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www.ildialogo.org "Il mercato dell'assurdo".,di Mario Mariotti

"Il mercato dell'assurdo".

di Mario Mariotti

Cari fratelli, fra i tanti mercati che prosperano sulla faccia della Terra, tutti quanti rispettosi della legge del più forte, e responsabili della violenza legale che i ricchi impongono ai poveri, esiste anche il mercato dell'assurdo. Queste mercato ha come controparti da un lato la quasi totalità delle persone che popolano il Pianeta, che strutturalmente temono la morte, sperano nel miracolo, desiderano un futuro radicalmente diverso dalla realtà che stanno vivendo, e dall'altro lato le caste sacerdotali delle varie religioni, che si costituiscono approfittando dei timori e delle speranze del genere umane, costruiscono i loro Dei, costruiscono le loro favole spacciandole per rivelazioni comunicate dagli stessi Dei, si nutrono e prosperano succhiando in modo soft, come le zecche sulle povere bestioline, tempo e risorse ai propri seguaci, i credenti-fedeli delle varie religioni; e riescono, promettendo il paradiso al prossimo, a trasformare il loro “al di qua" in un apprezzabile paradiso pieno di sicurezza, benessere e garanzie.
Cari fratelli, io non conosco quasi per niente le varie religioni: quello che conosco di quella che era la mia mi ha gia saturato di indignazione, per cui non ha bisogno di altra indignazione. Il mercato dell'assurdo si associa benissimo a quel cristianesimo reale-storico da cui sto cercando faticosamente di liberarmi. Il termine "mercato" l'ho già chiarito più sopra, (gli allocchi e gli affabulatori che ne accompagnano l'alienazione dal battesimo all'estrema unzione); adesso provo a chiarire il perché del termine "assurdo".
Non é forse assurdo pensare, e lasciarsi convincere, che un Padre si possa placare e riconciliare con i propri figli attraverso l'assassinio del proprio Figlio operato da loro? Non e forse troppo piccolo lo stesso universo per poter contenere la blasfemia, la bestemmia, che un Padre possa placarsi al soave odore del sacrificio di un Figlio il cui assassinio rientrerebbe nella volontà delle stesso Padre?
Non é forse assurdo che la casta che ha assassinato il Signore sia riuscita a convertire la violenza e la sofferenza, che essa stessa ha imposto a Lui, nel capitale inestinguibile della grazia di Dio, degli infiniti meriti dell'Agnello, e che sulla gestione di tale capitale attraverso le messe ed i sacramenti, sia riuscita a sussistere, crescere e prosperare dal III secolo fino ad oggi? E poi, passando al secondo assurdo in ordine di grandezza, non é forse un'enorme bestemmia turbocompressa anche l'enunciato di Paolo secondo il quale ogni autorità viene dall'alto, per cui vanno comunque riveriti, ossequiati ed ubbiditi i vari Alessandro VI e Bonifacio XVIII, ed i vari Beniti ed Adolfi che hanno allietato con la loro presenza la storia dell'umanità?
É il momento di passare agli assurdi minori. Non é forse assurdo che la prima parte della messa responsabilizzi le persone all’impegno dell'Incarnazione, e che la seconda le deresponsabilizzi perché ognuno di noi é gia stato "salvato" dal sacrificio dell'Agnello? E che dire del potere, del millantato potere intrinseco dei sacramenti, che metterebbero Dio in pillole e in formule, a disposizione di quella casta che, mentre dice di servirLo, di fatto Lo usa a favore di se stessa?
E dato che se c'é uno che prega, fra Dio e l'uomo, questo e il Primo, che chiede al secondo di dargli corpo nella concretezza storica amando e condividendo con tutti i viventi del Pianeta, tutti figli dell'unico Padre, perché far deviare le sguardo dell'uomo su Dio che ha bisogno di lui, e far perdere il tempo in quella preghiera che può essere esaudita solo attraverso l'impegno e la responsabilità dell’uomo stesso? E perché la Chiesa é la macchina per creare dei sudditi, mentre il Signore ci spiega che, se amiamo e condividiamo, non siamo sudditi ma figli?
E che dire dell'assurdo, che fra i minori certo non e, della trasformazione di Maria, madre del Signore, da “paradigma” della necessità del "si" dell'uomo perché 1o Spirito possa prendere corpo nella concretezza storica della nostra esistenza, in “mediatrice” di grazie speciali e in nostra patrona, per difenderci dall'ira di Dio originata dal male che noi imponiamo al nostro prossimo? Ed ha forse senso la separazione, operata dalla casta, fra Dio e l'uomo, mentre il Signore ci dice che noi siamo tralci di un'unica Vite, e che é il nostro "si" a rendere possibile allo Spirito di prendere corpo, il nostro, per portare frutto, il necessario e la gioia nella terra dei viventi?
E che senso ha la stessa divisione degli uomini in credenti o laici ed atei, mentre il giudizio finale in rapporto al nostro destino eterno, ci dice il Signore che sarà fondato sulla distinzione fra praticanti o non praticanti amore e condivisione in rapporto all'affamato ed all’assetato?
E che dire delle case di Dio, partendo dalle semplici chiese per arrivare alle cattedrali più complesse e maestose, che continuano a moltiplicarsi intorno a noi, mentre il Signore ci dice che il vero tempio di Dio é l’uomo stesso, che il Padre va adorato in Spirito e Verità, che ad essere santa non é la Terra santa, ma tutta la terra, la Grande Madre di tutti i viventi? Madre che noi stiamo contaminando senza ritegno per riverire il nostro vero dio, sua santità mammona?
E cosa pensare dell'enunciato che recita che la Chiesa é l'unico luogo della nostra salvezza, mentre la realtà esplicita il fatto che essa si pone come motore di divisione fra lei e le altre chiese, fra la propria verità e le altre verità, e ignora completamente che il Signore e laico, come Dio stesso, e che la laicità fraterna e solidale é il motore per l'unificazione di tutto il genere umano nella categoria di nostro prossimo?
E che dire delle figure dei santi, che dovrebbero essere indicati come modelli di comportamenti evangelici da imitare, e che invece vengono prostituiti in padrini-patroni che dovrebbero intercedere per noi grazie speciali, e alle cui reliquie vengono attribuite delle potenzialità intrinseche di eventi miracolosi che denunciano, in coloro che affermano tali fregnacce, la presenza di un concetto di Dio da ominide ancora per niente “sapiens”? E voglio terminare con un ultimo assurdo, la cui assurdità lascerò al giudizio del lettore di questa sintetica riflessione.
Non é forse il "top" degli assurdi che i cristiani, con a capo la loro gerarchia cattolica, pur dichiarandosi seguaci di Dio-Amore, e quindi di Dio-Condivisione, ritengano compatibile questo "credere" col desiderio di ricchezza, con l'adesione al capitalismo privato, al mercato, alla competizione, trasformando, nei fatti, il “beati i poveri per scelta” del Signore nel "beati gli infinitamente ricchi" di mammona?
Questo uso di Dio per servire mammona, per ingrassare se stessi coi vari "concordati" coi poteri di questo mondo; questo accumulo indegno di beni e di privilegi acquisiti con la favola di usare il tesoro del Tempio per soccorrere l’orfano, la vedova e lo straniero, non dovrebbero finalmente farci aprire gli occhi sulla realtà che le religioni si determinano, e cercano di conservarsi, e di espandersi, come mercato dell’assurdo?
Mario Mariotti


Sabato 27 Novembre,2010 Ore: 22:30
 
 
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