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www.ildialogo.org "Il silenzio di Dio".,di Mario Mariotti

"Il silenzio di Dio".

di Mario Mariotti

Sono anni che io indago sul perché la religione é il caos dei caos. All'inizio pensavo che essa fosse il positivo dei positivi. Poi sono cominciati i dubbi, ed ho affiancato, e lei positiva, altri positivi: cristianesimo e marxismo. Poi, maturata la rivoluzione copernicana dalla religione all'Incarnazione, mi sono reso conto che essa é un negativo, e che la vera dimensione evangelica é quella della laicità fraterna e solidale. Da ultimo, oggi, sto ancora indagando sul fatto se essa sia il negativo dei negativi per il trattamento che essa ha riservato al Signore, Verità e Amore fattisi carne ad abitare fra noi, e torturato ed assassinato proprio da lei, dalla religione; negativo dal quale il Signore stesso voleva liberarci e che lei ha sconfitto, inchiodato e trasformato in religione.
Oggi mi si sta chiarendo un'ipotesi che, a prima vista, potrebbe apparire assurda, ma che sicuramente penso debba essere esplorata, percorsa, anche se sembra assurda: la religione è il negativo dei negativi perché costruisce un Dio che é all'opposto di Dio, perché, nella sostanza, bestemmia Dio. Detto così l'enunciato, può provocare un collasso: chi scrive sta dando i numeri, é colto da ischemia cerebrale, bisogna chiamare il 118 e metterlo in cura presso un buon neuropsichiatra.... Non é così. La religione, infatti, da forma e mette in piedi un Dio che é l'opposto di quello che ci vuol far conoscere Gesù e che noi possiamo riconoscere in Lui stesso, in quanto Egli é l'unica determinazione che da Lui ci é stata comunicata ed è accessibile a noi.
L’enunciato poi che sintetizza l'essenza del Dio religioso, e la bestemmia della religione, é quella che tutto é, che tutto avviene per volontà di Lui. Questo enunciato viene formalizzato anche nel suo analogo: non si muove foglia che Dio non voglia, ed è a questo punto che io penso vada chiarito il perché i due enunciati bestemmiano Dio.
Se essi fossero veri, se tutte quello che accade rientrasse nelle volontà di Dio, nel tutto sarebbe incluso non solo il positivo, ma anche il negativo, anche il male, e la bestemmia è proprio qui. Secondo tale logica anche Auschwitz, allora, anche le guerre, anche lo sterminato oceano di ingiustizia e di violenza e di contaminazione che i piccini, i poveri, gli oppressi, gli sfruttati, gli umili, i semplici, i minimi devono subire e che trasforma la loro vita in un inferno ed in una più o meno lenta agonia, tutto questo negativo dipenderebbero dalla volontà di Dio, e accadrebbe col suo permesso.
Il Dio religioso é onnipotente e buono contemporaneamente, e al tempo stesso é responsabile di tutto, anche di tutto quel negativo di cui tutti facciamo esperienze e che avviene col suo beneplacito, e per dei motivi misteriosi che sono inaccessibili a noi mortali, ma che si verificano sempre per il bene dell'anima nostra. (questa la favola dei preti). Non solo i terremoti, le alluvioni, le catastrofi naturali, i maremoti, le eruzioni vulcaniche, la siccità, la desertificazione, le carestie e tutto il resto sarebbero sua volontà; ma anche le guerre, le torture, tutte le ingiustizie e le violenze che gli uomini infliggono ad altri uomini ed agli altri viventi del creato rientrerebbero nei disegni della sua volontà misteriosa.
Creati Adamo ed Eva, il Dio onnipotente e buono si sarebbe dilettato anche a creare il bacillo della lebbra, quelle della TBC, ogni sorta di batteri e di virus patogeni, ed avrebbe organizzato la cosa in modo che certuni, per avere la fortuna di sperimentare la morte, si devono rassegnare a sperimentare delle lunghissime e strazianti agonie.... Con un Dio caratterizzato in questo modo, cioè responsabile di tutto, col Dio onnipotente e buono della religione, quando un agricoltore, dopo un anno di lavoro, perde in pochi minuti il raccolto a causa della grandine, la prima cosa che si sente di fare é quella di bestemmiare; quando una persona é colpita da una malattia o da una disgrazia, e sicuramente non si sente né migliore né peggiore di coloro che lo circondano e che non sperimentano simili eventi, anche lui la prima cosa che si sente di fare é quella di bestemmiare; quando una persona si ritrova ostaggio di una malattia genetica invalidante, e deve trascinare la sua faticosissima vita circondato dai sani che spesso sono anche indifferenti davanti alla sua condizione, e sperimentano la fortuna della salute e di una vita normale, anche lui la prima cosa che si sentirebbe di fare é quella di bestemmiare. Perché tutto questo capita proprio a me? Che colpa ho io? E se non lo fa, di bestemmiare, é perché potrebbe succedergli anche di peggio, perché Dio é buono solo quando ne ha voglia: e si deve ingrugnare anche la bestemmia raccontata dai preti che lui sarebbe il "parafulmine" che evita gli effetti dell’ira di Dio nei confronti dei suoi cari, o degli altri peccatori; e poi si sente anche in colpa perché Dio ha miracolato altri malati e non lui, e forse, lui stesso, non é stato tanto buono e bravo come loro a pregare... non ha avuto abbastanza fede.
Che tristezza, e che inferno, e che bestemmia attribuire anche il negativo della natura e il male degli uomini alla volontà di Dio! Si arriva, alla fine, alla più perfetta deresponsabilizzazione: Se Dio voleva che fossimo più buoni, ci doveva fare, Lui creatore, più buoni. Siccome noi siamo fatti cosi come siamo fatti, é meglio non caricarci dei pesi che affliggono il prossimo, e limitarci a pregare Dio che modifichi la Sua volontà, ed intervenga, e aiuti Lui il nostro prossimo, e preservi noi stessi dal terremoto, dalle malattie, dalle disgrazie.
Devo continuare a bestemmiare? E non é forse vero che questo Dio religioso é costruito da noi, ed è l'opposto, é la contraddizione, é la bestemmia del Dio di Gesù, la cui immagine é Gesù stesso, creatura buona, non onnipotente, non violenta, serena, accogliente, fraterna, solidale con gli ultimi, i rifiutati, gli emarginati, i semplici, i minimi, venuto fra noi per insegnarci che é la pratica della giustizia, del servizio, della condivisione, dell’amore fra noi messa in atto da noi stessi a costruire il Regno, a trasformare questo nostro terribile mondo nella casa dell'Amore tutto compiuto in tutti? E non é forse una bestemmia imputare a volontà di Dio anche tutto il male, compreso Auschwitz, male che é invece Sua non-volontà ed ha origine dal nostro rifiuto ad incarnare amore e condivisione? E non ci ha forse insegnato il Signore che, se noi ci mettiamo insieme e ci impegnamo nella ricerca scientifica e nella prassi della solidarietà, riusciremo a vincere le malattie, a prevenire le catastrofi naturali, a rendere innoqui sia i terremoti che quei cancri dei nostri fratelli ricchi e potenti che, per servire l'idolo mammona, fanno o lasciano soffrire tante piccole vite delle quali dobbiamo sentirci responsabili, e che dobbiamo curare facendo loro quello che vorremmo ricevere da loro se fossimo noi nelle loro condizioni?
La piantiamo di vedere in Dio un parafulmine, un antisismico, un antibiotico, un chemioterapico, un metereologo, e cominciamo a renderci conto che il Dio di Gesù é un Dio-in-noi che ha bisogno di noi per far arrivare a noi il Suo amore per noi? Capiremo mai che tocca a noi rompere il silenzio di Dio sul male del mondo perché siamo noi le mani del suo amore per noi, e che se le mani restano chiuse e le braccia conserte, va avanti l’inferno?
Mario Mariotti


Luned́ 22 Novembre,2010 Ore: 15:43
 
 
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