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www.ildialogo.org Chi sarà mai Costui?,di Mario Mariotti

Chi sarà mai Costui?

di Mario Mariotti

Se uno riflette sul concetto-immagine di Dio che emerge dall'Antico Testamento, se uno pensa a come concepivano Dio gli estensori dello stesso Ant.Test., e coloro che credevano in esso, c'é da prendere paura! Padrone della vita e della morte, alleato con i suoi prediletti, crudelissimo coi nemici dei propri prediletti, pronto a mandare ogni sorta di calamità e di castighi per ravvedere i propri sudditi e per castrare i loro nemici, determinato persino a far morire tutti i primogeniti degli Egizi per costringere il Faraone a lasciar libero il popolo di Israele, prigioniero in Egitto, tutto quanto, sia il bene che il male, o viene da Lui, o avviene con il Suo permesso.
Lui fa un'alleanza con un popolo fra i popoli; lo castiga se non ubbidisce; lo aiuta contro i suoi nemici; non ha problemi ad usare violenza; si placa se un suddito gli sacrifica, sgozzandolo un agnellino, o qualche altro animale; é l'Altissimo che gode dell'adorazione, del ringraziamento, dell'ubbidienza dei propri eletti, che non sono figli ma sudditi, oppure servi, che devono credere, ubbidire combattere, per arrivare alla Terra promessa la salvezza eterna.
E poi saltano fuori i nostri sacerdoti di oggi a dire che c'é continuità fra l'Antico ed il Nuovo Testamento! Ci può essere un'affermazione più assurda di questa, quando il Signore ci dice che Dio ci é padre, che la violenza va sempre rifiutata, che il male non viene da Dio ma dal cuore dell'uomo e dai limiti di una creazione ancora incompiuta; che il Padre é amore e perdono incondizionati per le proprie creature; che Lui stesso si é incarnato per servire l'uomo, e che noi dobbiamo fare la stessa cosa, cioè servire l'uomo e gli altri viventi del creato; che quando noi amiamo, serviamo e condividiamo é Lui vivo, risorto ed operativo che costruisce il Regno usando le nostre mani?
A me appare evidentissimo che il Signore si sia incarnato per farci capire che Dio non era il Dio religioso dell'Ant. Testamento, che Lui ci voleva liberare, da questo modo di concepire Dio, che Lui ed il Padre dimorano nel profondo di noi stessi; che lo Spirito è e vive nell'amare; e che il destinatario, l'oggetto dell'Amare erano e sono gli uomini e tutte le altre creature della terra dei viventi, per cui balza altrettanto evidente la dimensione laica dell'Amare, non più rivolto a Dio come si determina nella religione, ma rivolto all'uomo come si determina nell'Incarnazione.
Quello che penso io, però, evidentemente non funziona; e non solo non é stato colto il messaggio per il quale il Signore si é incarnato e si é lasciato assassinare dalla casta sacerdotale del suo tempo, ma del Signore stesso é stata fatta una nuova religione, la quale, a sua volta, nuova non é, perché é in linea con la concezione religiosa del Dio dell'Ant. Testamento. E di questo io penso sia colpevole la lettura deviata che dell'esperienza del Signore ha dato soprattutto S.Paolo, per il quale il Padre si sarebbe placato all'odore, soave del sacrificio del proprio Figlio, lasciato assassinare, per Sua volontà, per riparare le offese fatte a Lui stesso dagli uomini, peccatori recidivi fin dal tempo di Adamo ed Eva e del peccato originale.
Questa lettura,infatti, é strutturalmente funzionale ad una traduzione religiosa dell'evento-Gesù, il Quale, col proprio sacrificio, avrebbe dato corpo al capitale inestinguibile della Grazia di Dio, la quale, messa in pillole nei sacramenti, avrebbe dato un enorme potere a coloro che amministravano i sacramenti stessi, ai presunti detentori delle chiavi del Regno dei Cieli.
Anche l'istituzione dell'eucarestia nell'ultima cena é funzionale alla stessa lettura religiosa dell'avventura esistenziale del Signore. Se invece di tradurre quell'evento nel "Fate di voi stessi pane per gli altri, come io mi sonò fatto pane per voi" lo si traduce nel prodigio della transustanziazione, per cui il pane e il vino diventano corpo e sangue del Signore, ecco che la casta sacerdotale si ritrova il potere miracoloso di rendere presente il Signore stesso, il quale, di fatto, si troverebbe alle dipendenze di lei.
Uno dei quattro Vangeli non riporta questo evento, ma solo la lavanda dei piedi fatta dal Signore, formalizzazione della sintesi del Suo messaggio: "Amatevi fra voi come io vi ho amato", ma questa lettura rimanda al servizio, all'impegno concreto a favore del nostro prossimo, cosa estremamente impegnativa, mentre il miracolo della transustanziazione diventa potere per la casta, e quindi prestigio e ricchezza per lei, dato che il servizio a Dio é molto più semplice e meno costoso di quello rivolto al nostro prossimo. E così, secondo me, del messaggio laico del laico Gesù pian piano é andata perdendo la sostanza, e Lui stesso é stato reso omogeneo al Dio dell’Ant. Test.
Essendo la sintesi del Suo messaggio che Dio: é presente nella prassi dell'amare, servire e condividere, con destinatari l'uomo e gli altri Viventi, ecco che la religione, il rapporto uomo-Dio mediato dalla casta, non ha più ragione di esistere, perché l'uomo é in Dio, é strumento dell'amore di Lui per tutte le Sue creature, e noi siamo chiamati a materializzare l'amore di Dio che ha bisogno di noi per arrivare a noi.
Se invece Gesù viene interpretato come Agnello di Dio che toglie i peccati del mondo, come quell'uno che paga per tutti, come Colui che si è suicidato per placare il Padre e per dare a noi la possibilità di aver perdonati i peccati contro Dio, dato che del male fatto al nostro prossimo poco ci importa, perché il prossimo non é onnipotente, ecco che torniamo alla logica del sacrificio dell'Ant. Test., ecco che il servizio all'uomo diventa servizio a Dio da parte dell'uomo; ecco che la casta, mediatrice del rapporto, può transustanziare il servizio in potere e ricchezza per lei. È proprio vero che l'uomo é sempre uomo, che é sempre naturalmente portato non a servire, ma ad usare, e che é portato ad estendere questo tipo di rapporto anche alla Verità!
E così, fra i vari Vangeli, espressioni delle prime comunità sorte al seguito dell'avventura dell'incarnazione del Signore, ha finito per prevalere la linea, la teologia della religione a danno di quella dell’Incarnazione.
La casta sacerdotale dell'Ant. Test. ha inchiodato, soffocato la Verità, quella del Nuovo Test. e se ne é servita per sussistere, prosperare, godere di prestigio, potere e accumulo di beni materiali. Dio è rimasto l'Altissimo e non il Padre; noi sudditi e non figli; il servizio rivolto a Dio e non all'uomo.
E il Signore? Chi sarà mai Costui?
Mario Mariotti



Sabato 07 Dicembre,2013 Ore: 14:37
 
 
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