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www.ildialogo.org L’AVVENTO : VIGILE ATTESA A TUTTO CAMPO!,di Mario Pavan

L’AVVENTO : VIGILE ATTESA A TUTTO CAMPO!

di Mario Pavan

Il periodo dell’Avvento, inteso nel suo termine di ”arrivo” e quindi caratterizzato del senso dell’“attesa”, è importante. E’ come aspettare il Regem venturum Dominum, il Re Signore che sta per venire o cogliere il senso leopardiano de : “ Il sabato del Villaggio”, tra speranze, desideri e voglia di vivere davvero una Realtà che è diversa. E’ pieno il suo attendere ma da vigilanti, di pronte sentinelle in una Luce prossima, che si accende nella Speranza di un Bimbo che salva e viene a suggerirci strade nuove.
Strade di giustizia, libertà e coerenza che purtroppo oggi sembrano cancellate invece da direzioni più facili epromesse che attirano nel nome della furbizia, dell’immmediato e del tornaconto.
Invece essere credibili, autentici e, magari pagando di persona , restano valori che aiutano a crescere , a essere donne e uomini tutti d’un pezzo.
Avvento come atteggiamento di ri-nascita interiore per “predicare la verità dai tetti” senza paura.
I segni ci sono. E si spera che in molti, in tanti abbiamo capito che l’ipocrisia, il far vedere un re che è poi nudo di tutto e “che una politica che è solo far carriera“, come cantava nella canzone di Francesco Guccini, “Dio è morto”, anche il bravo Augusto Daolio con i suoi Nomadi, sono alla fine soltanto illusioni
I nodi , per grazia di Dio, stanno venendo al pettine, in ogni settore: una certa visione del mondo sta scoppiando. Sta anche a noi aprirne un’ altra, come diceva Agostino , il vescovo santo d’Ippona e Cartagine dal letto di morte, all’alba di un’era e che stava chiudendo l’epoca della potenza imperiale di Roma.
Con questo ottimismo ma reale, di denuncia, vissuto di partecipazione e di attesa auguriamoci Buon Avvento. Un Avvento che, da che mondo e mondo è privilegio innanzitutto dei poveri, dei puri di cuore e di chi dà, senza pretendere prebende o… cariche.
Sta a noi scorgere davvero i segni di una cometa che ci indica , anche oggi, la strada verso Betlemme, la casa del pane . Un pane unico ma da spezzare insieme a tutti e da condividere, sempre.
Non solo in occasioni speciali, in giornate di rito e in mode stantìe dell’effimero e dell’immagine.
Mario Pavan



Domenica 01 Dicembre,2013 Ore: 10:27
 
 
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