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www.ildialogo.org Operai del cantiere del Regno,di Mario Mariotti

Operai del cantiere del Regno

di Mario Mariotti

Il sottoscritto, purtroppo e senza volerlo, si ritrova ad essere un bipede atipico, atipico perché convinto della necessità del superamento di quella dimensione religiosa che viene accettata e vissuta dalla quasi totalità del genere umano, e questo partendo dall'apparizione dell'homo-sapiens, (il quale non é affatto sapiens) fino ad arrivare all'oggi.
Secondo la suddetta logica religiosa esistono i credenti ed i non credenti, e questi ultimi, a loro volta, si suddividono in agnostici ed atei. Questa triade, squilibratissima a favore dei primi, dei credenti, si muove all'interno della categoria del verbo credere. Ecco allora la domanda: dove mettere la posizione di chi ritiene che l'esistenza di Dio dipenda dall'uomo, e si determini attraverso l'incarnazione di scelte di giustizia, di Solidarietà, di condivisione da parte dell'uomo stesso?
Bisogna forse creare un neologismo, una parola nuova, per definire questa posizione, che unisce teologia e filosofia, perché è una posizione che divinizza la laicità e laicizza il divino nell'unica dimensione che la concretizza, cioè in quella laica dell’amare e condividere mossa dalla compassione, dal mettersi nei panni dell'altro, e fare a lui ciò che vorremmo ricevere se noi fossimo lui? Per me il Dio religioso non ha senso e non si sostiene.
Un Dio trascendente, e misterioso che ci aspetta nell'al di là, nel caso che ci sia o non ci sia fa lo stesso; è un'ipotesi irrilevante. Il Dio-Progetto, cioè costruire un mondo di solidarietà e condivisione, far esistere e materializzare Dio fra noi, è sia possibile che necessario, dati i peccati originali del Dio religioso: il nostro nascere per morire e il nostro vivere recando dolore agli altri viventi. Il percorso, poi, per chiarire il Dio-Progetto, è quello di superare le dimensioni sacro-profano e credente-ateo, per definire l'unica dimensione necessaria, che è quella, come ho già detto, della laicità solidale.
In tale dimensione, che va costruita perché è sempre inadeguata in rapporto alle realtà esistenti, la porta per mettersi a costruire Dio, o per impegnarsi in opere di giustizia, solidarietà e condivisione é la compassione, valore prezioso, necessario e sempre più raro. Nell'ambito dell'evoluzione del modo umano di concepire Dio, che parte dall'Essere mostruoso che gradisce sacrificio umano, passa per il Dio dell'Alleanza, che ha gli eletti e i non eletti, e arriva al Dio di Gesù, Padre buono ma non onnipotente di cui noi saremmo la possibilità di esistenza ed operatività, la figura del laico Gesù e molto significativa. Lui che per necessità si deve muovere nella dimensione religiosa del verbo credere-non credere, assume in rapporto agli agnostici-atei posizioni fortissime: il Buon Samaritano sputtana beatamente la religione, rappresentata dai sacerdoti che non si fermano per non contaminarsi; e il giudizio finale pone gli agnostici-atei che soccorrono l'affamato e l'assetato quali modelli dell'ortoprassi, quali perfetti tralci della Vite, che operano nella dimensione evangelica del "gratuito", non sapendo, loro, chi stavano soccorrendo.
La sequenza per ipotizzare il nostro "dove siamo" e il "dove dobbiamo andare" potrebbe essere allora quella dell'intelligenza della materia che si organizza in vita; e questa vita faticosamente si crea lo strumento, l'autocoscienza, volta alla ricerca per capire l'intelligenza della materia ed usarla per superare i limiti della materia stessa. L'obiettivo è quello del superamento dei due peccati originali, per ora strutturali al creato stesso, e la trasformazione del. modello secondo i Valori, Giustizia, Solidarietà. Condivisione, cioè la costruzione di quello che la Bibbia mette all'inizio ed invece è al termine del Progetto; il Paradiso terrestre, la piena armonia fra tutti i viventi, con l'amore tutto compiuto in tutti.
Noi siamo i tralci della Vite, le mani dell'amore di Dio, la possibilità dell'esistenza dei Valori: essa dipende dalla nostra capacità di ricerca, di approfondimento, di sensibilità, di coerenza, e dalle scelte ad essa conseguenti. Nel Vangelo si può trovare, nonostante esso sia spesso criptato, questo messaggio sulla necessità di superare la visione religiosa della realtà e di Dio per approdare alla laicità solidale e condivisionista. Gesù, il laico Gesù, rappresenta questa proposta, e la sua condanna è per i sacerdoti e per i ricchi, più per i primi che per i secondi. L'uomo, però e purtroppo, sembra che non possa non pensare a Dio se non in termini religiosi. Il Signore viene per liberarci da questa alienazione, ma non ci riesce. Gli vengono attribuiti i miracoli, che alludono ad un Dio che sceglie i propri eletti e rimanda gli altri a mani vuote, rinunciando così al Suo primo attributo, quello della Giustizia. Il laico Gesù prova a spiegarci che chi dà corpo allo Spirito amando e condividendo, è padre e madre di Lui stesso, è figlio di Dio come Lui stesso; ma non viene compreso, e, purtroppo, rifiutato.
Attorno a Lui viene costruita la ragnatela religiosa, e questa viene tradotta in potere e ricchezza per la casta sacerdotale, in alienazione per le pecorelle, e così abbiamo il fallimento plurisecolare del cristianesimo reale! Il Signore nasce dentro ad una cultura religiosa, cerca di demolirla, viene assassinato da lei e riallineato in un'altra cultura religiosa omogenea alla prima, con l'Uno che paga per tutti, con il Salvatore che non si sa da cosa salvi, con l'Agnello di Dio che toglie i peccati del mondo ma lascia, nel mondo, il casino che c'é.
Miliardi di persone non se ne rendono conto, e vivono in termini religiosi il proprio rapporto con Dio; e se cristiani, con Colui che si è lasciato assassinare per farci capire quello che noi non vogliamo capire. Come uscire da tutto questo, che è un'alienazione che da sempre, nasconde il progetto dell'Incarnazione? Dato che credenti, agnostici ed atei, fino ad ora; sono rimasti sordi al Progetto, al Dio da costruire, al Dio da far esistere; dato che la creazione è ancora un cantiere finalizzato a portarla a compimento, il passaggio potrebbe essere, da credenti o non-credenti, a "praticanti" amore e condivisione in rapporto ad ogni vivente, per cui arriveremo finalmente a capire la nostra collocazione di operai del cantiere del Regno?
Mario Mariotti



Venerdì 27 Novembre,2015 Ore: 20:59
 
 
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