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www.ildialogo.org Il vero peccato è non sentirsi uguali,di Padre Aldo Bergamaschi

Il vero peccato è non sentirsi uguali

di Padre Aldo Bergamaschi

12 febbraio 2017

Omelia pronunciata il 15 febbraio 1987
Matteo 5,17-37

Dal passo mancherebbe un punto che vi dirò, perché è stato un poco la Magna Charta della visione cristiana del mondo. Dobbiamo vedere quali sono le vere parole di Gesù e quali sono quelle aggiunte. La legge, primo punto, non rinnegata ma superata, Dio è il Dio della promessa e dell’alleanza. Ora, Paolo aveva scisso legge da promessa, aveva scisso spirito da lettera. Perché alla domanda insistente: quelli che sono vissuti nella legge erano in errore? Paolo fa fatica a dire che è tutto sbagliato, perciò ha trovato questa formula: ha distinto fra spirito e lettera. Quelli non avevano capito.

L'assoluto non è la legge, ma è la promessa di Gesù, l’assoluto sarebbe colui che inaugura il regno di Dio e quindi lo stadio della legge, che è preparatorio, viene superato. Nessun disprezzo, ma valutazione coerente di un evento Dio-con-noi. Se prima non era Dio-con-noi, tutto ciò che é stato detto anche dai profeti era dentro al flusso della incertezza. Il significato di questa novità rispetto alla legge ebraica é chiarito nelle antitesi. Mi limiterò a esaminarne due o tre cercando di coglierne anche lì il pensiero o la novità portata da Gesù.

Prima osservazione. Non basta più compiere determinate azioni. Purtroppo questa é la malattia di tutte le religioni, annettere perfezione spirituale al compimento di un precetto che generalmente viene dato dalla stessa istituzione. Se il cristianesimo dovesse ancora ripetere questa scena, sarebbe ancora in linea con il Vecchio Testamento e nessuna novità ci sarebbe tra noi nella nostra etica. Sono diciassette secoli che pestiamo l'acqua e probabilmente siamo rientrati nell'ambito della legge concepita in questo modo.

Non basta più, dicevo - ecco il nocciolo della rivoluzione di Gesù - compiere determinate azioni, ma portare l’attenzione su ciò che l’azione produce. Sulla radice, sulla causa e, diciamo la parola precisa, sul pensiero che sta dietro a queste azioni. Dunque, ripeto e spiego, non basta più compiere determinate azioni, ciò che conta é la disposizione d'animo con cui si compiono e l’intenzione che le muove. Attenzione, bisogna verificare se le disposizioni d'animo sono a piombo con l'Assoluto, ed ecco perché io tendo a dire che l'istituzione o é il medium in quo, o diversamente, se si trasforma in un medium quod, abbiamo perduto il significato della rivelazione di Gesù.

Ora, per sapere se le nostre azioni sono a piombo con l'Assoluto, bisogna successivamente guardare al loro esito e cioè se tolgono virtualmente la contraddizione dal settore cui sono rivolte. Il testo ha subìto rimaneggiamenti e dunque non è facile individuare quali furono le parole originarie di Gesù e quali le modifiche sopraggiunte. Ecco il processo: parole di Gesù, commento in ambiente giudaico cristiano, raccolta successiva di cui si sono serviti gli evangelisti, infine redazione ultima. Questo é il processo che spiega il testo di Matteo. La forma: la forma è tipica della casistica rabbinica, lo scritto rivela una evoluzione dei giudeo-cristiani verso una libertà più pronunciata circa la legge.

Questo passo di Matteo è tutto contaminato dall'influsso della comunità giudeo-cristiana cui stava a cuore la salvezza di tutto il Vecchio Testamento. Voi vedete cosa sta accadendo adesso nel partito comunista: questi intellettuali mal si rassegnano ad ammettere che il comunismo storico, dalla rivoluzione d'ottobre a questi giorni ha tutto sbagliato. Gli Ebrei che si erano convertiti al cristianesimo, mal si rassegnavano ad accettare l’idea che Gesù fosse venuto a dire: badate che avete sbagliato tutto! Ma il problema è di vedere se coloro che hanno capito la rivoluzione di Gesù l’hanno poi messa in pratica.

Procediamo con ordine. Gesù porta a compimento, compimento vuol dire compiere, completare più che perfezionare, e cioè aggiungere ciò che manca. Io personalmente sono dell'avviso che manca tutto, che anche queste parole: compimento, completare, perfezionare eccetera, siano una maniera per attenuare lo sconquasso psicologico di un annunciatore che viene a dirvi che avete fino adesso sbagliato tutto. É l'offesa più grossa che si possa fare a un individuo, a un essere pensante.

La legge (V.T.), nell'azione di Gesù é messa in divenire e cioè non è la vera parola di Dio, questa é la mia posizione. Allora compito della Chiesa dovrebbe essere quello di annunciare questo principio e di tenerlo fermo lungo i secoli. Questa, a mio modo di vedere, dovrebbe essere la specificità della Chiesa. E quindi non me la sento più di accettare quell'altra interpretazione in cui si dice che Dio finalmente ha tolto la vigna a questi l'ha data a questi altri.

E per coloro che fossero addentro alle segrete cose, dirò che questa concezione è hegeliana. Due o tre anni fa il cardinale di Parigi, Lustiger, ebreo convertito, dunque persona colta che ha presente esattamente questo problema, ha fatto delle dichiarazioni in cui dice che il cristiano non deve assolutamente mettersi in testa di andare a convertire gli Ebrei, perché quelli hanno già la promessa, e non aggiungo altro. Vi avevo detto le antitesi tra la concezione giudaica del mondo e la concezione cristiana del mondo, cioè quella portata da Gesù il quale è figlio di Dio (lo preciso sempre perché non si facciano equivoci sulla continuità razziale, cosa che Gesù é venuto a sconfessare).

Ai vostri antenati fu detto non uccidere, da chi? Gesù nega che sia da Dio, questa è l’etica del gruppo che si autogestisce, ma quell'etica ammetteva che si poteva, che si doveva uccidere il nemico o il trasgressore della legge. Chi uccide, prosegue il testo, sarà sottoposto a giudizio, dice Gesù. Questa non è la mia opinione, no; è troppo facile che chi uccide sia sottoposto a giudizio: non c’è bisogno di una rivelazione, chi si adira col fratello sia sottoposto a giudizio.

L'uccidere è soltanto un gesto esterno, prima viene perpetrato dentro alla scatola cranica ed è lì dove non si vuole risalire, dunque sarà sottoposto a giudizio chi si adira e chi dice stupido o pazzo al prossimo sarà sottoposto alla Geenna. Breve, il significato profondo della sterzata data da Gesù é questa: il vero peccato è di non sentirsi uguali giù nel profondo, e questo è il punto verso cui bisogna portare l’attenzione.

Questo non sentirsi uguali é gia un creare l'inferno, perché è peggio che uccidere, perché uccidere è l’ultimo stadio in cui la colpevolezza è minore. L'ubriaco che rompe le sedie o che percuote sua moglie e i suoi figli, non é colpevole di ciò che fa in quel momento, la colpevolezza inizia col modo di guardare e di pensare il secondo bicchiere. Quindi il male, il vero male é il modo di guardare il secondo bicchiere di vino, dal vino passate al sesso passate al potere e a tutto il resto e avete la situazione.

A volte vengono da me i catechisti a chiedermi cosa insegnare. Non c’è che una cosa da insegnare: che Dio è venuto in questo mondo, che Gesù Cristo è Dio, e poi sapere di preciso che cosa ci ha annunciato per quel che riguarda il nostro stare insieme in questo mondo. Ecco in che cosa consiste la sorpresa di questa novità. Vi porto un esempio di S. Francesco, cosi illustro anche il concetto.

San Francesco un giorno, dietro comando del medico, mangia della carne di gallina. Pover’uomo, un po’ il digiuno, un po’ gli strapazzi, doveva essere a pezzi, e il medico gli dice di mangiare qualcosa che lo sostenga, un po’ di carne di pollo. Francesco ubbidisce, ma il mattino dopo si alza, chiama il confratello e gli dice: Adesso mi leghi una corda al collo, poi mi trascini per le vie di Assisi e dirai a tutta la gente: signori, ecco qui uno che non è santo, ma un volgare mangiatore di carne di pollo. I bambini si misero a ridere, la gente abbozzò un sorriso, poi capirono la lezione e diventarono tutti seri.

Ma per Francesco era un punto importante il chiedere perdono per avere mangiato, all’insaputa dei fratelli, una carne pregiata: bisogna chiedere perdono anche per qualcosa che pure ognuno di noi può legittimamente prendere.



Venerdì 10 Febbraio,2017 Ore: 23:51
 
 
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