- Scrivi commento -- Leggi commenti ce ne sono (0)
Visite totali: (243) - Visite oggi : (1)
Questo giornale non ha scopo di lucro, si basa sul lavoro volontario e si sostiene con i contributi dei lettori Sostienici!
ISSN 2420-997X

Canali social "il dialogo"
Youtube
- WhatsAppTelegram
- Facebook - Sociale network - Twitter
Mappa Sito

www.ildialogo.org Misurarsi solo con Cristo,di Padre Aldo Bergamaschi

Misurarsi solo con Cristo

di Padre Aldo Bergamaschi

Pronunciata il 23 giugno 2002
Matteo (10,26-33)
Questo passo evangelico crea dei grossi problemi di interpretazione storica. Es. Gesù dice ai suoi discepoli: “Non temete gli uomini…”; non sono così sicuro che Matteo l’evangelista abbia trovato l’espressione giusta. Gesù è venuto a salvare tutti gli uomini, mentre qui usa un linguaggio da Vecchio Testamento. Nella prima lettura avete udito la lettera di Geremia che per i tre quarti è da rifiutare per una concezione di Dio, in quanto Geremia gode delle vendette nei confronti dei suoi nemici.
Nel passo si vuol dire che il cristiano non deve temere coloro che cristiani non sono, perché la violenza è da supporre sia solo da parte loro. Vi ho detto che è storicamente difficile potere poi sempre leggere in questa chiave tutta la storia del cristianesimo, perché i cristiani stessi hanno commesso violenza nei confronti degli altri. Allora vedo che l’unica parte di salvezza per la nostra storia è la capacità da parte dei cristiani di entrare in martirio. É vero, i cristiani ci sono entrati per tre secoli in martirio, ma il male è che hanno ceduto troppo presto, dovevano restarci per altri dieci secoli, allora probabilmente non ci saremmo trovati al punto in cui ci troviamo oggi.
Io da questo pulpito, e là dove posso esprimermi, continuerò a dire che Gesù si è incarnato per ottenere due scopi:
1° Per dichiarare chiusa l’epoca delle religioni. Ma purtroppo anche il cristianesimo è una religione - l’abbiamo fatto decadere al rango di religione - malgrado tutti gli sforzi del cosiddetto ecumenismo che è andato in briciole e non ha più consistenza. Con la venuta di Gesù si chiude quindi l’epoca delle religioni, perché il male essenziale delle religioni è quello di distinguere tra rito e vita. Eliminare il concetto di conversione: tu sei buono se farai questo rito, è il peccato mortale delle religioni. Facciamo i riti, poi usciti dalla chiesa si riprende il discorso della mondanità dove c’è un abisso tra rito e vita. Gesù era venuto per il precetto: “Amatevi come io ho amato voi”: senza profitto nei tre settori fondamentali dell’esistenza; rapporto uomo-donna; rapporto uomo-uomo nel lavoro; rapporto uomo-uomini nella politica e nel sociale.
2° Gesù è venuto per dichiarare “Ama il prossimo tuo come te stesso”, che è poi tutt’uno con “Ama Dio con tutto il cuore…”. Quale è il principio che rende nullo questi comandamenti del Signore? È il concetto di Stato Nazionale Sovrano. L’impero Romano era uno Stato Nazionale Sovrano gigante, come ce ne sono alcuni oggi. Lo Stato Nazionale divora tutto il sangue di Cristo, annulla tutto l’insegnamento cristiano. Ecco, detto in sintesi quello che Gesù è venuto a chiarire.
Dice Gesù: “Non temete gli uomini…” quando si tratta di affermare la verità in assoluto. Adesso avete capito perché la persecuzione incomincia a Gerusalemme con il primo martire S. Stefano che viene ucciso. Infatti S. Stefano dichiarava nulle le Istituzioni Giudaiche e il Tempio. Con la contestazione di S. Stefano viene colpita la religione da un lato e lo Stato Nazionale dall’altro: quello per cui siamo ancora ai ferri corti. Perché la persecuzione a Gerusalemme e a Roma? Perché questi primi cristiani dicevano che al di là dell’Impero Romano c’erano dei fratelli. Abbiamo la Lettera a Diogneto, un documento del secondo secolo il quale contiene una frase che tutti i cristiani impegnati in politica dovrebbero tenere nel portafoglio: “Per il cristiano ogni paese straniero è patria, ogni patria è paese straniero”. Ecco la sconfessione degli Stati Nazionali sovrani, la dichiarazione della fratellanza universale.
Costantino aveva capito dove bisognava combattere questa verità totale che metteva fine al concetto di Stato Nazionale sovrano. Veniamo a scoprire che si converte formalmente, però questa era l’unica maniera per mettere in trappola questi “cristiani rivoluzionari”. Con la sua approvazione, il cristianesimo diventa “religione di stato” e sostituisce la vecchia religione pagana entrando a tutto diritto all’interno dell’Impero Romano. Se Costantino dirà a i cristiani: mettetevi lo zaino perché dobbiamo andare contro i barbari; i cristiani lo devono fare! Le prove sono che i Vescovi nel Concilio di Elvira, dichiarano che: l’obiezione di coscienza non è lecita al cristiano. É cristiano chi viene ad eliminare la guerra dichiarando che gli Stati Nazionali sono spuri, sono una invenzione delle religioni e della mente umana. Qui, invece, si dichiara che il cristianesimo è diventato religione di stato e dunque obbligato ad obbedire all’imperatore che è diventato cristiano. Questa è la trappola.
Rileggete il passo e troverete il sottofondo dell’insegnamento di Gesù relativamente a questi problemi di cui ancora oggi siamo vittime. Bisogna cambiare mentalità e cioè arricchire il cervello, per dare una risposta razionale se crediamo nella rivelazione cristiana, per dare una risposta ai guai di oggi.
Voglio ora toccare un argomento specifico che riguarda l’ecumenismo come si era strutturato in questi anni. La mia polemica è con un grande teologo di cui non faccio il nome, perché lo ritengo un grande cervello, ma quando si arriva a questi punti, nella visione totale, prendo le distanze. Questo teologo dice: “Bisogna che troviamo il modo di eliminare i dissidi tra le varie religioni - problema di cui tutti parliamo - e propone allora un ecumenismo di rinunce e assoluzione”. Cioè: finalmente per andare d’accordo tra noi religiosi dobbiamo, da un lato rinunciare ad alcuni nostri principi e dall’altro lato dobbiamo assumere alcune verità delle altre religioni. La formulazione è anche accettabile. Il cristianesimo sarà nello stesso tempo pienamente indiano, pienamente cinese, pienamente africano, pienamente arabo ecc.: allora ecco il dramma.
Quando il cristianesimo è costretto a misurarsi con le religioni, perché lui stesso è diventato una religione: non è più novità. Ecco il mio gridare contro questa caduta, spero che almeno mentalmente vi siate liberati da questo condizionamento. Il cristiano deve misurarsi solo con Gesù Cristo, questo bisogna capirlo molto bene, per cui il cristiano deve essere attento ai Suoi richiami. Se il cristianesimo non riconosce Cristo, non lo testimonia: ha perduto tutto ed è vano scaricare le colpe proprie su gli altri. Chi non crede e o possa essere, diabolico, violento, intollerante, tutto questo è previsto da Cristo, ma che, chi si dice suo discepolo, non ne testimoni la sua Verità davanti agli uomini e non lo riconosce nel prossimo col quale opera nel mondo: questo è un paradosso che grida scandalo in cielo, in terra e nell’inferi se c’è.



Venerdì 30 Giugno,2017 Ore: 22:51
 
 
Ti piace l'articolo? Allora Sostienici!
Questo giornale non ha scopo di lucro, si basa sul lavoro volontario e si sostiene con i contributi dei lettori

Print Friendly and PDFPrintPrint Friendly and PDFPDF -- Segnala amico -- Salva sul tuo PC
Scrivi commento -- Leggi commenti (0) -- Condividi sul tuo sito
Segnala su: Digg - Facebook - StumbleUpon - del.icio.us - Reddit - Google
Tweet
Indice completo articoli sezione:
La parola ci interpella

Canali social "il dialogo"
Youtube
- WhatsAppTelegram
- Facebook - Sociale network - Twitter
Mappa Sito


Ove non diversamente specificato, i materiali contenuti in questo sito sono liberamente riproducibili per uso personale, con l’obbligo di citare la fonte (www.ildialogo.org), non stravolgerne il significato e non utilizzarli a scopo di lucro.
Gli abusi saranno perseguiti a norma di legge.
Per tutte le NOTE LEGALI clicca qui
Questo sito fa uso dei cookie soltanto
per facilitare la navigazione.
Vedi
Info