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www.ildialogo.org Bibbia parola dì Dio?,di Mario Mariotti

Bibbia parola dì Dio?

di Mario Mariotti

Quale potrebbe essere il nostro giudizio su di lui, se un padre di molti figli in identiche difficoltà, usasse il suo potere per salvarne uno solo e lasciasse tutti gli altri abbandonati a sé stessi? Il giudizio sarebbe senza dubbio negativo, e l'accusa di ingiusto più che meritata. Bene: quando S.RChiesa, per fare santo chi vuole lei, attesta che si è verificato un evento miracoloso che costituisce la prova della santità di colui che è riuscito a far ottenere un miracolo a qualche pecorella del popolo di Dio, ebbene, in quel momento essa sta attestando l'ingiustizia del Padre celeste, la Sua parzialità, la Sua limitata ed incoerente paternità! Essa fa di Dio una specie di lotteria, con uno sterminato numero di biglietti e un minuscolo numero di premi. Inoltre tale attestazione alimenta la speranza di tutti coloro che vivono situazioni di estrema difficoltà, che continueranno a sperare in un miracolo che non arriva, e che continueranno a pregare Colui che ha bisogno delle nostre mani e non delle nostre preghiere per porre rimedio alle situazioni per le quali noi e loro speriamo nel miracolo.
Ancora: quale potrebbe essere il nostro giudizio su noi stessi se, avendone combinate di cotte e di crude ai danni del nostro prossimo, e temendo il castigo di Dio su di noi, permettessimo che qualcuno prendesse su di sé le nostre colpe, si sacrificasse per noi, pagasse al posto di noi stessi il nostro debito, e ci facesse riconciliare con Colui che avrebbe il potere di punirci per il male compiuto ai danni dei fratelli? Quale i1 nostro giudizio su chi permette che altri paghino per lui, che altri soffrano a causa delle proprie colpe, e che si defili dalle proprie responsabilità in rapporto all'impegno a riparare il danno arrecato? Anche in questo caso il giudizio non potrebbe essere che negativo, sia su noi stessi che su colei, S.R.Chiesa, che ha messo a punto questo meccanismo che permette a noi di scaricare i nostri sensi di colpa per il negativo che abbiamo compiuto, e a lei stessa di utilizzare i meriti di Uno che avrebbe pagato per tutti, dell'Agnello che toglie i peccati del mondo, per acquisire prestigio, ricchezza e potere, autoattribuendosi il potere di decisione sul destino eterno della nostra anima.
Ancora: quale potrebbe essere il nostro giudizio su di una persona che per piegare la volontà di un proprio nemico a fare quello che vuole lui stesso, per rappresaglia gli facesse ammazzare il figlio primogenito, per costringerlo a fare una cosa che fosse anche oggettivamente giusta? Giusto l'obbiettivo, ma spropositato, negativo e blasfemo lo strumento per ottenerlo! Bene quelli che considerano tutta la Bibbia come Parola ispirata da Dio, attribuiscono a Lui questi discutibili comportamenti, come se essi non fossero discutibili, ma volontà di Colui che ci ha creati e che ci salverà se sapremo credere nei miracoli, se permetteremo che Uno paghi per il male compiuto da noi, se continueremo ad accettare come indiscutibili i presunti metodi di intervento di Dio nella storia degli uomini.
Per me, se Dio esiste, quando si vede attribuita come sua volontà lo sterminio dei piccini Egizi e l'uccisione degli agnellini per segnalare, col loro sangue, le case di coloro che l'Angelo sterminatore doveva risparmiare, per convincere con tale procedura gli Egizi a liberare gli Ebrei dalla, schiavitù, non avendo, Lui, la possibilità di bestemmiare, perché non avrebbe chi bestemmiare, non potrà fare altro che aspettarci nel giorno del giudizio, ed allora i cavoli per noi non potranno, che essere acidi e amari!
Per me non potrà non chiederci come abbiamo fatto ad essere così pervertiti da pensare che Lui potesse placarsi, e tornare in amicizia con noi, se noi gli mettevamo il Figlio in croce, se lo caricavamo di tutti i nostri peccati, se consideravamo fondamentale tener buono Lui stesso e accessorio riparare il male compiuto da noi ai danni del prossimo. E cosa potrà pensare del fatto, Lui che è il padre di tutti, che qualcuno Lo dichiari proprio alleato, e lo collochi al proprio fianco mentre usa violenza contro i propri nemici?
Lo vedete voi un Dio a stelle e strisce, a fianco degli Americani, bombardare con la diossina quei disgraziati dei Vietcong? E come faccio io a spiegare ad un vivente in difficoltà che, a causa di una malattia genetica, è costretto a vivere una vita di sofferenza, essendo paralizzato da quando èvenuto al mondo, cioè a subire da sempre il dolore innocente, che è Dio che vuole questo perché Adamo ed Eva gli hanno disubbidito, e Lui ha permesso al dolore ed al male di entrare nel mondo per fargliela pagare? Se all'uomo viene chiesto di perdonare, come mai a Dio viene attribuita l'allergia perpetua al perdono; per cui l'erede distrofico dei nostri progenitori, che ho davanti a me dovrebbe pagare ancora oggi per il loro peccato?
E come può essere che oggi, all'inizio del terzo millennio dell'era cristiana, ci siano ancora di quelli che, prendendo alla lettera la Bibbia, credono all'esistenza storica di Adamo ed Eva, ed alla loro collocazione nel paradiso terrestre, quando a tutt'oggi la lotta di tutti i viventi per sopravvivere è feroce, quando noi per nutrirci abbiamo bisogno di distruggere un’altra vita, quando la morte si dimostra strutturale alla vita, come se, oltre a noi, uomini, anche gli animali e le piante avessero alle spalle un loro peccato originale?
L'alleanza nega la paternità universale, il miracolo nega l'amore incondizionato del Padre per tutti; il sacrificio di espiazione nega la bontà ed il perdono, l'Uno che paga per tutti nega la giustizia, l'uso della violenza e della vendetta bestemmia l'Amore: va a finire che una buona parte del1a Bibbia si ritrova a bestemmiare quel Dio dal quale lei si dichiara ispirata.
E tutto questo senza dimenticare il fatto che, con la Bibbia in mano i cosiddetti credenti tutte le porcate che non hanno fatto sono quelle che oggi si accingono a fare, vedi benedizione o silenzio di profezia sul capitalismo, mercato, competizione, le tre esternazioni di sua maestà mammona.
Per concludere: non sarà il caso di riflettere sulla qualità del Dio che esce ai precedenti modi di concepirlo, e di arrivare a capire che essi non vengono da Lui, ma da noi stessi che abbiamo la presunzione di conoscerlo o di parlare a Suo nome? Non sarà il caso di aggiungere a "Parola di Dio" quel "secondo l'uomo" che ci fa passare dalla certezza alla ricerca, e può farci progredire in rapporto all'incarnazione di Lui, che non possiamo conoscere, ma posiamo costruire?
Mario Mariotti



Sabato 31 Gennaio,2015 Ore: 17:55
 
 
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