- Scrivi commento -- Leggi commenti ce ne sono (0)
Visite totali: (298) - Visite oggi : (1)
Questo giornale non ha scopo di lucro, si basa sul lavoro volontario e si sostiene con i contributi dei lettori Sostienici!
ISSN 2420-997X

Canali social "il dialogo"
Youtube
- WhatsAppTelegram
- Facebook - Sociale network - Twitter
Mappa Sito

www.ildialogo.org "Ad ogni vivente il necessario e la gioia".,di Mario Mariotti

"Ad ogni vivente il necessario e la gioia".

di Mario Mariotti

L'origine dell’universo, l'origine della vita, l'infinitamente grande dell'universo e l'infinitamente piccolo della materia; tutti territori che l'uomo sta esplorando, per conoscere le realtà ultime, per capire il "dove siamo" e per poter definire il dove possiamolo o vogliamo andare, dell'umanità. Se, però, il "dove siamo", le realtà ultime o prime che dir si voglia, sono ancora in parte avvolte dal mistero; se, in rapporto a questo, tante risposte rimangono a livello di ipotesi, il "dove vogliamo andare", il progetto da costruire, il disegno da portare a compimento sarebbe accessibile a noi, perché la storia umana potrebbe, anzi dovrebbe, esserci maestra, e farci capire quali sono gli effetti di determinate cause, i frutti di determinate scelte, in modo da non ripetere il negativo e da amplificare, approfondire, rendere coerente il positivo delle esperienze umane.

I principi primi possono essere ipotetici, e bisogna continuare ad esplorare, a ricercare, ma quello che gli uomini dovrebbero scegliere e fare, saremmo gia in condizione di saperlo e di sceglierlo. L'intelligenza immanente alla materia che riesce ad organizzarla in vita, dalla più semplice alla più complessa, ha posto in atto dei veri miracoli. Nei microprocessori del cervello del piccolo merlo nel nido, arriva lo stimolo dalla retina sulla quale si é posata l’immagine della mamma che é arrivata col cibo. Il merlino diventa tutta bocca, tutto becco, la mamma vi posa il cibo in una sequenza che tiene conto della presenza dei fratellini, tutti a becco aperto; il merlino mangia, si nutre, e la vita può sussistere, svilupparsi, arricchirsi, essere saziata.

E che dire della sequenza dei comportamenti di una gattina che partorisce i suoi piccini e mette in atto tutta la procedure per la quale, dopo poche ore, si vedono queste creaturine belle lucide e pulite succhiare il latte della mamma, pastellare con le zampine, esprimere una immagine di simpatia,di dolcezza, di bellezza che non può non stupirci? Il miracolo della vita però, non possiamo ancora considerarlo compiuto e concluso: essa, purtroppo, si determina ancora come lotta per la vita stessa, e la stessa vita, per poter sussistere, svilupparsi e resistere, ha bisogno di nutrirsi distruggendo altra vita.

La morte é strutturale alla vita, e questo, purtroppo, viene considerato una realtà irreversibile. La vita, per prima cosa, pensa a se stessa; deve difendersi e offendere per resistere; le piccole vite difettose vengono abbandonate; il più forte si impone sul più debole, quello che all’esterno può apparire serenità e bellezza, nella sostanza è lotta crudelissima per la sopravvivenza, col vincitore che si impone e il perdente che soccombe. Per me non ci siamo ancora, per me niente deve venir considerato irreversibile, e nel futuro, non dovrà più essere cosi, e invece di credere in un Dio onnipotente che ha voluto, o per lo meno permette tutto questo, è necessario entrare in una cultura che rifiuta il Dio in cui credere e sceglie un Dio da costruire.

In questa lettura della realtà, il senso non va cercato, e spiegato, ma va dato, va scelto, va costruito. Se c'é un Dio, e un Dio che si va costruendo, che sta crescendo in noi attraverso di noi. La nostra ricerca, per capire e per fare, é anche la Sua ricerca, perché io penso che Egli non possa accettare o sopportare che i viventi, sue creature, per vivere debbano uccidere altri viventi, essi pure sue creature. L'Amore non può conciliarsi con la lotta, la competizione, l'esclusione e la morte dei perdenti.

Prendiamo l'enorme tesoro della conoscenza, tutto il bagaglio ormai gigantesco dei contenuti che, attraverso il metodo scientifico, siamo riusciti a scoprire e ad acquisire, nella fisica, nella chimica, nella medicina e via di seguito. La materia intrinsecamente intelligente ci ha costruiti, ci sta costruendo, e noi dobbiamo studiare sul come siamo fatti e sul come funzioniamo. L'autocoscienza, che ci appartiene é l'espressione più complessa dell'intelligenza della materia, che ha lavorato e sta ancora lavorando per capire i meccanismi che generano lei stessa, che producono la vita, l'intelligenza stessa, la bellezza, la bontà, la giustizia, tutti i valori. Ebbene: se alla conoscenza, a tutto quel patrimonio scientifico-culturale che e stato conquistato faticosamente dalle generazioni precedenti durante i secoli ed i millenni, noi non diamo un corpo che lo ospiti, che lo faccia proprio attraverso lo studio ed il tirocinio, in modo che, una volta acquisito, messo in memoria, possa diventare operativo, la stessa conoscenza resta cristallizzata, chiusa nei segni della scrittura e dei vari strumenti di comunicazione, ed é come morta, come non esistesse. Questo meccanismo, secondo me, vale anche in rapporto all’ipotesi o alla Fede in Dio: se a Dio non diamo un corpo che lo ospiti e lo possa interconnettere con la materia di questo mondo, Lui Spirito e il corpo come strumento di interconnessione col mondo, Lui, anche se esiste, rimane inespresso, rimane muto, rimane non operativo. Per questo io dico, in contraddizione radicale con la religione, che ci insegna che l'uomo ha bisogno di Dio, che invece e Dio ad avere bisogno dell'uomo, strumento di incarnazione che può dargli esistenza, vita, e renderlo operativo in rapporto alla trasformazione di questo nostro mondo in Regno, mondo epurato dal male e con l'Amore tutto compiuto in tutti.

In questo quadro, mentre il Signore è paradigma, e modello di come giudicare, scegliere e comportarsi per costruire lo stesso Regno, Maria è paradigma della necessità del si dell’uomo, del "si" all'incarnazione, perché lo Spirito-Amore possa incarnarsi nell'uomo stesso, il quale poi, a sua volta, si impegnerà a seguire il paradigma Gesù. Inoltre c’é un altro fattore da tener presente: L'ipotesi, che in base alla Parola potrebbe essere realtà e non ipotesi, che siamo noi stessi ad essere corpus Domini, tralci della Vite, mani dell‘amore di Dio per noi, ci mette in condizione di superare tutte le divisioni che feriscono il genere umano, divisioni fra le varie religioni, divisioni fra credenti, agnostici ed atei; divisioni costruite per sostenere la prima e più micidiale divisioni fra le varie religioni, divisioni fra credenti, agnostici ed atei; divisioni costruite per sostenere la prima e più micidiale divisione: quella fra i ricchi e i poveri.

(Il cancro dell'accumulo, della ricchezza, é il divisore, il Maligno). Se uno fa agli altri ciò che vorrebbe ricevere da loro, cresce la Vita, lo Spirito lavora per rendere il mondo omogeneo a Sé stesso attraverso di noi che siamo in Lui strutturalmente, sapendolo o ignorandolo; i nostri sono i Suoi pensieri; il Creatore e le creature stanno lavorando insieme per mettere a punto il sistema di riuscire a vivere senza recare sofferenza e morte a nessuno, neppure ai minimi, ai minimi dei minimi, e in modo che il necessario e la gioia siano accessibili ad ogni vivente nella terra dei viventi.

Mario Mariotti



Sabato 31 Dicembre,2011 Ore: 16:36
 
 
Ti piace l'articolo? Allora Sostienici!
Questo giornale non ha scopo di lucro, si basa sul lavoro volontario e si sostiene con i contributi dei lettori

Print Friendly and PDFPrintPrint Friendly and PDFPDF -- Segnala amico -- Salva sul tuo PC
Scrivi commento -- Leggi commenti (0) -- Condividi sul tuo sito
Segnala su: Digg - Facebook - StumbleUpon - del.icio.us - Reddit - Google
Tweet
Indice completo articoli sezione:
La parola ci interpella

Canali social "il dialogo"
Youtube
- WhatsAppTelegram
- Facebook - Sociale network - Twitter
Mappa Sito


Ove non diversamente specificato, i materiali contenuti in questo sito sono liberamente riproducibili per uso personale, con l’obbligo di citare la fonte (www.ildialogo.org), non stravolgerne il significato e non utilizzarli a scopo di lucro.
Gli abusi saranno perseguiti a norma di legge.
Per tutte le NOTE LEGALI clicca qui
Questo sito fa uso dei cookie soltanto
per facilitare la navigazione.
Vedi
Info