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www.ildialogo.org Eresia o verità?,di Mario Mariotti

Eresia o verità?

di Mario Mariotti

Sono anni che io scrivo che il Natale ha perso la sua sostanza ed è stato trasformato in una bellissima favola, e al tempo stesso in un motore di alienazione perpetua. Infatti a Natale non nasce un Salvatore che non salva, ma il Paradigma del modo di giudicare, scegliere e comportarsi che ha la potenzialità di trasformare il nostro schifosissimo casino-mondo nel Regno dell'Amore tutto compiuto in tutti. Questa la mia tesi.
La verità è che non è stato lui, il Natale a perdere la sostanza, ma è restato vittima di un travisamento, di una transustanziazione dalle conseguenze enormi e micidiali, e questo ad opera della casta sacerdotale. Su questo tornerà dopo.
Una volta, dopo aver scritto un articolo: che esponeva la mia tesi, ricevetti una lettera che mi diceva che la tesi stessa era un'eresia che si era già presentata nei primi secoli del cristianesimo reale, forse appena dopo il tempo della formazione dei Vangeli da parte delle prime comunità cristiane. Il mio articolo venne insabbiato e chi non mi pubblicò avrà pensato di fare un servizio alla verità, oltre che
a lasciar tranquilli i preti suoi amici. In questa occasione voglio approfondire l'argomento,  per verificare se quello che dico è un'eresia o non lo è. Proviamo a fare un piccolo esperimento, e ad immaginare se la Chiesa, nei secoli, avesse praticato questa eresia.
Il Paradigma-Gesù era vissuto del necessario, e aveva messo in guardia contro la ricchezza, condizione maligna che rende ciechi sulla sofferenza dei poveri; e così la sua Chiesa avrebbe rifiutato la ricchezza, limitandosi al necessario e donando quello che riceveva ai più poveri di lei. Il Paradigma accoglieva tutti quanti, soprattutto i più emarginati dalla società del suo tempo, e la stessa cosa avrebbe cercato di fare la Chiesa, alla sequela del modello, non dividendo gli eletti dai non eletti, i chierici dai laici, i credenti dagli atei.
Gesù rifiutava assolutamente la Violenza, e la sua Chiesa non si sarebbe certo dedicata alle Crociate, ai roghi degli eretici, alla tortura delle persone non allineate al suo potere. Gesù diceva di essere venuto: non per essere servito ma per servire, e la sua Chiesa avrebbe rifiutato di diventare potere politico, di costruirsi un proprio Stato, di competere con gli altri poteri e gli altri Stati, di. fare Concordati coi poteri più schifosi di questo nostro schifoso mondo.
Gesù diceva che quando noi amiamo e condividiamo, siamo suoi genitori e fratelli, mani del suo amore per tutte le creature, e così la sua Chiesa si sarebbe determinata come Suo corpo, come Sue mani a servizio di tutti i viventi, lavorando per togliere sofferenza e portare il necessario e la gioia ad ogni creatura, anche alle piccole vite. Gesù diceva che il sabato e per l'Uomo, e che è l'uomo il vero tempio dello Spirito, la sua Chiesa, invece di fare le cattedrali e vivere in palazzi simili a regge, si sarebbe data da fare per risanare i tuguri nei quali vivevano quelli che costruivano cattedrali e palazzi. Gesù diceva che Dio ci è padre, padre suo e padre nostro, e quindi alludeva alla laicità del Padre come lo sono i figli; e al fatto che, quando noi amiamo e condividiamo, siamo le mani del Suo amore per noi. Ecco,allora, demolita la distinzione sacro-profano, ecco umanizzata la Divinità e divinizzata l'Umanità! Ecco, allora, la sua Chiesa laica che si impegna ad organizzare i poveri, e a trasformare questo nostro mondo secondo fraternità, giustizia, solidarietà e condivisione.
Si potrebbe continuare per molto, ma per ora mi fermo qui.
Rifiutata l'eresia di Gesù-Paradigma, scelta e praticata la concezione di Gesù salvatore, che cosa salta fuori? Quali sono le conseguenze? Le abbiamo sotto gli occhi se ci mettiamo a guardare il cristianesimo storico-reale nel corso dei secoli.

Il Salvatore non è stato assassinato ma si è suicidato per amor nostro. Il Padre era d'accordo. I meriti del Figlio finiscono nel capitale inestinguibile della grazia di Dio; i sacramenti sono bonifici per ripianare i debiti dei peccatori; 1a Messa manda una Parola per essere incarnata da noi nella concretezza storica, ma subito, nella seconda parte, c'è quell'Uno che paga per tutti che è pronto a perdonare quelli che rifiutano di incarnarla.
La ricchezza non viene rifiutata pur essendo omissione di solidarietà, ma considerata benedizione di Dio per coloro che Lo temono (Ant. Test.), tenuta ben stretta e tolta ai legittimi destinatari (direi rubata), dato che chi dà soldi e beni alla Chiesa lo fa credendo che essa li destini ai poveri. Anche qui si potrebbe continuare per molto, ma per ora mi fermo. Dato che la storia non si fa con i se e con i ma, è inutile pensare a come potrebbe essere cambiata la storia umana se i cristiani , soprattutto la casta sacerdotale, avessero scelto l'eresia, cioè Gesù-Paradigma, e si fossero comportati di conseguenza.
Ne dico solo una: capitalismo, mercato e competizione, invece di trasformarsi in dogmi, sarebbero stati considerati tre cancri, che umiliano, rapinano, violentano e buttano i semplici, gli umili, i miti, gli scarti; sarebbero stati contrastati e forse anche vinti, arrivando a dare vita ad un'economia di comunione. Che bello sarebbe stato...., ma torno con i piedi per terra.
Natale continua a venir spacciato come nascita del Salvatore, e non si sa come fanno i credenti a bere questa lettura della realtà mentre ogni giorno muoiono migliaia di piccini e c'é uno sterminato popolo che subisce violenza; mentre Gesù-Paradigma viene ignorato, o considerate un'eresia
dei secoli passati.
Se si vuole a questo punto parlare di salvezza, quest'ultima non passerà certo per il Salvatore; ma inizierà solo quando, nel Signore noi sapremo vedere il modello, il paradigma da incarnare, e Lo incarneremo noi stessi. Questo passaggio sarebbe l'unico vere miracolo, dalle conseguenze imprevedibili e più che positive.
A quando la nascita di questo, che sarebbe il vero Natale?



Venerdì 15 Gennaio,2016 Ore: 20:02
 
 
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