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www.ildialogo.org Povero Napoleone,...e poveri noi!,di Mario Mariotti

Povero Napoleone,...e poveri noi!

di Mario Mariotti

Come i miei lettori inesistenti sanno bene, io sono anni e decenni che cerco di dare il mio contributo alla lotta contro la religione, contro la tradizione religiosa di Dio, la quale, con Lui, non ho proprio niente da spartire. E mi viene in mente l'episodio storico di Napoleone, che dichiarava l'intenzione di far sparire la Chiesa dalla faccia della terra, e venne contraddetto dall’enunciato di un prete il cui senso era il seguente: “Non ci siamo riusciti noi, (casta sacerdotale cattolica in questo caso) a far fallire la Chiesa, certamente non ci riuscirai nemmeno tu!"

Il prete, ovviamente, faceva questa affermazione per comunicare e dimostrare che essa Chiesa non poteva fallire perché Dio era dalla sua parte, perché Dio era con lei, nonostante tutte le porcate che l'avevano contraddistinta nella sua storia plurisecolare. Io, ovviamente, penso che la ragione non sia questa, ma la stramaledetta realtà che la dimensione religiosa sia strutturale allo spirito umano, la cui naturalità egoistica si determina anche immaginando un Dio e mettendosi in rapporto con Lui attraverso la religione stessa, il tutto a dimostrazione dell'alienazione e della malignità del bipede umano che fa Dio a propria immagine e poi dice di essere fatto ad immagine di Lui, e di essere l'esecutore della Sua volontà.

Oggi, per mettere un'altra pezza d'appoggio alla denuncia di alienazione a carico della religione, provo a riflettere sul fenomeno del risparmio, che, in apparenza, non c'entra niente, ma che, nella sostanza, ha un enorme rilievo, perché è alla base di quello stramaledetto fenomeno della speculazione finanziaria che sta facendo fallire l'economia reale di tanti Paesi e sta facendo in modo che le differenze fra i primi e gli ultimi del sistema si facciano sempre più estreme.

Quando facevo scuola, arrivavano delle circolari perché noi insegnanti educassimo i nostri scolari al risparmio. Io ne denunciavo la negatività e le insabbiavo, perché gli alunni li volevo educare alla generosità ed alla solidarietà nella continuità con gli ultimi: secondo una sensibilità evangelica, infatti, è una bestemmia che uno risparmi ed accumuli mentre migliaia di piccini ogni giorno muoiono di fame. E per essere coerente con questo messaggio: La solidarietà è strutturale al processo educativo, alla crescita della persona, io stesso non risparmiavo, e facevo le parti del mio superfluo con coloro che mancavano del necessario, prassi che tutt'ora é in atto. Ma perché poi io potevo permettermi il lusso di non risparmiare e di praticare la solidarietà con gli ultimi? Perché avevo il posto fisso di lavoro, e oggi la pensione; per cui facevo e faccio parte di quell'oasi di privilegiati che avevano goduto e godono tutt'ora dei frutti del socialismo reale, delle conquiste di quella Sinistra che oggi, essendosi dematerializzata, non riesce più a difendere, e che è triste testimone dell'affossamento dei principali diritti umani, quello al lavoro, col relativo posto fisso, quello alla salute, e via di seguito.

Come e possibile, infatti, riuscire a far convivere la solidarietà, la fraternità, con il "mercato", meccanismo che mette a rischio la fruizione dei diritti anche per coloro che la solidarietà la vorrebbero praticare? Questa convivenza é impossibile, e il Cristianesimo avrebbe dovuto essere il primo a creare questo tipo di sensibilità e consapevolezza; non l'ha certamente fatto, e questo a dimostrazione dell'alienazione indotta dalla religione. Oggi credenti e non-credenti sono parimenti sudditi di mammona, inclusi, purtroppo anche quei poveri che hanno dei poveri più poveri di loro stessi.

Quando facevo scuola, e c'erano le riunioni sindacali per il rinnovo del contratto di lavoro, io proponevo di rimanere allo stesso livello e di destinare gli aumenti all'assunzione di altro personale. Altri giovani avrebbero lavorato, e sarebbe stato possibile diminuire il numero di alunni per classe, lavorare meglio, dare un servizio migliore. Fantascienza! Nessuno era d'accordo. Eppure non sarebbe forse "evangelico“, in ogni situazione di crisi, e di rischio di licenziamenti, lavorare tutti facendo meno ore e ovviamente prendendo meno, piuttosto che una parte venisse licenziata e perdesse tutto quanto?

Purtroppo allora é chiaro che il casino è culturale, e che anche gli sfruttati seno omogenei e complici della cultura che li fotte.

Eppure la ricetta sarebbe semplice: non guardare avanti, ma indietro, a chi ha meno di quello che abbiamo noi. In pochi purtroppo lo fanno, e allora il negativo diventa strutturale, perché, senza riferimento, cultura del necessario, ricchi e poveri convivono nel proprio egoismo e rendono impossibile il precetto evangelico dell'uguaglianza fra gli uomini del pianeta Terra.

E così, dopo 19 seco1i di Parola di Dio mandata, "missa" ogni domenica, per milioni di Italiani il mito e ancora lui, il plurimiliardario puttaniere con simpatie per l'evasione fiscale, la corruzione, il denaro anche se di origine mafiosa, secondo l'esempio dello IOR!

Povero Napoleone, a sperare di estinguere la religione, e poveri noi, che con la breccia di Porta Pia abbiamo permesso al Vaticano di riimpadronirsi di tutto lo stato pontificio, e di estenderlo a tutto il territorio della nostra Repubblica, una volta fondata sul lavoro e oggi sulla rendita speculativa e sui liberi imprenditori benedetti dalla casta!

E allora come concludere? E allora possiamo stare sicuri che l'avventura umana sulla Terra avrà una durata lunghissima, quasi perpetua. Prima ci dovremo mettere d'accordo fra noi cristiani, e questa é gia una gara dura! Poi ci dovremo accordare, con l'ecumenismo, fra tutte le religioni, gara questa ancora più dura! Poi, alla fine e finalmente, arriveremo a capire che le religioni sono un casino, e che il progetto di Dio per noi, cioè Gesù, è paradigma di laicità etica, cultura del necessarie e comunismo (condivisione) con amore.

Altroché secoli, ci vorranno millenni, se non anche ere geologiche! Sempre che noi stessi non ci mettiamo nelle condizioni di far collassate tutto l’ecosistema-Terra, e di essere noi, invece del Signore, a scendere dalle nubi sulla terra, sotto forma di pulviscolo radioattivo!

Speriamo bene .....

Mario Mariotti




Sabato 06 Ottobre,2012 Ore: 23:29
 
 
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