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www.ildialogo.org Bisogna aiutarli a casa loro!,di Mario Mariotti

Bisogna aiutarli a casa loro!

di Mario Mariotti

Giusto! Questo  è lo slogan che oggi sta trovando sempre più consenso fra i cittadini della nostra beneamata Repubblica, ed è uno slogan giusto davanti al problema dei migranti e dei popoli del Sud. É giusto, è vero, ma non è affatto una novità. Questo lo dicevano già nel 68 tutti gli organismi non governativi che si impegnavano per alleviare la povertà del Sud del mondo. Io facevo parte di alcuni di questi, e si era individuato anche lo strumento giusto per trovare i mezzi per concretizzare le iniziative di aiuto, cioè l'autotassazione di coloro che volevano passare dal bellissimo slogan alla. materializzazione dei vari progetti di solidarietà, (si partiva dall'1% e si cresceva). Già allora, però, si manifestavano dei fenomeni che facevano presagire la scarsa rilevanza del movimento.
I cattolici si sentivano tranquilli perché la Chiesa aveva già mandato colà i suoi missionari ad evangelizzare i poveri; quando c'era la Giornata mondiale delle missioni, loro mettevano nella cassetta delle elemosine un bottone legato con un filo) in modo da poterlo recuperare quando il sacerdote alzava gli occhi al cielo; se qualcuno aveva qualche scrupolo dava a confessarsi, e poi pregava intensamente perché fosse Dio stesso ad aiutarli, i poveri; e questo era tutto l'aiuto portato a casa loro!
Dall'altra parte c'erano i compagni, che rifiutavano l'autotassazione perché era il governo, e non loro, a dover pensare ai problemi dei poverissimi; era lo strutturale, che allora si individuava ancora nel capitalismo, che doveva cambiare; mentre loro, nel soggettivo, stavano educando loro stessi, ormai ex poveri, ad entrare nella cultura del ceto medio, del capitalismo e del mercato.
Il risultato di questa epidemia di solidarietà virtuale è stato irrilevante, e così è stato dell'aiuto a casa loro;  mentre dall’altra parte, lo sfruttamento e la rapina operata dalle Multinazionali del Nord ha continuato ad impoverire quel Sud che era già stato spogliato, in precedenza dal fenomeno secolare del colonialismo europeo.
Tornando allo slogan, esso continua ad essere giusto, sebbene dal 68 all'oggi sia rimasto nella categoria delle pie intenzioni. I motivi che ne fondano la giustezza sono molti: Per prima cosa va ricordato che quei popoli, se non fossero torturati dalla miseria, dalla fame e dalla guerra resterebbero volentieri a casa loro, a vivere all'interno della loro famiglia, della loro cultura e dei loro Paesi.
Poi non va dimenticato che i migranti che arrivano da noi sono i più ricchi dei loro Paesi, i più istruiti ed in possesso delle migliaia di dollari che finiscono nelle tasche degli scafisti. I più poveri non hanno le risorse per fuggire, e restano a casa sotto le bombe.
Infine non va dimenticato che i disagi ed i costì dell'accoglienza dei migranti finiscono soprattutto sulla parte più povera del nostre Paese, dato che qui da noi la parte ricca gode dell'immunità dal tempo antecedente i Longobardi, e che la peggior bestemmia che uno possa concepire è quella di imporre loro una patrimoniale che andrebbe ad erodere il loro malloppo! Chiarito tutto questo, è giusto: i migranti ed i poveri vanno aiutati a casa loro. É come esiste la malattia, esisterebbe anche la cura.
Il rimedio in rapporto ai migranti che fuggono dalla guerra, sarebbe estremamente semplice: piantarla di vendere armi alle varie parti in conflitto, e la guerra si estinguerebbe in brevissimo tempo, perché tutto ciò che viene usato da quei contendenti è costruito e venduto da noi, Occidente ricco e cristiano. Quello in rapporto ai migranti dalla povertà e dalla fame è lui pure un rimedio di una estrema semplicità: l'autotassazione dei Paesi ricchi a favore di quelli poveri; il condono del debito; l'alleggerimento della rapina delle Multinazionali; il potenziaménto del commercio equo e solidale; in modo da far crescere lavoro e benessere in quelle contrade, per cui verrebbe meno la causa che li spinge ai viaggi della speranza. Rimane però l'interrogativo di fondo: coloro che ululano contro i migranti e dicono che devono restarsene a casa loro, sono disponibili a pagare di persona, ed io mi riferisco a coloro che possono farlo, per creare le risorse necessarie ad aiutarli a vincere la guerra, la povertà, la miseria, la fame a casa loro?
E il Governo è disponibile a non mettere delle tangenti che toccheranno anche la parte povera del Paese, e a mettere delle tasse che alleggeriranno la parte ricca del suo patrimonio e del suo reddito, che, negli ultimi decenni, è cresciuto in modo indegno?
E provvisoriamente, perché non fare dei corridoi umanitari, e usare le risorse che finiscono agli scafisti per aiutare gli stessi migranti che oggi sono tutti a carico dello Stato e del volontariato?
Io, di fronte a queste domande, ho paura di conoscere già le risposte, perché il privato funziona bene solo quando c'è da guadagnare, quando c'è da sganciare qualcosa, ecco la beatificazione del pubblico, dello Stato! A pagare devono essere gli altri, perché noi siamo sempre e comunque, poveri, poi “io manderei anche il mio contributo, ma so già che a loro non arriverà niente, perché lo ruberanno prima”; poi, “guai se il Governo ha l'ardire di mettere una tassa a favore dei migranti che possa erodere il mio conto corrente il mio veto non andrà più a lui per l'eternità”.
Ecco, allora, l'enunciato iniziale portato a compimento: É giusto aiutare i poveri a casa loro perché continuino a godere della miseria e della fame dei loro Paesi, è giusto che noi facciamo il prezzo delle materie prime che loro hanno sotto, i piedi in modo che noi diventiamo sempre più ricchi a loro danno; è giusto vendere loro delle armi, così le nostre fabbriche lavorano e loro si sfoltiscono ammazzandosi a vicenda, e quelli che restano saranno meno numerosi, e quindi meno poveri e
meno invadenti!
Io spero di sbagliarmi, anzi, desidero sbagliarmi; ma ho paura che questo sarà il nostro futuro, data. la malignità del potere, la contaminazione e l'alienazione indotte dall'informazione, l'ipocrisia dei sudditi, tutti dalle radici cristiane ma con forti simpatie per mammona, che fra il dire hanno messo il mare…



Venerdì 08 Luglio,2016 Ore: 19:22
 
 
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