libertà che è frutto di una conquista interiore.
Anche a scapito – come abbiamo visto qui – del rimprovero e dell’incomprensione degli altri.
Quando la libertà è frutto di una conquista interiore nessuno la potrà più togliere.
Questa è la parte buona che Gesù elogia in Maria e che invita tutti quanti ad accogliere».
Buona Domenica.
Aldo Antonelli



Sabato 16 Luglio,2016 Ore: 19:46
 
 
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