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www.ildialogo.org L’assurdo operativo,di Mario Mariotti

L’assurdo operativo

di Mario Mariotti

Come faccio a dire a un sacerdote che lui è sacerdote di un Dio che si è incarnato ed è stato assassinato dai sacerdoti, perché ci voleva liberare dalla religione, e quindi dai sacerdoti?

Come faccio a spiegare a tutti, credenti, laici ed atei, che la separazione divino-umano, sacro-profano, chierico-laico, credente-ateo, al di là-al di qua, non hanno ragione di sussistere, perché con Gesù la divinità si è fatta laica e la laicità è stata divinizzata?

Il fatto che il Signore si sia incarnato lancia un preciso messaggio: è possibile, incarnando amore e condivisione, amando e condividendo, trasformare questo nostro tragico e terribile mondo nel Regno dell’amore tutto compiuto in tutti. Il fatto che il Signore ci dica che Dio è suo e nostro Padre, che quando amiamo e condividiamo noi siamo Dio presente, vivente ed operativo, che esiste ed opera attraverso di noi, questo ci colloca come mani del suo amore per noi, ci comunica la nostra condizione di corpus Domini, di creature non separate dal Creatore, che abita nel profondo di loro stesse e che chiede loro di potersi materializzare ed operare con le loro mani.

Come faccio a spiegare ai credenti che la religione è un negativo, che è da Satana, il Divisore, perché divide l’umanità in credenti e non-credenti, battezzati e non-battezzati, redenti e non-redenti, e soprattutto divide la creatura dal Creatore, mentre essa è corpo di Lui? Come faccio a spiegare che il tradurre il Signore in religione significa assassinarlo due volte, la prima mettendolo a tacere sulla croce perché denunciava i sacerdoti di usare Dio per ingrassare loro stessi, e la seconda soffocando il suo messaggio-progetto dell’Incarnazione, sotteso al quale c’è la realtà che noi, come il Signore, siamo corpus Domini, e nel momento in cui amiamo e condividiamo, Lui Spirito e noi corpo di Lui, è Lui che opera attraverso di noi?

Come faccio a dire ai miliardi di persone che rivolgono lo sguardo al cielo, e pregano il loro Dio che li protegga e li aiuti, che il loro sguardo deve rivolgersi all’uomo ed a tutti i viventi del creato, perché essi stessi, come persone, sono lo strumento indispensabile a Lui perché il Suo amore per loro possa arrivare a loro?

Come spiegare che Dio-Amore incondizionato non può essere condizionato dalle nostre preghiere in rapporto ai suoi ipotetici interventi miracolosi a vantaggio di qualcuno, altrimenti noi saremo i buoni, e Lui il bisognoso di conversione, per diventare più buono e misericordioso e quindi esaudire le nostre preghiere?

Come spiegare a tutti che l’enunciato “Tutto è volontà di Dio” è una bestemmia; che onnipotenza e bontà non possono coesistere; che il male è Sua non-volontà, è rifiuto di incarnazione dell’amore da parte nostra, è un limite relativo alla materia, che va rimosso con gli strumenti trovati dalla scienza e con l’esercizio della solidarietà da parte degli uomini, strumenti dell’amore di Dio per loro stessi?

Come spiegare ai credenti che questo verbo al participio presente è una impostura, che Dio non cerca dei credenti in Lui, ma dei praticanti amore verso gli uomini e le altre creature, perché è attraverso di loro che Lui può arrivare a saziare ogni vivente di necessario e di gioia?

Come spiegare che la segmentazione dell’esperienza del Signore, per cui uno avrebbe il carisma della preghiera e diventerebbe monaco, un altro avrebbe quello della carità, e si metterebbe a fare come Madre Teresa, un altro ancora si specializzerebbe in liturgie, sacramenti, o ricerca teologica ed altro ancora, ebbene, che tale segmentazione non funziona, perché la sequela al Signore per essere tale deve essere appunto sequela al Signore; la quale include l’accoglienza di tutti gli emarginati, la non-violenza, la denuncia della ricchezza e della religione, il progetto del “Beati i poveri per scelta”, il servizio non rivolto a Dio, ma all’uomo, oggetto dell’amore del Padre che arriva all’uomo attraverso l’uomo? Come faccio a far capire che, stando all’esperienza del Signore, assassinato dai sacerdoti del suo tempo, emerge che il principale nemico dello Spirito è la religione, che il secondo nemico è la ricchezza, che il terzo è il potere, nemici che poi si rivelano essere uno solo, perché i sacerdoti che fecero assassinare il Signore erano al tempo stesso sacerdoti, ricchi e potenti?

E con l’aria che tira, come spiegare al prossimo che se uno scegliesse liberamente e per amore il socialismo, cioè una società che escluda l’accumulo privato, il mercato e la competizione, tutto questo non sarebbe altro che il cristianesimo incarnato, poiché strutturalmente l’amare e il condividere porterebbero a quell’economia di comunione che sul modello della famiglia, mette gli ultimi al primo posto?

E su quale galassia collocare la verità che il condividere è strutturale all’amare; che l’accumulare

bestemmia Dio-condivisione; che il risparmio degli uni, mentre, per gli altri, c’è la morte di fame, è un assurdo che ci pone alla sequela non del Signore, ma di mammona; che la ricchezza è una condizione maligna che ci acceca rispetto alla sofferenza dei poveri Lazzari, o dei feriti dai briganti del Pianeta, e quindi ci esclude dalla eternità dello Spirito che vive solo nell’Amare?

E infine l’enunciato più incredibile di tutti quanti, quello cioè che non siamo noi ad avere bisogno di Dio, ma è Lui ad avere bisogno di noi, dove lo possiamo collocare? Esso è il fondamento della teologia dell’Incarnazione, secondo la quale se non siamo noi a dare corpo, esistenza, vita allo Spirito, Lui rimane una potenzialità inespressa, e noi provochiamo e subiamo il silenzio di Dio, le cui conseguenze si possono vedere ieri in Auschwitz, e oggi nell’olocausto dei piccini della grande Favela del Sud. Ma chi è pronto a far propria questa verità, che a livello planetario viene considerata assurda? Eppure, e per fortuna, lo Spirito alita dove vuol, ed è operativo indipendentemente da quello che noi crediamo di credere. Tanti degli enunciati secondo il sentire comune considerati assurdi, di fatto trovano un popolo trasversale a tutte le culture, religioni, collocazioni storiche e geografiche, che li vive incarnandoli, che li rende operativi. Esso è la vera Chiesa dello Spirito, cioè il popolo laico che serve la vita, fa agli altri quello che vorrebbe ricevere da loro, ama, serve, lavora onestamente e professionalmente per il bene comune, condivide i frutti dei propri talenti a favore della vita.

È questo popolo che alimenta il positivo che esiste, e che ci permette di continuare a vivere, a resistere a cercare di costruire il Regno. La conversione dal dio religioso, da una trasmissione del vangelo prostituito in religione, che ci ha fatto finire ieri ad Auschwitz, e oggi allo sterminio silenzioso e legale dei piccini della Favela, al Dio di Gesù, paradigma di laicità etica che cerca di portare il necessario e la gioia ad ogni vivente, è presente nella storia in modo implicito e in minima parte anche esplicito.

C’è chi lavora per favorire questo passaggio. Il futuro passerà di lì, o non avremo futuro. E il Signore si sarà fatto assassinare per niente. Possibile che l’uomo si determini per l’eternità come il fallimento di Dio?

Mario Mariotti




Sabato 29 Giugno,2013 Ore: 11:35
 
 
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