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www.ildialogo.org “Dio o vita?” “Dio o vita?”,di Mario Mariotti

“Dio o vita?” “Dio o vita?”

di Mario Mariotti

Leggendo Qualevita, mi sono imbattuto in una poesia di Mario Luzi: “S come seme” che termina con i seguenti enunciati: Non ha importanza chi sia l'autore della vita. La vita é anche il proprio autore. La vita é. Siccome anche la mia ricerca si muove in queste contrade ed ipotizza la sequenza che segue: Dio-Dio dei viventi - Dio Vita-Vita, sono rimasto colpito di trovare qualcuno che sta esplorando lo stesso territorio, e questo mi stimola a continuare ad indagare in questa direzione.

Premessa del mio pensiero é la convinzione della inesistenza di Dio quale viene concepito dalla religione. Per me il Dio religioso é la proiezione antropomorfa delle paure e dei desideri degli uomini; viene caratterizzato in modo in parte meschino e in parte fantasioso e assurdo; se esistesse un Dio con le qualità che gli vengono attribuite dalla sua visione religiosa, io non vorrei neppure sentirlo tossire: non sarebbe il mio Dio; chiederei asilo politico-culturale all'inferno.

Detto questo, passiamo a riflettere sugli enunciati finali della poesia. "Non ha importanza chi sia l'autore della Vita" può equivalere ad affermare che non ha "importanza chi sia Dio, dato che il creatore é Dio e a Lui viene attribuita l'origine della vita”.

"La vita é anche il proprio autore. La vita è" sono enunciati che attribuiscono alla vita l'attributo fondamentale di Dio stesso: l'autofondazione di Sé stesso, del proprio Valore.

In apparenza c'é un "anche" di troppo: Dio é il proprio autore; ma l'"anche" si riferisce al fatto che la vita, in accezione di Dio, come è per Dio cosi é per lei: pluralità infinita di qualità e di significato che noi uomini non riusciremo mai a conoscere nella loro totalità. E se uno si concentra a riflettere, forse emerge il fatto che la vita sia una realtà antecedente o contemporanea a Dio stesso, in quanto Dio stesso, per esistere e determinarsi, deve prendere vita, deve entrare nella vita, deve essere Vita. Questo potrebbe portarci a concludere che il principio sia la Vita, che la Vita stessa includa il concetto di Dio, che si sovrapponga ad esso, che si identifichi con Esso. "La vita é", enunciato che conclude il messaggio, equivale ad affermare che “Dio è”.

Si possono mettere a fuoco delle conseguenze su questa ipotesi di identificazione di Dio quale Vita e di redifinizione di Dio col termine Vita? Io credo di si. Se uno considera la Vita quale alfa ed omega di tutto, se uno fa convergere la propria accezione di Dio in quella di Vita, se uno arriva a pensare che la Vita sia Dio, si trova davanti ad un orizzonte nuovo nel modo di concepire Dio: le espressioni materializzate della Vita sono infinite, e cosi le possibili determinazioni di Dio, le sue qualità, le sue potenzialità, quello che noi possiamo attingere di Lui. Inoltre l'identificazi0ne di Dio quale Vita potrebbe portarci, dovrebbe portarci ad un estremo rispetto non solo di Dio-Vita, ma di tutte le sue determinazioni, che sono tutti i viventi del creato, miracolose espressioni della potenza creatrice della Vita in accezione di Dio.

Oggi, nel nostro modo di concepire la realtà, pensiamo che Dio esista, e che le creature siano a suo servizio. Domani ogni vita diventerà sacra perché determinazione-creatura di Dio-Vita, e noi arriveremo a prendere coscienza della contraddizione del fatto che ogni vita andrebbe rispettata, e invece, anche per servire la vita, é necessario distruggere nutrendosene, altra vita. Il tutto in vista del suo superamento, della soluzione di questo enorme problema. Oggi poi la vita é stata messa a servizio del profitto, della ricchezza, del potere, di tutti gli idoli di questo nostro schifoso mondo. La "Trinità maligna" sacrifica migliaia di piccole vite ogni giorno, e contamina la qualità della vita sia degli oppressi, che per sopravvivere sperimentano l'inferno, e sia degli oppressori, che mettono la loro libertà a servizio di mammona e si ritrovano privi del tempo per esercitarla, succubi assatanati del loro vero padrone.

Domani, partendo dalle agenzie di formazione culturale delle nuove generazioni,(TV, famiglia, scuola) e arrivando alle forme di organizzazione economica della società, tutto quanto, pian piano, dovrà essere indirizzato ed armonizzato a favore della vita, e ciò nelle sue determinazioni concrete, che poi sono tutte le creature che noi accostiamo e che fanno parte, come noi, della terra dei viventi.

Inoltre Vita é un termine laico, mentre Dio, nell'accezione comune, è un termine religioso. Ebbene quest'ultimo e un termine che divide, che distingue i credenti in Dio da quelli credenti in Yavé, da quelli credenti in Allah, dagli agnostici, dagli atei e via di seguito. Il termine Vita, invece, é laico, unifica, porta ad includere tutto il genere umano; e fa ancora di più: porta ad includere, é inclusivo di ogni vita, anche della più piccola ed insignificante.

Come il termine di "Amore incarnato", termine laico, dovrebbe sostituire o per lo meno accompagnare il nome "Gesu"’per mettere il nostro prossimo in condizione di superare l'alienazione religiosa, che proclama che "Gesu salva", mentre é l'Amore incarnato da noi che crea le condizioni per la salvezza, non eterna e virtuale, ma concreta, dal negativo che incombe su di noi, cosi il termine laico di "Vita" dovrebbe sostituire o per lo meno accompagnare, quello religioso di Dio, che ancora oggi, in tempo reale, viene spesso usato per distinguere, per dividere, per riempire di sacralità il potere maligno, per difenderlo, per estenderne il regno, regno di sua santità mammona.

Quando poi, in futuro, saremo arrivati a capire e a metabolizzare il fatto che Gesù é laico, che la laicità dello Spirito é servizio alla vita e condivisione di tutto, in modo che il necessario e la gioia siano accessibili ad ogni vita, allora anche i termini "Gesù” e “Dio" si saranno riappropriati della loro sostanza, non saranno più usati in chiave religiosa, potranno riacquisire il loro significato liberatorio. Allora il Padre nostro cambierà dimora dall’alto dei cieli al profondo di noi stessi; e il termine Dio arriverà ad unificarsi con quello di Vita; ed allora finalmente l'"amatevi fra voi come Dio vi ama" avrà come termine la Vita, che é il miracolo dei miracoli, ed ogni vita dovrà essere sacra per le altre vite, e si potrà portare a compimento, a pienezza di vita, ogni soggetto ed ogni aspetto della stessa Vita.

Ecco il Regno di Dio ridefinirsi nel regno della Vita, vita purificata da ogni negativo, da ogni lotta, da ogni competizione, da ogni violenza, Vita inclusiva della possibilità di determinarsi senza portare sofferenza e dolore ad alcuno, con gli impensabili frutti dell'Amore quando esso, alla fine, potrà essere tutto compiuto in tutti.

Mario Mariotti



Luned́ 31 Ottobre,2011 Ore: 06:09
 
 
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