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www.ildialogo.org LE PAROLE,di Aldo Antonelli

LE PAROLE

di Aldo Antonelli

«Il 1900 è stato un secolo esigente con le parole. Ha coinvolto masse umane a eseguire la volontà di alcune di esse, ha implicato il sacrificio della vita in nome delle convinzioni affermate. Poeti, scrittori, filosofi, responsabili delle loro parole, sono stati per questo imprigionati, esiliati uccisi. Ho imparato da loro una lezione di fedeltà al vocabolario.
Nella scrittura sacra i sei giorni della creazione sono preceduti dalla dichiarazione della divinità. Prima dice, poi crea, legando così la sua parola alla più alta efficacia possibile, quella di costruire il mondo, ma anche di esserne causa. La divinità si lega con vincolo di autore all'opera eseguita. Accetta di risponderne, a Abramo come a Giobbe.
Si vive in tempi opposti. La parola pubblica, politica, economica, può essere smentita, revocata, disattesa. Vige licenza di parola falsa, senza peso né responsabilità».
Così Erri De Luca sull’ultimo numero della bella rivista cui sono abbonato e che sto leggendo, “In Dailogo” (n. 107 – Marzo 2015)
Sempre su questo tema ho trovato bellissima anche la riflessione di Giorgio Agamben su La Repubblica dell’8.2.2011:
«Nella nostra cultura esistono due modelli di esperienza della parola. Il primo modello è di tipo assertivo: due più due fa quattro, Cristo è risorto il terzo giorno, i corpi cadono secondo la legge di gravità. Questo genere di proposizioni sono caratterizzate dal fatto che rimandano sempre a un valore di verità oggettivo, alla coppia vero-falso. E sono sottoponibili a verifica grazie a un'adeguazione tra parole e fatti, mentre il soggetto che le pronuncia è indifferente all'esito. Esiste però un altro, immenso ambito di parola del quale sembriamo esserci dimenticati, che rimanda, per usare l'intuizione di Foucault, all'idea di “veridizione”. Lì valgono altri criteri, che non rispondono alla separazione secca tra il vero e il falso. Lì il soggetto che pronuncia una data parola si mette in gioco in ciò che dice. Meglio ancora, il valore di verità è inseparabile dal suo personale coinvolgimento».
Buona Settimana Santa!
Aldo Antonelli



Lunedì 30 Marzo,2015 Ore: 18:44
 
 
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