- Scrivi commento -- Leggi commenti ce ne sono (0)
Visite totali: (267) - Visite oggi : (1)
Questo giornale non ha scopo di lucro, si basa sul lavoro volontario e si sostiene con i contributi dei lettori Sostienici!
ISSN 2420-997X

Canali social "il dialogo"
Youtube
- WhatsAppTelegram
- Facebook - Sociale network - Twitter
Mappa Sito

www.ildialogo.org La scelta selettiva,di Mario Mariotti

La scelta selettiva

di Mario Mariotti

"Senza la risurrezione del Signore, tutto é vano, e noi siamo da commiserare più di tutti gli uomini" dice San Paolo. Questo non è affatto vero, dico io, perché, anche senza la sua risurrezione tutto quello che il Signore ha detto e fatto conserva la sua validità intrinseca, perché è fondato sulla Verità, ed Essa è da Dio. "Ogni autorità viene dall'alto, da Dio, e noi dobbiamo sempre ubbidire alle autorità, anche se malvage”, continua San Paolo. Questo non e "affattissimo vero” e che questa é una vera e propria bestemmia é testimoniato dalla presenza e dall'operatività nella storia da tipi come Adolfo, Benito e c., la cui autorità non veniva certo dall'alto, ma dalla cecità, dall'ottusità, dall'egoismo e dall'alienazione di coloro che li votarono e li mandarono al potere.
"Dio gradisce il soave odore del sacrificio del Figlio" persevera San Paolo. Qui é fortunato perché il Padre é misericordia infinita, e non lo fulmina all'istante per questo enunciato micidiale, che é parte di quella cultura religiosa del capro espiatorio per combattere la quale il Padre aveva mandato il Figlio, e noi glielo avevamo assassinato.
Queste, secondo il dannato sottoscritto le tre bestemmie più grosse di quel Santo che ha avuto un peso determinante per gli sviluppi futuri del cristianesimo storico, con i relativi pregi e difetti, questi ultimi sicuramente maggiori dei primi, dato che le radici cristiane hanno generato e continuano a generare e a benedire un mondo che ne ha viste proprio di tutti i colori, e non dico altro per non ripetermi con chi é solito leggermi. Proviamo ad indagare.
Siccome noi siamo fatti in modo che della Parola, prendiamo solo quello che ci serve e che ci rende, e lasciamo quelle che ci metterebbe in crisi, cioè facciamo una scelta selettiva, e siccome nella testa abbiamo “l’imprinting” religioso, sofisticata fenomenologia del nostro polimorfo egoismo, ecco che, del Signore e del suo messaggio, San Paolo prende e sviluppa quello che ha capito lui stesso, e si vede poi che la Chiesa prende e sviluppa, da San Paolo, quello che va bene e che rende a lei.
Esempio? Senza ombra di dubbio la Parola fonda la democrazia: “Uno solo è il Padre buono, il Maestro, e tutti voi siete tralci della Vite, uguali fra voi". Ci pensa San Paolo a capirla alla rovescia: ogni autorità viene dall'Alto, e ci pensa la Chiesa, con estrema rapidità a dar retta a lui. Siccome ogni autorità viene dall'alto, il papa, nei primi tempi “fruitore ed utilizzatore” dei meriti di San Pietro, ad un certo punto si autodichiara Dio in terra, e per questo motivo tutti devono credere, obbedire e combattere secondo la sua volontà, compresi gli imperatori, i re e, se ci riusciamo, oggi, anche i presidenti del consiglio .....
Veniamo ad altri esempi. Ecco il battesimo secondo Giovanni: "Chi ha due tuniche ne dia una a chi non ne ha, e ognuno si accontenti del necessario". Ecco la Beatitudine secondo Luca: "guai a voi, ricchi, perché avete già ricevuto la vostra consolazione. E guai quando tutti diranno bene di voi" .... Ecco tutto stravolto nel battesimo secondo Santa Romana ...a Chiesa, che concede ai nuovi nati il privilegio di diventare figli di Dio. (Non si sa bene di chi saranno mai stati figli prima del battesimo. E quale il significato di “figli di Dio" se non quello che lo siamo, figli di Lui, non per una formula magica, ma solo se e solo quando amiamo, serviamo, lavoriamo e condividiamo con i nostri fratelli?).
Ed ecco tutto stravolto nella Beatitudine secondo S. R. Chiesa che proclama beati anche i ricchi purché distaccati dai loro capitali, (perché li hanno messi in banca, o investiti in azioni, o a fare turismo in Svizzera .....).
Cosa sortirebbe, invece, dalla Parola se non la prendessimo tradotta da San Paolo e selezionata da S. R. Chiesa per farla convivere con la propria sequela a sua santità Mammona, ma la prendessimo in Spirito e Verità? Il Battesimo, travisato in sacramento che permette l'entrata fra gli eletti, sarebbe invece il progetto pedagogico di considerarci tutti fratelli e tutti "prossimo", e quindi sarebbe il progetto della "laicità etica" alla quale introdurre ad educare le nuove generazioni.
E il prodigio della transustanziazione non sarebbe meglio tradotto dal "Mi faccio pane per voi" del Signore, a sua volta ritradotto da noi nel linguaggio laico che suona: "Io spendo la mia vita lavorando per il bene comune"? E il verbo “credere” non andrebbe forse tradotto nel verbo “amare” ritradotto a sua volta in “condividere?”. E che dire della ricchezza, contro la quale nessuno gracida mai, mentre, secondo la Parola, é una condizione maligna che andrebbe rifiutata sia soggettivamente che strutturalmente, a favore della cultura del necessario e dell'economia di comunione?
Guardate bene, fratelli, che il ricco epulone della parabola non è cattivo, ma solo cieco di fronte alla sofferenza di Lazzaro; oggi noi siamo fra i ricchi, e la sofferenza dei poveri Lazzari, lontani e vicini, é spaventosa. Va bene che l’inferno l'hanno inventato i preti, per lucrare sulla paura della morte del prossimo, paura che abbiamo tutti; ma il nostro futuro nella Geenna, termovalorizzatore di Gerusalemme ai tempi di Gesu, non é un grande futuro: cenere e il nulla... Non sarebbe ora, allora, che cominciassimo a liberarci della lettura religiosa di una Parola che si é incarnata proprio per liberarci da quella lettura, e per introdurci nella laicità fraterna e solidale del paradigma-Gesu?
Se ci imbarcassimo in questa direzione, in questo Progetto, il cristianesimo non sarebbe più ostaggio e tantomeno sponsor del capitalismo, del mercato, alias mercancro, e della competizione; i papi la pianterebbero di benedire i Beniti ed i Berlusca di turno; si disfarebbero di tutte le ricchezze della "Santa Sede", dei Santuari e delle diocesi a favore dei Lazzari del Pianeta; la gerarchia a il papa stesso farebbero il voto del silenzio fino a quando non avessero messo a punto la "liturgia anatematica" (l'invio non di benedizioni, ma di cancheri) contro la trinità maligna; i cristiani spedirebbero i “credenti ed i fedeli” a praticare agricoltura biologica fino a quando non si ripresentassero come "praticanti servizio e condivisione", e finalmente vivrebbero quella laicità etica di cui il Signore é paradigma, e diventerebbero, essendosi convertiti alla cultura del necessario ed all'economia di comunione, sale della Terra.
Allora, finalmente, le cose si metterebbero ad andare meglio... ·
Mario Mariotti


Domenica 23 Maggio,2010 Ore: 15:54
 
 
Ti piace l'articolo? Allora Sostienici!
Questo giornale non ha scopo di lucro, si basa sul lavoro volontario e si sostiene con i contributi dei lettori

Print Friendly and PDFPrintPrint Friendly and PDFPDF -- Segnala amico -- Salva sul tuo PC
Scrivi commento -- Leggi commenti (0) -- Condividi sul tuo sito
Segnala su: Digg - Facebook - StumbleUpon - del.icio.us - Reddit - Google
Tweet
Indice completo articoli sezione:
La parola ci interpella

Canali social "il dialogo"
Youtube
- WhatsAppTelegram
- Facebook - Sociale network - Twitter
Mappa Sito


Ove non diversamente specificato, i materiali contenuti in questo sito sono liberamente riproducibili per uso personale, con l’obbligo di citare la fonte (www.ildialogo.org), non stravolgerne il significato e non utilizzarli a scopo di lucro.
Gli abusi saranno perseguiti a norma di legge.
Per tutte le NOTE LEGALI clicca qui
Questo sito fa uso dei cookie soltanto
per facilitare la navigazione.
Vedi
Info