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www.ildialogo.org La malattia spacciata per rimedio,di Mario Mariotti

La malattia spacciata per rimedio

di Mario Mariotti

Tutti sanno, anzi tutti dovrebbero sapere, soprattutto se di formazione cristiana, cosa è il capitalismo, che in termini religiosi corrisponde all'idolo del vitello d'oro, a sua maestà mammona. L'omissione di solidarietà e di condivisione gli è strutturale; indurisce i cuori e rende ciechi sulle sofferenze dei poveri Lazzari; spinge chi lo persegue a non guardare i costi in termini di violenza, ingiustizia, sopraffazione inflitti al prossimo pur di ottenere il massimo profitto possibile; possiede un enorme potere di corruzione; ignora o bestemmia l'etica; si serve anche della religione per sacralizzare sé stesso e tutti coloro che lo servono.
Tutti sanno, anzi dovrebbero sapere, in special modo coloro che ritengono loro stessi dei credenti in N.S.Gesù Cristo, cosa è il mercato; che ignora strutturalmente la fraternità;che non è mai libero, perché, per essere tale, i due contraenti dello scambio dovrebbero essere a pari condizioni, ma questo non si verifica quasi mai; che è la legge del più ricco e del più forte che impone le condizioni, e del più povero e più debole che le deve accettare.
Tutti sanno, anzi dovrebbero sapere, soprattutto coloro che pensano di essere alla sequela di Colui che è venuto per servire e non per essere servito, cosa è la competizione; che trasforma i fratelli in avversari; che strutturalmente divide i vincitori dai perdenti; che inevitabilmente genera coloro che papa Francesco chiama gli scarti, e che so no appunto i perdenti, i fuori mercato, gli ausmerzen di quel casino che è il nostro mondo globalizzato secondo mammona.
Tutti dovrebbero sapere queste cose, dopo secoli e millenni di Parola di Dio mandata, missa, che però, dopo secoli e millenni è ancora ignorata, travisata, rifiutata proprio da coloro che avrebbero avuto il compito di incarnarla per costruire il Regno. Questi tre cancri, che non vengono mai nominati come se fossero il nome di Colui che non deve mai essere nominato invano; che vengono considerati dei dogmi da non mettere assolutamente in discussione, dopo la caduta del Muro ed il suicidio dell'impero del male hanno avuto modo di esplicare tutta la loro natura salvifica:le spade sono state trasformate in aratri; la ricchezza prodotta dallo sviluppo tecnologico e scientifico si é diffusa su tutta la terra; le condizioni dei ricchi e dei poveri si sono equalizzate; il Pianeta, superato l'incubo della guerra nucleare, è ormai tutto un giardino, nel quale la natura e la biodiversità possono esplicare tutta la loro bellezza ed armonia! Tutto questo, cari lettori, non è forse una bellissima favola, contraddetta. in modo blasfemo dalla realtà, con tutte le porcate ivi contenute?
Ebbene, non ci crederete, ma nonostante tutto quel negativo che abbiamo sotto i nostri occhi, e che sarebbe visibile anche per un cieco, ci sono ancora quelli che dicono che i tre cancri non sono tali, cioè cancri, bensì terapie per la cura del cancro. Ed il Maligno continua a trovare dei galoppini che sostengono questa tesi, per cui basterebbe che ai ricchi ed ai potenti venisse lasciata mano libera, che il mercato fosse lasciato completamente senza regole, e tutti i problemi verrebbero risolti. E questo fenomeno dura da sempre. L'oligarchia dei ricchi e dei potenti, frutto strutturale della trinità maligna, è sempre stata un'esigua minoranza rispetto a tutta la popolazione del Pianeta, ma è sempre riuscita ad imporsi, a mettere la maggioranza al proprio servizio ad alienarla, ad opprimerla ed a sfruttarla, a metterle nella testa quella cultura che era ed è funzionale alla conservazione ed al1'amplificazione dei propri privilegi.
Sarà perché i galoppini pagati dai padroni convincono il prossimo che questo è il migliore dei mondi possibili; sarà perché l'informazione lo tiene rincoglionito facendo finta di informarlo; sarà perché il ceto medio, invece di pensare a coloro che sono in difficoltà, pensa a darsi da fare per entrare nell'oligarchia dei ricchi; sarà perché ci si mette anche la religione a predicare la pazienza, l'umiltà e la rassegnazione rispetto a dei fenomeni che vengono spacciati come volontà di Dio mentre non lo sono, ma da quando mondo è mondo i pochi sono sempre riusciti a fottere i molti. Il problema, allora, è e rimane quello del perché i pochi sono sempre riusciti a fottere i molti, e quello del perché non si riesce mai a rompere questo cerchio maledetto che vede nella cultura dei molti la radice della forza dei pochi.
Tali problemi hanno originato dei fenomeni micidiali, pensiamo a quello del nazismo: Una sola persona, uno psicopatico che aveva fatto conoscere i propri progetti politici allucinanti a tutto un popolo, riuscì a trovare tutto un popolo che gli ubbidiva e gli dava le proprie mani per realizzare tali progetti. Il problema, però, si può porre anche in questi termini: è stato più colpevole lo psicopatico che voleva cancellare gli Ebrei dalla faccia della terra, o tutto il popolo che lo aveva votato democraticamente, e aveva messo sé stesso a servizio di lui, in modo che sei mi1ioni di persone e tutti gli ausmerzen di quella società furono sterminati senza pietà? E venendo a fenomeni meno tragici, come fanno oggi milioni di persone, e quindi ancora un popolo, a dare fiducia ad uno che, in vent'anni di esercizio del potere, è riuscito a portare un intero Paese sull'orlo del collasso, a farci diventare lo zimbello del Pianeta, a trasformare i milioni di posti di lavoro promessi in milioni di disoccupati effettivi, e a far precipitare nella precarietà e nella povertà milioni di famiglie?
Oggi, poi, la situazione che il secolo scorso era più semplice, si è ulteriormente complicata. Le grandi fabbriche, con la relativa concentrazione di operai, stanno delocalizzando o sparendo. I sindacati, avendo accettato il mercato, si sono messi nella condizione di non poter difendere i non competitivi. La Sinistra ha dimenticato i motivi che la rendevano tale, si è arresa e dematerializzata. La cultura del Beati i ricchi, dell'individualismo, coi relativi miti del successo, del consumo, della competizione, non trova resistenze. Ad essa si è aggiunta la macchina del fango, per cui, essendo tutti ladri, tanto vale lasciar rubare a quelli che sono più specializzati, perché lo stanno facendo da sempre. Si sono create le condizioni per cui il futuro che ci aspetta sarà ancora più schifoso del presente, che lo è già tanto.
Basta guardare gli USA: milioni di poveri con nessuna visibilità, con una vita sempre più difficile; individulismo indotto, assenteismo nel voto, invidia per i ricchi, rassegnazione in rapporto alla propria condizione in quanto perdenti nella competizione, e quindi fuori-mercato, e quindi semplici "scarti". Questo, purtroppo, anche il nostro futuro, quello del nostro Paese, e probabilmente quello di tutto il nostro Pianeta. Rimane però una variabile: la solidarietà, la giustizia, la razionalità, il buon senso, la conoscenza non sono riuscite fino ad oggi a convertirci? Ci penserà l'inferno che sta uscendo dalle nostre mani, dato che esse sono guidate da una testa che vede nella trinità maligna non un cancro, ma la cura per guarire il cancro. Nei secoli passati, ad intermittenza, l'ira dei poveri è riuscita a pareggiare i conti con coloro che li avevano resi tali. Possibile che dovremo arrivare a questo punto, dimenticando che sarebbe alla nostra portata un mondo giusto ed ecosostenibile solo
se scegliessimo quell'economia di comunione, generata dall'incarnazione, da parte nostra dell'amare e del condividere?
Mario Mariotti



Venerdì 13 Giugno,2014 Ore: 22:26
 
 
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