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www.ildialogo.org La sintesi perfetta,di Mario Mariotti

La sintesi perfetta

di Mario Mariotti

Ormai io sono alla fine, ed allora,qualche sintesi, la devo pur fare. Non c'è, non esiste un politico che si azzardi ad aggredire le cause strutturali dei problemi. I fondamenti della Sinistra, l'anticapitalismo, la critica alla religione quando lo sostiene, l'impegno per l'egualitarismo, per il lavoro, la casa, la scuola, la sanità per tutti, si sono persi per strada. Il povero è diventato ceto medio, e quindi fotte chi è rimasto povero; si continua beatamente a fare parti uguali (meno tasse a tutti), fra disuguali (ai ricchi vanno aumentate); Renzi copia i compiti di Berlusca e ne diventa l'erede spirituale. I sindacati non mettono in discussione il dogma della competitività, per cui il lavoro per tutti è un traguardo che resta strutturalmente irraggiungibile.
Il problema dei problemi resta l'incapacità di cogliere la dimensione strutturale degli stessi, e la conseguenza di questa lacuna culturale La sì che anche i soggetti più positivi presenti nella nostra società, ed anche a livello europeo e mondiale, propongono delle ricette che incidono unicamente sugli effetti, e mai sulle cause del negativo.
L' Occidente compra i1petrolio dell’ISIS e gli vende le armi che il Califfato usa contro lui stesso. Quando viene decapitato qualche ostaggio, ululati a livello planetario, ma nessuno dice chi arma e chi Finanzia il carnefice! Il mercato,basato sullo scambio ineguale a vantaggio del ricco, ci ha portato alle differenze blasfeme che esistono fra i Paesi ricchi e quelli poveri, e nessuno sembra contrastare la globalizzazione di questo cancro, i cui effetti sono di una crudeltà estrema: centinaia di milioni di esseri umani torturati da una fame endemica; migliaia di piccini morti ogni giorno per mancanza di uno spicciolo.
E chi mette in discussione l'altro cancro, la competizione, che strutturalmente genera i vincitori da una parte, e gli scarti dall'altra, per cui il rispetto dei diritti umani, quello al lavoro per primo, non potrà mai essere realizzato a vantaggio di tutti? Echi si accorge che la nostra informazione legge la realtà, e gli eventi in essa contenuti con le lenti a contatto di coloro che hanno già mangiato e bevuto, con gli occhi dei ricchi, per cui la scala delle priorità su cui intervenire risulta completamente falsata?
E chi si accorge che la nostra normalità, partendo dagli ingaggi dei giocatori di calcio e arrivando alle cifre che si vincono nelle lotterie e nei-giochi degli spettacoli dì intrattenimento, è semplicemente blasfema, se pensiamo che i nostri pensionati con la minima devono porsi alla sequela di Ganhdi e che una larga parte della popolazione dei Paesi poveri deve vivere col reddito di due euro al giorno?
Commercio delle armi, mercato, competizione, informazione con gli occhi dei ricchi: questo è il cancro che porta a chi più ha ad avere di più, e a chi non ha ad essere depredato anche di quel poco che ha; ma nessuno, purtroppo pensa ad una terapia per soffocarne le metastasi. Come si potrà mai venir fuori da questa micidiale omissione, della quale sembra che nessuno si stia rendendo conto?
La rivoluzione ha dei costi enormi, ed alla fine perde la battaglia culturale per la pace e la giustizia, e tutto torna come prima. Anche la non-rivoluzione, però ha dei costi enormi, costituiti dalle vittime dell'ingiustizia planetaria, per cui la pace che la connota è una pace violenta che non può essere considerata pace.
Proviamo col riformismo? A forza di correre stando fermi e di avanzare indietreggiando le differenze fra i primi e gli ultimi dall'uno a quattro di Platone sono arrivate all'uno al 4000 di Marchionne!
Arrivati qui, non resta che puntare sul cambiamento culturale, sull'educazione delle nuove generazioni a capire il positivo che ricevono, e ad impegnarsi per arricchirlo per coloro che verranno.
Battaglia persa! Con la qualità della cultura made in USA vomitata dai tubi ex catodici delle nostre TV, noi possiamo dire con Dante “Lasciate ogni speranza,o voi che entrate”. L'omelia perpetua del Beati i ricchi rende tutti quanti sudditi di mammona, e se qualcuno si salva, la sua lucidità creperà con lui.
Io mi accorgo che alla fine non si trova la ricetta, e ci si sbaglia sempre. Il sottoscritto la ricetta aveva cercato di trovarla, l'aveva messa a punto per lui stesso, ma tutti quanti, o quasi, sembrano risultare resistenti al virus della cultura del necessario ed alla condivisione di ciò che eccede con chi manca del necessario.
La religione, in generale, poi non è di aiuto, e tende ad aggravare i problemi, sebbene il Papa attuale sia il personaggio più di Sinistra di tutto il panorama nazionale ed internazionale. Anche lei si nutre di volontariato; rimane sugli effetti; da cieca vuol educare i guerci (sinodo sulla Famiglia di chi non ha famiglia); non ha la credibilità di aggredire le cause perché il "Beati i poveri per scelta" non può alloggiare in bocca ai ricchi, e la casta sacerdotale, al vertice, ricca lo è, e piena di privilegi.
Il futuro, infatti, poi, alla fine, se ci sarà futuro, non potrà essere che laico, non religioso, perché è la laicità l'unica condizione evangelica che potrà unificare tutto il genere umano. Quando avverrà tutto questo?
La compassione genera l'amare, l'amare genera il condividere, il condividere genera la giustizia, finalmente quest'ultima porterà il frutto della pace. Chi si pone oggi a dare vita a questa sequenza, a questa sintesi perfetta, che deve fare i conti anche col fatto che, se uno aiuta i poveri ad emanciparsi, loro, dopo, diventano la fotocopia di chi li opprimeva?
Non vedo futuro... Però, nonostante questo, io cerco di costruire il futuro della sequenza... della sintesi perfetta. Rimarrà qualcosa?   



Venerdì 01 Luglio,2016 Ore: 17:41
 
 
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