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www.ildialogo.org E le religioni a cosa servono?,di Mario Mariotti

E le religioni a cosa servono?

di Mario Mariotti

La guerra? La porcata delle porcate, la bestemmia delle bestemmie, la massima espressione della irrazionalità, della malignità, della strumentalizzazione e dell'alienazione del genere umano! Eppure continuiamo a farla e a lasciarla fare!

Gli armamenti? Seguono a ruota. Sterminate risorse deviate dall'impegno per risolvere i problemi e bruciate per costruire strumenti di morte, per alimentare un'economia che ha bisogno di nemici per poter prosperare, per creare le condizioni che rendono possibili le future guerre! Anche questi riusciamo a digerirli.

Il servizio militare volontario? Migliaia di giovani che si costruiscono un futuro basato sulla professionalità nell'uccidere il prossimo, spinti a volte dalla necessità di trovare un lavoro, e a volte dal desiderio di imitazione del mito di Rambo, il singolo che riesce a distruggere un’intero stuolo di nemici, di cattivi da spedire all'inferno. Anche qui nessuna obiezione.

L'esplorazione delle spazio? Perfetto! Solo che per la curiosità di imparare se su Marte c'e o c'e stata la vita, noi abbandoniamo migliaia e migliaia di piccole vite ad essere preda della morte qui nel nostro pianeta, portando avanti un progresso scientifico che include l'abbandono, la fame, la morte per i fuori mercato della Terra.

La ricchezza? Il mito anche per coloro che si credono alla sequela di Dio-Condivisione, e di fatto sono galoppini, mani, di una santità l'idolo mammona. La Parola mette il ricco epulone, buono, ma cieco sulla sofferenza dei poveri lazzari della Terra, nella Geenna, nel sito dove la cenere degli ex viventi si sparge nell'infinito del nulla? Non ci pensiamo! I sacerdoti ci dicono che Dio perdona tutto, e quindi perdonerà anche noi, sudditi di mammona.

Il risparmio? Perfetto! Uno ha più del necessario, e invece di condividere accumula. Da un lato si forma l'accumulo, dall'altro i nostri fratellini in Cristo muoiono di fame. L'accumulo risparmiato, poi, viene investito nell'economia virtuale, nella speculazione finanziaria, e a volte gli succede di dematerializzarsi nel fallimento delle banche, che, a forza di rubare, hanno segato il ramo sul quale stavano appollaiate a depredare il prossimo!

Il capitalismo privato, il frutto del progetto "benigno" del "Beati gli indefinitamente ricchi"? Nessun problema! L'amore che condivide si trasforma nell'egoismo che accumula, e quest'ultimo diventa un ideale talmente forte da riuscire ad affamare metà del Pianeta, e a comperare Dio stesso trasformato in religione.

Il mercato? La bestemmia strutturale della fraternità, che vede il ricco fare il prezzo e il povero costretto ad accettarlo, in modo che lo scambio ineguale porti il primo ad essere sempre più ricco e il secondo sempre più povero? Ivi è perfetta letizia, cari fratelli, perché, a globalizzarsi, è stato lui, e non l'utopia della fratellanza; ed esso ha assunto un tale potere da diventare dogma per l'intero Pianeta, compresa quella Sinistra che, avendolo accettato, si é suicidata come tale, come Sinistra!

La competizione? Il vero motore del sistema! Collaborazione, cooperazione, pianificazione dell‘economia in modo che tutti abbiano il necessario? Tutto questo alle ortiche! L'importante é vincere, e il vincitore ha tutto, e il perdente a sé stesso; e se non ci riesce, vuol dire che è un "ausmerzen", una vita indegna di essere vissuta.

Le tasse? Libera nos, Domine! Accidenti alla condivisione strutturale, alla bestemmia che chi più ha, più deve contribuire al bene comune. Accidenti anche al bene comune, che erode il mio bene privato, che é mio, esclusivamente mio, meritatamente mio!

Progresso tecnologico? Un vero idolo, da lasciare senza lacci e laccioli, perfettamente libero e talmente seducente da rendere succubi di lui stesso tutti coloro che, avendo già il necessario, pensano ad avere sempre di più: il prodotto tecnologico più nuovo, più raffinato, più esclusivo. E il progresso della sensibilità in rapporto alla solidarietà con coloro che mancano del necessario? Qui non c'e progresso, ma regresso; e la tecnologia non si occupa certo del secondario problema di una distribuzione più equa dei beni delle Terra. Questo progresso interessa a pochi, quindi é fuori mercato!

E la spettacolarizzazione di tutto, delle politica, della religione, anche di ogni forma di negativo, persino del dolore, della sofferenza, della morte? Perfetto anche questo! L'immagine è tutto, e noi ormai ragioniamo con gli occhi, scegliamo con gli occhi, progettiamo con gli occhi, senza pensare alla sostanza, alla razionalità, alla giustizia. Abbiamo le adunate oceaniche, gli sport estremi, gli uomini della Provvidenza, i vicari di Dio sulle Terra, i cantanti ed i campioni sportivi più famosi di Nostro Signore Gesù Cristo, e tutto procede "regolarmente"! C'é solo il particolare che abbiamo contemporaneamente miliardi di persone, nostri concittadini del pianeta Terra, e nostri fratelli in termini cristiani, che sono attanagliati dalla fame, dalla miseria, dalla malattia, da uno sfruttamento a volte estremo, all'interno di un quadro che vede l'ecosistema-Terra trasformato in una discarica a cielo aperto e sull'orlo del collasso per inquinamento irreversibile.

Ora, se la situazione del nostro pianeta è quale io l'ho descritta fin qui, e nessuno può negare che essa sia tale, e che é più facile che sia tale per difetto che per eccesso, ecco finalmente arrivati al punto: nel perfetto quadro sopra descritto, le religioni, a cosa servono, e cosa ci stanno e fare? Si, perché nessuno può negare che le varie religioni esistono, e che cristianesimo, islamismo, induismo, buddismo, ebraismo e c. non solo esistono, ma riescono e convivere con e nel sopradescritto macrocasino; e che esse, quando ve bene, siano ininfluenti e quindi inutili; e quando va male siano complici, collaterali, corresponsabili del macrocasino stesso.

Prendiamo ad esempio il cristianesimo negli USA. Quelli hanno un secondo dio che si chiama dollaro; ammazzano nelle guerre d'aggressione; rubano le materie prime nei Paesi del sud del mondo; danno falsa testimonianza sulle armi di distruzione di massa; nella fornicazione non sono gli ultimi; desiderano le robe (e le donna) d'altri a tal punto da mettere in atto tutti i casini possibili pur di ottenerle, e poi giurano sulla Bibbia, e si dichiarano cristiani!

Qualcuno potrebbe obiettare che essi credono di essere cristiani, ma non lo sono. A costoro io mi sentirei di replicare in questo modo: se loro credono di esserlo, cristiani, e non lo sono, perché la gerarchia, i vicari di Dio pellegrini fra le stanze vaticane, non glielo comunicano, non glielo fanno sapere? Io lo so perché non glielo fanno sapere: perché le religioni convivono, perché esse fanno parte del quadro, perché esse del quadro traggono profitto e potere, perché esse inducono ad alzare lo sguardo al cielo, e deresponsabilizzano gli uomini del loro dovere di impegnarsi per una trasformazione storica del sopradescritto macrocasino in un mondo fraterno e solidale, dove tutto sia di tutti, ciascuno dia secondo le sue possibilità e riceva secondo i suoi bisogni, con la famiglia come modello e gli ultimi come riferimento.

Questo messaggio, che era ed è quello del laico Gesù, le religioni ben si guardano dal proporlo; e appena si sono accorte che Gesù cantava questa musica, subito gli hanno tappato la bocca inchiodandolo ad una croce, e trasformando in religione Lui stesso.

Ed ecco che il laico-compagno rimane il grande sconosciuto; che le religioni continuano ad alienare il prossimo; che il progetto di Dio per noi, l’incarnazione dell’Amore e della Condivisione rimane al palo, le mani di Dio conserte, il Regno un’utopia.

Dovrà sempre essere così, o qualcuno inizierà ad aprire gli occhi, ed a contrastare quello che viene proposto come medicina ed è invece, come ci vuol far capire il Signore, una subdola e micidiale malattia?

Mario Mariotti




Luned́ 05 Novembre,2012 Ore: 14:57
 
 
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