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www.ildialogo.org L’esperimento di Gesù,di Mario Mariotti

L’esperimento di Gesù

di Mario Mariotti

Di fronte al terribile problema dell’esistenza del male nel mondo, del dolore innocente, di quello provocato dalla cattiveria e dall’alienazione degli uomini; di fronte al fatto che la vita si determina non come serenità, pace e bellezza, ma come lotta crudele e spietata per la vita stessa; di fronte dell’esistenza di Dio, cioè di un senso intrinseco alla nostra avventura umana; di fronte a tutto questo, solo che uno abbia gli occhi per vedere ed il cuore per sentire, questo uno corre il rischio di perdersi, di sentirsi travolto.

È che ci sono le religioni, che propongono la loro lettura della realtà, il senso che esse evincono da essa, le loro verità per far capire e orientare i propri fedeli sulla direzione da dare all’avventura umana. Tuttavia, se uno riflette, non può non accorgersi del terribile fallimento storico delle religioni stesse, che sussistono, convincono, a volte sono ininfluenti, ma spesso anche complici, di tutto il negativo che caratterizza la nostra esperienza umana, vedi guerre di religione, crociate, ecc.

Come uscire da questa enorme ed inestricabile casino? Le religioni, poste per risolvere i problemi, per dare le risposte sul dove siamo e sul dove dobbiamo andare, sul cosa dobbiamo fare per trasformare la vita secondo serenità, pace e bellezza, delle quali noi viventi siamo assetati, non solo non risolvono, ma il più delle volte i problemi li complicano o li creano loro stesse! Terribile la realtà, la malattia; inefficace, o persino concausa, quella che doveva essere la cura, cioè le religioni, ognuna delle quali coltiva una sua verità, che considera più esaustive di quella delle altre, e che al tempo stesso contribuisce a dividere la grande famiglia umana, separando la propria dall’altrui verità.

E se sono io a dire che sono un casino, che Nostro Signore era venuto per liberarci da loro, che esse sono il negativo dei negativi, evincendo questo dall’esperienza umana di Gesù, finito assassinato proprio da loro, nessun problema: sono fastidiose vibrazioni del condotto uditivo provocate da uno, il sottoscritto, che è ateo e quindi dell’enorme dono della fede, povera anima perduta, usata dal Maligno, del tutto irrilevante ed inattendibile!

Ma non volendo rinunciare al cercare di capire, e proseguendo nella ricerca, ecco affacciarsi un’altra ipotesi: se sono io a dire che il Dio religioso non esiste, e che le religioni sono un casino: nessuna credibilità: è un ateo che parla, con l’aggravante di pratica volontaria di comunismo. Ma se a dire questo fosse Dio stesso; se a dire che Dio come lo concepiscono le religioni non esiste, e questo fosse Dio stesso a dirlo, cosa potrebbe succedere?

Ecco che io vedo oggi, nel Signore, la risposta che collima perfettamente all’ipotesi: Dio, in Gesù, ci ha provato a dire questa che è la Verità. Quale, infatti, la sintesi dell’esperienza e del messaggio di Gesù? La sacralizzazione della laicità e la laicizzazione del sacro che Lui realizza nella sua persona; l’annuncio che il sabato è per l’Uomo e non viceversa; che il sacro non esiste, o che tutto è sacro; che il Dio religioso non esiste; che Dio non è una alterità, ma vive nel profondo di noi stessi; che Lui è in noi e noi siamo in Lui; che quando noi amiamo e condividiamo, siamo della Sua stessa natura, perché Lui è Padre, nostro Padre, e noi suoi figli; che il dio di Dio è l’Uomo, e questo perché, essendo Lui Amore-Creatore, il suo dio è la creatura, sono tutte le creature, con l’affamato e l’assetato come termini dell’amore e della condivisione inclusivi di tutti i viventi.

Gesù ci dice che chi ama gli è padre e fratello e madre; che ci dobbiamo amare fra noi come Lui ci ama; che, se amiamo condividiamo, possiamo fare cose più grandi delle sue; che noi siamo le mani del suo amore per noi; che noi siamo Lui stesso risorto ed operativo.

E poi ci chiede: come fate, dopo Auschwitz e con l’olocausto della grande favela del Sud davanti agli occhi, a non avere ancora capito che non siete voi ad avere bisogno di Dio, ma Lui ad avere bisogno di voi?

Non vi siete ancora accorti che il Padre non è onnipotente; che tutto il negativo che esiste e prospera non è affatto Sua, ma non-Sua volontà; che se voi non crescete in sensibilità, coerenza ed impegno, Dio non può prendere corpo, esistere, operare, e abbiamo l’inferno che tanta parte di umanità sta già sperimentando sulla propria pelle?

No; si vede che, purtroppo, non abbiamo ancora preso coscienza di tutto questo, e che l’esperimento di Dio, di dire all’uomo che il Dio messo in piedi dalle religioni non c’è, che Lui ha bisogno di noi, che Lui è venuto non per essere servito ma per servire, sono ormai duemila anni che continua a fallire.

E perché l’esperimento-Gesù continua a fallire? Perché noi uomini abbiamo trasformato in religione proprio Colui che si era incarnato per liberarci da lei: l’abbiamo preso, assassinato, trasformato nell’Agnello di Dio che paga per tutti. Ed ecco, allora, davanti ai nostri occhi, i sacerdoti di un Dio ucciso da loro perché ci voleva liberare proprio da loro.

Questa la terribile realtà, che fa si che il cristianesimo sia una religione fra le altre religioni, una delle tante, con l’aggravante di essere stata la religione dei ricchi, dei violenti, dei parassiti del nord del Pianeta.

Come potrà concludersi questa riflessione? In un solo modo: Se mettiamo insieme Dio e Aristotele, l’Amore e la Logica, salta fuori il comunismo, perché l’amore non può che condividere.

Se ci mettiamo a seguire Cristo come paradigma, salta fuori che il Dio dell’uomo non deve essere Dio, ma l’uomo stesso.

Finché non arriveremo a capire questo, che ad essere evangelica non è la fede, ma la laicità etica del fare agli altri ciò che si vorrebbe ricevere da loro, l’esperimento-Gesù continuerà a fallire; Dio resterà ostaggio delle religione e compromesso con mammona ad ingrassare la casta; e il Regno, mondo di pace, di giustizia e di amore privo delle nostre mani distrofiche ed alienate, cioè di noi, non vedrà mai la luce…

Mario Mariotti




Lunedì 17 Settembre,2012 Ore: 16:39
 
 
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