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Il vangelo è di tutti poveri e omosessuali

Intrvista a fra Alberto Maggi sul quotidiano "Il resto del carlino" del 10 ottobre 2010


Un frate decisamente scomodo padre Alberto Maggi. Il 65enne biblista anconetano è da diversi anni alla guida del centro studi biblici Vannucci di Montefano  insieme allo spagnolo Ricardo Perez Marquez e nei mesi scorsi è stato protagonista, suo malgrado, di un’aspra polemica religiosa. Il motivo ? Padre Alberto è conosciuto e seguito, anche da molti anconetani, per la sua interpretazione del vangelo e il programma uno mattina l’ha intervistato lo scorso marzo su alcuni temi religiosi di attualità : i miracoli, i pedofili e gli omosessuali. La comprensione e la difesa dei gay hanno scatenato un putiferio sul frate, tanto da far intervenire anche il vescovo di Macerata Claudio Giuliodori alla guida della diocesi che comprende Montefano . Il pensiero e le opinioni di padre Alberto Maggi sono consapevoli del difficile ruolo d’avanguardia che ricopre. Su questi temi è stato interpellato anche il vescovo di ancona Edoardo Menichelli, che ha preferito non rilasciare dichiarazioni, spiegando che padre Alberto Maggi opera al di fuori della sua diocesi e che queste polemiche è meglio trattarle in canonica che sulle pagine dei giornali. Sulla vicenda di padre Alberto e su Montefano , infatti,sono già intervenuti quotidiani come la stampa, libero e di più.
Padre, è vero che riusciva ad attirare l’attenzione su di se già negli anni settanta quando predicava povertà e amore come un novello francescano davanti ad un pubblico di fedeli vestiti a festa?
Vero. Sono prede dal 1976 e frate da una decina di anni prima. Il vangelo lo annucio a tutti, no mi interessa se chi ascolta è amico, povero o ricco. Non posso tradire il vangelo per accattivarmi chi ho di fronte. Se mi applaudono gli applausi sono per il padreterno e se mi tirano le pietre, pazienza.
Quella diretta su uno mattina ha scatenano molte reazioni. Quindi una raccolta di firme contro di voi, il vescovo di Macerata Claudio Giulodori che ha criticato il suo intervento, poi una processione di giornalisti: cosa succede a Montefano ?
Questo riguarda personalmente me, non il convento. Ad uno mattina, intervistato sull’omosessualità, dissi che l’attuale dottrina mi sembra disumana perchè causa sofferenze in tante persone e auspicavo un cambiamento, una dottrina più umana. Apriti cielo. Ho sbagliato, dovevo dire che gli omosessuali sono peccatori e che vanno all’inferno se non si convertono. Me la faranno pagare, ma quella trasmissione ha fatto del bene a centinaia di persone e questo è ciò che conta di piu.
I vostri incontri hanno un seguito notevole, cosa trovano qui i vostri amici, sostenitori e i fedeli che ascoltano la vostra messa?
Qui si esce dall’eucarestia sorridenti e felici. Perchè non facciamo altro che annunziare il vangelo che è chiamato buona notizia e una buona notizia deve rallegrare.
Insomma : studi, incontri e conferenze che finiscono in oltre 60 paesi e poi c’è chi vi carica sotto casa. E qualcuno, su internet, chiede anche la vostra scomunica. Perchè ?
Viviamo quasi un conflitto ecclesiale. Oggi esistono nuovi bisogni dell’umanità e non si possono dare soluzioni vecchie. Bisogna sempre, nella linea del vangelo, trovare nuove risposte e serve che qualcuno apra questa frontiera.
E che ne paghi le conseguenze?
Quando entrai nei Servi di Maria me ne diedero una defizione : un ordine dove alcuni lavorano al Sant’Uffizio e altri danno lavoro al  Sant’Uffizio. Allora c’erano Gabriele Rossini, grande mariologo e Davide Turoldo che era inquisito. E ho scelto da che parte stare. Oggi Turoldo viene osannato, ma quando è stato perseguitato, ostacolato! Quando si fa qualcosa di nuovo si va incontro all’incomprensione e all’ostilità : è il prezzo da pagare.
Cristo aveva comprensione per una prostituta. Però oggi la chiesa non vede di buon occhio nè i divorziati nè gli omosessuali. Ci sono peccati di serie A e di serie B ?
Dal vangelo risulta un dio che l’amore non lo concede come un premio ma come un regalo. Un dio che non è attratto dai meriti delle persone ma dai suoi bisogni. Pensi alla parabola del fariseo e del pubblicano. Dio sorvola sui meriti del fariseo e si sente attratto dal bisogno del pubblicano. Questo è il dio del vangelo e questo è ciò che dobbiamo annunciare.
Vero che non ha mai fatto omelie in favore dei gay  ? Solo una forzatura mediatica ?
Vero. Mai fatte. Sono pignolo e meticoloso e mi attengo al testo, sia negli incontri che nelle prediche  e nel vangelo. Sono calunnie. Le mie omelie sono tutte videoregistrate.
Dica la verità, visto che la studia : hanno paura di lei oppure che cosa?
Questo bisognerebbe chiederlo a chi mi condanna. E sulla verità le dico che Gesù non chiede di avere la verità ma di essere nella verità. Perchè chi ha la verità si sente nel diritto di giudicare e condannare e si divide dagli altri, mentre chi è nella verità cioè inserito nel dinamismo di amore e di dio si avvicina a tutti. La bontà di una dottrina non si vede dall’autorità che essa emana ma dagli effetti che produce. Quando questa dottrina genera vita e arricchisce la vita, allora viene da dio, che è la fonte della vita. Ci accusano di presentare, qui, un vangelo facile, alla “ volemose bè “, ma noi vogliamo solo essere fedeli al vangelo e mai lo annacqueremo per attirare pubblico.
Si può definire la sua una visione serena della religione e del cattolicesimo su misura per una società in continua evoluzione?
Nella chiesa Gesù ha lasciato il suo spirito che annuncerà cose future. Significa che di fronte ai nuovi bisogni dell’umanità lo spirito saprà suggerire risposte adatte. La roccia della nostra fede è nel vangelo di Giovanni, in cui Gesù, prima di essere ucciso, dice : “ coraggio, io ho vinto il mondo” . Una garanzia che quando ti inserisci nella vita, nel bene altrui e nell’amore se già vincitore. Ti perseguiteranno, ti ammazzeranno ma questa sarà solo la sconfitta di un sistema di potere.
Lei ha scritto  ” i mortali avversari di Gesù, figlio di dio, saranno proprio i capi religiosi, coloro che hanno fatto della religione il sistema per appagare le proprie frustrate ambizioni e di dio il piedistallo al proprio desiderio di prestigio” . È una provocazione ?
L’introduzione al mio ultimo libro è di qualche anno fa, dunque non è riferita a questa vicenda. E viene dal vangelo di Giovanni. I nemici di Gesù non sono i peccatori, ma la casta sacerdotale che si vede minacciata da dio che presenta Gesù.
Ha mai provato a percorrere una strada di comune accordo con la voce ufficiale della chiesa, a trovare un modo per uniformarla, questa parabola di dio ?
Non voglio essere in discordanza con la voce ufficiale della chiesa. La chiesa stessa riconosce l’esistenza dei centri di studio. La scienza biblica non è un patrimonio prefissato ma è in continua evoluzione. Solo due anni fa, per esempio, è uscita una nuova traduzione della bibbia. È la chiesa stessa che stimola questi studi per portare nuova comprensione. E serve qualcuno che batta strade nuove. Poi arriva l’ufficialità. Magari in ritardo.


Lunedì 11 Ottobre,2010 Ore: 15:16
 
 
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