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www.ildialogo.org Il verbo maledetto,di Mario Mariotti

Il verbo maledetto

di Mario Mariotti

Questa é una piccola sintesi di come la vedo io. Da una parte c'é Gesù. Noi, Dio, non lo possiamo conoscere, altrimenti non sarebbe Dio; ma il fatto che il Signore si incarni in questo mondo, secondo me, sta a significare che il progetto di Dio per il mondo sia quello dell'incarnazione dell'Amore, cioè di Lui stesso, nel mondo, nella materialità di questo nostro mondo, per portare a compimento una creazione che é ancora in atto, che include ancora aspetti di sterminata crudeltà, violenza e sofferenza, e che alla fine dovrà vedere l'Amore tutto compiuto in tutti. Per me il mondo parallelo, il Regno dei Cieli, e il parto strutturale di una visione religiosa di Dio; e se esso esistesse veramente, non vedo il perché lo Spirito si sarebbe dovuto incarnare, e soffrire quello che ha sofferto, pur di farci conoscere che è questo nostro mondo che deve trasformarsi in Regno attraverso l'Amore incarnato da noi.

Per me l'alto dei cieli é la profondità di noi stessi, della nostra autocoscienza, che ha una propria vita e che deve crescere in sensibilità e coerenza per rendere sempre più profonda, incisiva e coerente l’incarnazione dello Spirito, di Dio, che passa attraverso di noi, e non ha altra strada per farlo.

Poi, in centro, c’é la Bibbia, ci sono i Vangeli, c'é la parola di Dio che viene, accettata come tale, cioè come se Dio avesse veramente parlato facendo vibrare i timpani del proprio privilegiato e selezionato interlocutore, o ispirandolo entrando in lui e parlando attraverso di lui.

Per me l'enunciato "Parola di Dio" non é completo, non é concluso: vanno sempre aggiunte le parole “secondo l‘uomo”; ed essa non va mai presa alla lettera, e considerata tale in modo assoluto come fa la religione.

L'uomo pensa che Dio sia come lui stesso pensa che sia; oggettiva il proprio pensiero e lo spaccia come pensiero di Lui; costruisce questa Entità misteriosa a propria immagine; dice di essere, l'uomo immagine di Lui e, a quel punto, spaccia la propria lettura della realtà, i propri desideri e la propria volontà come volontà di Dio. Per questo la Parola é sempre “secondo l'uomo”.

Per chi ci crede, poi, l'unico che ci può aver rivelato qualcosa di Dio é il Signore, in quanto incarnazione di Lui; e siccome il Signore ci ha detto di essere una cosa sola col Padre, e che "chi ha visto me, ha visto Lui", quello che noi sappiamo di Dio lo sappiamo attraverso il Signore, e lo vediamo riflesso in Lui.

La cosa sembra chiara e semplice, però non è né semplice né chiara. Anche i Vangeli, infatti, sono racconti di eventi e di messaggi mediati dalla cultura religiosa dei loro estensori; acquisiti da soggetti che raccontavano cose a loro stessi raccontate; ed hanno più attendibilità in quanto riflessioni ed espressioni teologiche delle prime comunità cristiane piuttosto che relazioni di eventi storici concreti e precisi.

Questo lo possiamo evincere sia dalle differenze esistenti fra i Vangeli, e sia dalle contraddizioni presenti negli stessi. Il tutto nel quadro delle lenti a contatto religiose che condizionano la lettura degli eventi e dei messaggi.

Passiamo al terzo punto, al cristianesimo storico, alla traduzione, nella concretezza storica, dei primi due elementi, di Gesù e della Parola di Dio, della Bibbia e dei Vangeli.

Su questo punto, avendo troppo da dire e volendo contenere lo schifo, lo scandalo, l’indignazione, mi limiterò a poche cose. Evangelizzazione delle Americhe attraverso il genocidio dei popoli nativi, partendo dagli Aztechi e arrivando ai Pellerossa, sterminati per fame; terribili torture e roghi alla Giordano Bruno messi in opera in nome e per volontà di Dio ai tempi dell’Inquisizione; appoggio ai fascisti, ai nazisti, ai franchisti ed agli ustascia nella prima metà del secolo scorso, per cui complicità e, corresponsabilità nello scoppio della II° Guerra Mondiale; genocidio serbo perpetrato dai cattolici croati a danno degli ortodossi serbi; silenzio su1l'olocausto; corresponsabilità nella caduta del Muro di Berlino, e quindi nella globalizzazione del capitalismo, del mercato e della competizione; ed infine la sponsorizzazione di questa trinità maligna, che trasforma il nostro mondo in un inferno per i fuori-mercato e che lascia morire migliaia di piccini ogni giorno per ingrassare i cancri dell'umanità, l'oligarchia dei banchieri, degli speculatori finanziari, dei dirigenti delle imprese, multinazionali, con tanto di benedizione, urbi et orbi, da parte del Vaticano!

Stop, non aggiungo altro. Se fosse vero che dai frutti si vede la bontà dell'albero, dati i frutti del cristianesimo storico si potrebbe essere tentati di fare causa al Creatore perché ha mandato Suo Figlio ad incarnarsi fra noi, e lo si diffiderebbe affinché Lo ritirasse dalla faccia della Terra, assieme alla Bibbia ed ai Vangeli e ponesse tutti e tre in orbita stazionaria lontani dal Pianeta per l'eternità!

Questa riflessione potrebbe apparire blasfema, ma non é lei ad esserlo, lo sono i frutti dell‘albero che ha le proprie radici in una grotta di Betlemme nell'anno Uno della nostra era, quando il “si” di Maria ha permesso al Verbo di incarnarsi ed é nato Colui che resta, secondo il sottoscritto, anche dopo 2000 anni, il Grande Sconosciuto.

E come mai mi permetto di dire che il Signore é il Grande Sconosciuto? Perché penso che in pochi abbiano capito, e che la maggioranza non abbia ancora capitomdata l’inclinazione religiosa dello spirito umano, che Gesù era ed è venuto perché superassimo e contrastassimo la visione religiosa di Dio.

Gesu, nella sua persona e nel suo progetto, laicizza il divino e divinizza l'umano; ci fa sapere che Lui é in noi e noi siamo in Lui; che se amiamo e condividiamo, é Lui che opera attraverso di noi; che noi siamo la potenziale interconnessione, che, permette a Dio di operare per la trasformazione storica del nostro mondo in Regno.

Gesù ci fa sapere che, per essere evange1ici, bisogna vivere la laicità etica, che permette l'unificazione della grande famiglia umana, oggi divisa fra le varie religioni, secondo l'imperativo etico del fare agli altri ciò che si vorrebbe ricevere da loro.

Noi che viviamo con le lenti a contatto religiose che ci sono state appioppate addosso, da piccoli, dalla catechesi (dalla dottrina), e in generale dalla cultura religiosa che condiziona la nostra società, facciamo un'enorme fatica a liberarci da loro, e a riconoscere nel Signore un laico che si é speso, che ha rischiato e perso la vita proprio per liberarci dalla religione.

Non solo non abbiamo capito questo, ma di Lui, che ha lottato ed é rimasto vittima crocifissa dalla religione, abbiamo fatto, anche di Lui, una religione, ed é poi per questo, per la transustanziazione maligna del Suo messaggio, che i frutti dell'albero sono quelli relativi al cristianesimo storico che ho riassunto nelle righe precedenti.

Forse, molto probabilmente, la transustanziazione maligna é stata favorita, é stata costruita sulla sostituzione dei due verbi fondamentali, “amare e condividere” col verbo "credere", che é un verbo maledetto perché ci solleva dall'impegno ineludibile di amare e condividere; perché permette anche ai ricchi ed ai potenti di sentirsi cristiani; perché inganna tutti quanti in rapporto al nostro destino eterno, perché non é il "credere" che ci salverà, ma é l'amare ed il condividere che ci collocano già qui ed ora, nella vita eterna dello Spirito-Amore.

E come sarà possibile allora, riconvertirsi dal credere all'amare? Ce lo dice il Signore: facendo come il Buon Samaritano, che, sebbene miscredente od ateo, ha avuto compassione della vittima dei briganti (e oggi ci sono sia i briganti che le vittime), si é fatto carico della sua sofferenza, l'ha curato e lo ha messo in condizione di essere assistito fino alla sua guarigione.

Ed allora: "Va, e fa tu pure a quel modo".

Mario Mariotti




Sabato 24 Novembre,2012 Ore: 15:32
 
 
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