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www.ildialogo.org Liberaci dal... Sacro!,di Aldo Antonelli

Liberaci dal... Sacro!

di Aldo Antonelli

 Non sono solo!

E non parlo di teologi impegnati, che nel liquidare la categoria del "Sacro" non fanno sconti a nessuno.

E non mi riferisco nemmeno ai credenti "maturi" che sanno coniugare la fede con la "laicità laica" di un mondo disincantato e secolarizzato.

Parlo di sacerdoti/parroci che nella pratica pastorale sanno liberarsi da quell'involucro placentare che strozza la fede e imbavaglia la fedeltà al messaggio evangelico.

Ho iniziato a leggere un interessante libro dal titolo "Ma liberaci dal... sacro", scritto da un parroco di Senigallia, Vittorio Mencucci e mi sono imbattuto subito in queste splendide reghe che vi riporto:

«Negli anni del riflusso postconciliare la retorica del sacro in­vade ogni aspetto dell'esperienza religiosa dall'apparato struttu­rale, al linguaggio, agli abiti, ai gesti... Eppure il cristianesimo non è la religione del sacro, anzi è la sua antitesi liberatoria. Il sa­cro è funzionale al paganesimo che ha bisogno di una realtà af­ferrabile con i sensi per garantire la presenza dell'Invisibile. Nel cristianesimo c'è il corpo di Cristo morto in croce e risorto, per cui il tempio e tutta la religione del sacro non ha più senso. In se­condo luogo il sacro (qadosh) esprime per la sua stessa natura la separazione dal mondo, mentre il cristianesimo si fonda sul mo­vimento opposto dell'incarnazione di Dio che entra nella storia umana senza riserve. Con questa prospettiva la modernità guar­da il mondo non come cosa profana, ma come il "regnum ho­minis" in cui costruire il proprio futuro. Il punto di vista della modernità permette una più approfondita lettura del vangelo. Li­berando il cristianesimo dal sacro, tipico retaggio del medioevo e delle civiltà primitive, si rende possibile coniugare la fedeltà al vangelo e la fedeltà al proprio tempo».

(Vittorio Mencucci: Ma liberaci dal…sacro; p.5).

Mi sembra di rileggere gli appunti di una conferenza che ho tenuto a Reggio Emilia sul tema FEDE/RELIGIONE, in cui affrontavo anche il problema del "sacro"!

Più specificamente mettevo in evidenza come il nucleo centrale della fede cristiana sin un movimento opposto e contrario a quello del Sacro.

In Cristo Dio si consegna all'uomo ("Prendete e mangiate"....) rinunciando alla sua solitaria separatezza, mentre nella religione l'uomo sottrae cose o tempi o luoghi, di per sé destinati all'uso profano, per destinarli , sacralizzandoli appunto, alla divinità!

Se queste sono le premesse, il libro me lo divorerò tutto di un fiato!

Un abbraccio

Aldo Antonelli




Sabato 24 Novembre,2012 Ore: 15:35
 
 
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