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www.ildialogo.org Segnali di speranza,di Mario Mariotti

Segnali di speranza

di Mario Mariotti

Nonostante tutto il negativo che c'è, e nonostante la gente viva la cultura che lo genera senza rendersene conto, bisogna aggrapparsi a quegli indizi che sembra diano un po’ d'ossigeno alla speranza. Ci sono dei segnali, ed uno di essi potrebbe essere quello che, nonostante tutto, nessuno riesce a soffocare del tutto la Verità.
I "compagni" si sono rincoglioniti fino a livello dei neuroni cerebrali? A predicare il socialismo ci si mette il Papa, e uno può anche dire "finalmente", dato che il cristianesimo imposto è stato il socialismo reale, e che il socialismo scelto in libertà e praticato con amore non sarebbe altro che cristianesimo incarnato. Questa lucidità, tuttavia, è ancora ben lontana dall'essere interiorizzata dal popolo dei credenti, anche perché non è affatto chiara neppure ai microprocessori di papa Francesco, il quale, mentre lavora in modo positivo a favore del soggettivo anche attraverso la sua personale testimonianza, che allude alla necessità di vivere secondo la cultura del necessario, non si rende ancora conto che il soggettivo non può mai essere separato dallo strutturale, altrimenti il risultato è quello di salvarsi l'anima all'interno di un macrocasino recidivo, aggravato e continuato! La separazione implica che lo strutturale maligno, una economia, una politica ed una società organizzate secondo il mercato e la competizione, finisce con l'inficiare ed il rendere impossibile il soggettivo positivo (mercato e competizione producono, strutturalmente i perdenti, gli scarti), dato che, nella cultura di quest'ultimo, cioè di noi, stanno le radici del suddetto strutturale maligno, che non viene aggredito e prosegue imperterrito ad essere la fabbrica dei perdenti, degli scarti, del popolo dei fuori-mercato.
Ricco è bello e suscita invidia; io scelgo il prodotto più bello al prezzo più conveniente; la competizione mi permette di operare la precedente scelta: ora, anche se uno pratica come persona la solidarietà, vive la cultura del necessario, riesce a mettere in atto tante opere di bene, ma contemporaneamente accetta e vive la suddetta cultura, da un lato la fabbrica dei poveri continua a funzionare, e dall'altro lui stesso, l'anima pia, è complice del negativo, ed è destinato al volontariato perpetuo.
Il secolo scorso abbiamo perso l'occasione di unificare il soggettivo positivo del cristianesimo col positivo strutturale del marxismo, (il Guai ai ricchi del Signore e l'anticapitalismo di Marx), ed i risultati li abbiamo sotto gli occhi, tutti quanti frutto del crollo dell'impero del Male! Oggi sembra che la Chiesa stia aprendo i fanali, ma, come dicevo prima, la profezia è ancora incompleta, manca la lucidità sulla malignità dei cancri del mercato e della competizione, e ad aggravare la situazione ci si è messo anche più di mezzo secolo di pontificato della TV, il cui messaggio fondamentale è stato ed è quello del Beati i ricchi di marca USA, per cui ho una grande paura che, nel momento in cui la profezia della Chiesa sarà completa, non ci saranno più coloro che la ascoltano e la mettono in pratica.
Sempre oggi, quatto quatto, sta venendo avanti un trattato di libero scambio fra gli USA e l'Europa che renderà il potere delle Multinazionali, quello economico, superiore a quello politico degli Stati, che se avranno l'ardire di porre qualche limite alla libertà di profitto e di sfruttamento del prossimo dovranno andare a battere cassa nelle tasche dei cittadini per riparare i danni subiti dalle Multinazionali stesse. Sempre oggi, il Pentagono annuncia all'Europa che, del problema degli immigrati lei ne avrà ancora per vent'anni. Questo messaggio, decodificato, significa: noi ancora per vent'anni continueremo a fare le nostre porcate, e voi europei preparatevi a porvi rimedio, a ripararle. Noi continueremo a vendere armi, casomai ad entrambe le parti in conflitto; continueremo a mettere sunniti contro sciiti, a rimandare la soluzione del problema palestinese, a destabilizzare tutte quelle situazioni che mettono a rischio il nostro pio esercizio di rapina globale. Voi europei preparatevi questo futuro! Grazie, impero del Bene, esportatore della democrazia del dollaro e della difesa dei diritti umani di quest'ultimo!
Speriamo che tu sappia rispettare i tempi, e che ti limiti a fotterci per solo vent'anni!
Cari fratelli, l'aria che tira è questa. Se ci dimentichiamo dello strutturale, finisce anche che bruciamo il positivo del soggettivo, delle persone. Oggi l'Europa sembra che abbia avuto un raptus di solidarietà verso coloro che fuggono dalle guerre. Ma se noi non affrontiamo lo strutturale maligno, il commercio delle armi che alimenta la guerra, in Siria avremo la guerra perpetua, e così in Iraq, in Libia, in Somalia, in Afganistan, e l'esodo dei profughi diventerà endemico, esso stesso strutturale.
L'occasione, oggi, potrebbe essere buona se ci facesse aprire gli occhi. Il popolo degli immigrati dovrebbe farci capire che la solidarietà, per esistere, ha bisogno di pianificazione e di programmazione dell'economia, (di socialismo), per poter distribuire meglio le fette della torta, e questo manda a farsi fottere il mercato e la competizione.
La Chiesa comincia a capire che il Beati i poveri non può stare in bocca ai ricchi, come è lei stessa. e manda segnali di apertura: comincia a socializzare quello che era destinato ai poveri e trattenuto da lei: il proprio tesoro del Tempio. Ci dobbiamo aggrappare a queste speranze: per lo meno non avremo più nelle orecchie la bestemmia che solo il privato funziona!
Mario Mariotti



Sabato 24 Ottobre,2015 Ore: 22:23
 
 
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